Seenachtfest in Konstanz
Le “Frecce Tricolori” si esibivano sulla costa del “grande lago'”, nella suggestiva cornice del tratto di confine tra la città tedesca di Konstanz (solo) e quella svizzera di Krenzlingen – davanti a 150.000 persone
Le “Frecce Tricolori” si esibivano sulla costa del “grande lago'”, nella suggestiva cornice del tratto di confine tra la città tedesca di Konstanz (solo) e quella svizzera di Krenzlingen – davanti a 150.000 persone
Oggi nel corso della presentazione della squadra Autodelta, avvenuta sulla pista di monza, ha avuto luogo la cerimoni per il gemellaggio tra i piloti dell’Alfa Romeo e della squadriglia Acrobatica dell’aviazione Militare Italiana.
Le condizioni meteo avverse, con vento e nubi basse, limitavano il successo di pubblico che il *meeting” meritava…
7 agosto – airbase St. Mawgan – Gran Bretagna. “International Air Day” ad organizzazione: R.A.F.
“International Air Day” per il Diamond Jubilee. L’air-show” ripeteva il cliché delle edizioni precedenti con in programma il “team” dei velivoli d’epoca, con l’Harrier, con tanti elicotteri e, nell’intercalare, le pattuglie acrobatiche.
Fin dai primi di agosto fervevano i preparativi, la pianificazione per il “salto più lungo in miglia” mai effettuato dalla P.A.N.: Rivolto – Helsinki…
Formazione e calendario 1974 delle manifestazioni delle Frecce Tricolori
II comandante in volo della pattuglia acrobatica nazionale « Frecce tricolori », capitano Pietro Purpura, è stato protagonista stamane, poco prima dl mezzogiorno, di un singolare infortunio di volo che avrebbe potuto avere considorevoli conseguenze di carattere diplomatico, dato l’attuale momento di tensione fra l’Italia e la Jugoslavia.
II tenente colonnello Danilo Franzoi è il nuovo comandante del 313.mo gruppo di addestramento acrobatico «Frecce tricolori », di stanza nella base aerea dl Rivolto (Udine).
Durante le missioni in Italia e all’estero, al seguito della P.AN., nelle cerimonie o cene ufficiali eravamo sempre in divisa (noi Sottufficiali), mentre il personale delle altre rappresentanze indossavano l'”olimpionica”, ciò comportava per noi un senso di disagio.