Martedi 21 novembre 2006. Base di Rivolto. Sala Briefing. Faccio il mio primo discorso da comandante delle Frecce Tricolori. Solo ieri sera il tenente colonnello Paolo Tarantino, il mio predecessore, mi ha passato le consegne.
Sono stati due giorni memorabili, l’11 e il 12 settembre, sull’aeroporto “Giannino Ancillotto” di Rivolto (Udine), città un tempo nota come Rivolto del Friuli, sede del 2° Stormo “Mario D’Agostini” dell’Aeronautica Militare.
Le celebrazioni di questi giorni, per il 55.mo anniversario della nascita delle Frecce Tricolori, hanno rinvigorito l’orgoglio della comunità di Romans d’Isonzo, che si sente particolarmente legata e partecipe della nascita della Pattuglia acrobatica nazionale, con le sue eccelse imprese, compiute in tutto il mondo.
Per celebrare i 45 anni della Pattuglia Acrobatica nazionale l’Aeronautica militare ha organizzato per domenica 4 settembre, un “air show” che vedrà la partecipazione di ben 9 pattuglie nazionali, assieme all’esibizione di molti aerei di ogni tipo.
Cinquantacinque anni di vita ma senza dimostrarli. Per festeggiarli, le Frecce tricolori hanno deciso di regalarsi una nuova livrea. La presentazione della nuova versione degli aerei di una delle pattuglie acrobatiche più ammirate nel mondo è stata fatta a Lignano Sabbiadoro dal comandante Jan Slangen.
Si infiamma la polemica sul ritorno delle Frecce tricolori sui cieli di Lignano. Un ritorno atteso due anni, dopo che l’inizio della mattanza nell’ex Jugoslavia aveva suggerito al comitato provinciale di sicurezza pubblica di imporre un duro diktat: niente kermesse sullo specchio di mare antistante la spiaggia.
10 luglio 1999. Stresa. Il cielo è terso, blu cobalto. Penso di essere un uomo fortunato, perché sto vivendo il mio sogno. Un sogno che ho raggiunto lavorando sodo, guadagnandomi ogni metro del viaggio che mi ha condotto sino qui, nell’abitacolo di questo MB339, in attesa di decollare nella mia prima esibizione ufficiale come pilota delle Frecce Tricolori.
Occupandosi della scomparsa di Luciano Pavarotti, la cronaca di questi ultimi giorni ha più volte evidenziato come il passaggio di saluto, che le Frecce tricolori effettuano al termine d’ogni loro esibizione, sia accompagnato dal ‘Vincerò… vincerò” interpretato dal grande tenore.
Giorgio nasce in Alessandria. Segue le orme del padre Giovanni per scegliere la carriera di pilota di velivoli in Aeronautica ove termina la vita terrena in un’esibizione a Ramstein 1988 a soli 31 anni della P.A.N.
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