(audio) Le Frecce Tricolori festeggiano la Repubblica Italiana – Intervista al Comandante Gaetano Farina
Intervista al Comandante Gaetano Farina dalla trasmissione “Mattino Live” di Radio Rai Live
Intervista al Comandante Gaetano Farina dalla trasmissione “Mattino Live” di Radio Rai Live
Così il Cap. Giuseppe Bernardis, che, assieme al Cap. Angelo Boscolo, affianca il comandante Franzoi in biga, descrive l’evento…
La notizia dell’improvvisa scomparsa di Nella Bin (per tutti “Nelli”), 73 anni, ha raggiunto i piloti, gli ex piloti e tutti gli avieri della base dell’Aeronautica militare di Rivolto creando sgomento e dolore.
È mancato a 89 anni Ennio Anticoli, uno dei primi piloti delle Frecce tricolori. Abitava a Bressa di Campoformido ed era andato in pensione nel 1994 con 12 mila ore di volo; nell’ultima fase era stato comandante pilota all’Alitalia.
E’ genovese l’unica “novità” delle Frecce Tricolori nell’anno del 60° compleanno. Alessandro Sommariva, un passato da sciatore di grande prospettiva, ha fatto il grande balzo dopo anni di formazione in giro per l’Italia e per il mondo.
“Sarebbe meno di un umano”, ci ha detto il cap. Giampaolo Miniscalco, “se non ci avesse pensato due volte riguardo a ciò che fa per vivere. Ogni persona sensibile lo fa, ha aggiunto, anche se la maggior parte probabilmente chiamerebbe il suo lavoro tutto meno che sensibile”.
La medaglia d’oro alla memoria è stata conferita al tenente-colonnello pilota delle «Frecce tricolori» Antonio Gallus, caduto nel cielo di Udine il 2 settembre 1981 durante un’esibizione della pattuglia acrobatica dell’aeronautica militare.
Sono tutti schierati in pista davanti al muso degli aerei. Sulla tuta di volo, quasi fasciata da quella «anti-G», una specie di seconda pelle scura e grinzosa che deve proteggerli dalle accelerazioni di gravità, spiccano i gradi, l’emblema della pattuglia, una sciarpa di seta azzurra annodata al collo e una targhetta su cui è stampato un nome, un cognome, il gruppo sanguigno.
Sono tutti schierati in pista davanti al muso degli aerei. Sulla tuta di volo, quasi fasciata da quella «anti-G», una specie di seconda pelle scura e grinzosa che deve proteggerli dalle accelerazioni di gravità, spiccano i gradi, l’emblema della pattuglia, una sciarpa di seta azzurra annodata al collo e una targhetta su cui è stampato un nome, un cognome, il gruppo sanguigno.
Le foto di Giuseppe Lenzi – P. R. delle Frecce Tricolori dal 1989 al 1991 – contenute nel libro “Le Frecce Tricolori: sulle vette dell’acrobazia”.