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“Sono quelle cose che sono così belle da apparire irraggiungibili. In tutta onestà non ci avevo mai pensato. Quando è arrivata la convocazione mi sono detto… proviamoci. Quando è arrivato il telegramma per il trasferimento sono rimasto davvero colpito”

di Michele Corti
da ilsecoloxix.it, 22 gennaio 2021 [ fonte ]

Genova – È genovese l’unica “novità” delle Frecce Tricolori nell’anno del 60° compleanno. Alessandro Sommariva, un passato da sciatore di grande prospettiva, ha fatto il grande balzo dopo anni di formazione in giro per l’Italia e per il mondo. Una “convocazione” straordinaria nella “Nazionale” dell’Aeronautica, quelle Frecce che sono simbolo di unità nazionale e orgoglio di tutti gli italiani, dai giovani a quelli con i capelli bianchi.

La formazione 2021 delle Frecce Tricolori è stata presentata poco prima di Natale. Alessandro, oggi, racconta per la prima volta le emozioni da quando ha varcato il cancello della base di Rivolto, in provincia di Udine, “casa” della Pattuglia Acrobatica Nazionale.

Capitano Sommariva, come si sente?
“Ho coronato un sogno. È una emozione grandissima. Non ci sono parole. Sono quelle cose che sono così belle da apparire irraggiungibili. In tutta onestà non ci avevo mai pensato. Quando è arrivata la convocazione mi sono detto… proviamoci. Quando è arrivato il telegramma per il trasferimento sono rimasto davvero colpito. Una avventura stimolante”.

Unico innesto nella Top 11 guidata dal Comandante Tenente Colonnello Gaetano Farina. Niente male…
“Sento felicità, certo, ma anche grande pressione. Voglio dimostrare di meritare questa convocazione”.

E pensare che poteva diventare un “big” dello sci, come suo fratello…
“In effetti nei primi anni 2000 ero tra i più promettenti sciatori a livello nazionale. Ricordo ancora l’Oscar di stelle nello Sport ricevuto al Teatro Carlo Felice. Però per un ligure non era così facile. Partivo in treno il mercoledì per andare in montagna. Evidentemente non era la mia strada. Mio fratello Lorenzo è davvero straordinario, ha realizzato il suo sogno ed è oggi uno dei migliori snowboarder al mondo. Ci unisci la passione per lo sport e anche per la Sampdoria, di cui siamo sostenitori”.

E lei quando ha scoperto che il suo, di sogno, era quello di volare?
“Sono sempre stato affascinato dagli aeroplani. La passione però si è accesa l’anno in cui mio padre mi portò a vedere le Frecce Tricolori. Ero in seconda o terza liceo, allo scientifico Leonardo Da Vinci, e ricordo benissimo quello show! Ho iniziato a informarmi. Mi sono iscritto al primo anno di ingegneria aerospaziale, poi nel 2009 ho fatto il concorso per entrare nell’Accademia dell’Aeronautica”.

Il primo brevetto, quasi cinque anni di studi, quindi la laurea in scienze aeronautiche e l’approdo alla scuola di volo. È stata dura?
“Un percorso di formazione bello tosto. Ho frequentato per un anno una scuola di volo negli Stati Uniti (in Texas) e poi sono approdato alla Scuola di Volo dell’Aeronautica italiana a Lecce, fiore all’occhiello della formazione dei piloti militari. Ho preso le ali, la cosiddetta Aquila Turrita, nell’ottobre 2015”.

La sua formazione però non è finita lì, giusto?
“Infatti. Sono rimasto a Lecce, assegnato alla linea Jet, per un ulteriore corso di perfezionamento fino al 2016. Poi sono arrivato a Grosseto dove mi hanno insegnato a pilotare l’Eurofighter. Un altro anno di scuola e poi sono entrato nel IX gruppo Caccia”.

Finalmente “sul campo”…
“Ho vissuto tre anni a Grosseto dove, con gli Eurofighter, siamo chiamati a “difendere” lo spazio italiano. Siamo sempre pronti a decollare in ogni momento per sorvegliare e difendere o anche venire in aiuto di altri aerei. Ho vissuto un paio di esperienze fuori dai confini nazionali. Una in Estonia, in missione per la NATO, e una in Qatar, nell’ambito dell’operazione “Inherent Resolve””.

Nel 2019 la convocazione per la selezione delle Frecce Tricolori. Dallo scorso agosto 2020 si è trasferito ufficialmente in Friuli. Nome in codice: Pony9.
“Esatto. Pony 1 comanda e gli altri seguono, mantenendo la posizione. Pony 6 è leader della seconda sezione. Pony 10 il solista. Pensate che “Pony” deriva dal “Cavallino Rampante” che era la pattuglia da cui sono nate le Frecce il 1° marzo 1961. E anche il simbolo della Ferrari deriva da lì. La madre di Francesco Baracca, un asso italiano del volo, donò a Ferrari quel simbolo di eccellenza”.

Lei è cresciuto a Castelletto. La visione dall’alto evidentemente era nel suo destino.
“Con la mia città ho un legame forte, anche se torno sempre meno spesso e ora dal Friuli sarà ancora più dura. Però sono sempre aggiornato e seguo tutto quello che accade grazie ai miei genitori (Sergio e Francesca, ndr)”.

Ricorda dov’era il 14 agosto del 2018?
“Come no! Stavo tornando da Grosseto e andavo verso la Val d’Aosta. Sarei passato proprio sul ponte. Mi chiama mia madre. Che brividi. Una ferita enorme. Ho seguito la ricostruzione. Ero in Qatar quando le Frecce hanno sorvolato il nuovo Ponte San Giorgio. È stato bellissimo. Mia nonna emozionata al telefono mi raccontava che le Frecce Tricolori passavano sopra casa sua”.

E oggi lei è una di quelle … Frecce!
“Sono l’ultimo arrivato. Affronto questa mia nuova vita con grande umiltà. Devo dimostrare tutto. Onori e oneri, come si dice. Ho grandi aspettative. Qui arriviamo al limite, è la massima espressione di volo. C’è tanto lavoro, anche fisico, per sostenere il rapporto uomo/macchina. Dopo i primi voli scendevo con il braccio destro indolenzito”.

Si sente già inserito nella… squadra?
“Qui c’è un affiatamento speciale. Non siamo solo colleghi. C’è uno spirito di squadra che continua anche fuori dall’orario di lavoro. Lo “spogliatoio” è davvero importante. Noi ci fidiamo ciecamente dei nostri colleghi. Fiducia incondizionata e reciproca. Ognuno di noi è una persona normale. Un professionista, non un “superman”. Abbiamo coronato il nostro sogno e lavoriamo ogni giorno per essere precisi. Siamo portatori di un messaggio di unità. Come dice il Comandante, il tenente colonnello Gaetano Farina, siamo orgogliosi di essere riconosciuti come ambasciatori del tricolore. Uno dei simboli del paese. In questi mesi di emergenza abbiamo continuato ad addestrarci per essere pronti. Le Frecce hanno preso il volo il 25 aprile scorso a Roma, poi l’”Abbraccio Tricolore”, Monza, il 4 ottobre ad Assisi, l’inaugurazione del Ponte San Giorgio. Quando siamo chiamati in causa ci siamo sempre e speriamo di tornare presto alle nostre manifestazioni, significherà che avremo superato tutti questa emergenza”.

Chiude gli occhi e cosa sogna?
“Siamo all’Aeroporto Cristoforo Colombo. Saliamo sulle Frecce Tricolori pronti per l’Air Show nei cieli di Genova. Migliaia di persone in Corso Italia con il naso all’insù. Non ci sarà più paura del virus, ma solo orgoglio e un grande abbraccio tricolore”

Alessandro Sommariva: una “stella” tra le Frecce Tricolori

da stellenellosport.com, 23 gennaio 2021 [ fonte ]

Il volto sorridente e il braccio ingessato. L’Oscar delle Stelle nello Sport, di colore verde, proprio come quello del 2020. Ma nella foto a destra, il giovane Alessandro Sommariva esibisce il prestigioso riconoscimento del 2004. Il palco è quello del Teatro Carlo Felice e Sommariva è premiato quale giovane promessa dello sci italiano. “Nei primi anni 2000 ero tra i più promettenti sciatori a livello nazionale”, ricorda Alessandro. “Ricordo benissimo quella serata, quel bellissimo premio. Lo sci ha rappresentato una parte importantissima per la mia crescita. Per un ligure non era così facile. Mio fratello Lorenzo è stato davvero straordinario, ha realizzato il suo sogno ed è oggi uno dei migliori snowboarder al mondo. Ci unisci la passione per lo sport anche se io ho scelto il volo”.

Genovese di Castelletto, Alessandro è il “volto nuovo” delle Frecce Tricolori nell’anno del 60° compleanno. Ha fatto il grande balzo dopo anni di formazione in giro per l’Italia e per il mondo. Una “convocazione” straordinaria nella “Nazionale” dell’Aeronautica. Quelle Frecce che sono simbolo di unità nazionale e orgoglio di tutti gli italiani. Nell’estate del 2020 ha varcato il cancello della base aerea di Rivolto, in provincia di Udine. Ha coronato un sogno.

In gergo lo chiamano “Pony 9”. E’ entrato nella Top 11 guidata dal Comandante Tenente Colonnello Gaetano Farina. “Qui c’è un affiatamento speciale. Lo “spogliatoio” è davvero importante. Noi ci fidiamo ciecamente dei nostri colleghi. Non siamo dei “superman”. Siamo portatori di un messaggio di unità. Come dice il Comandante, il tenente colonnello Gaetano Farina, siamo orgogliosi di essere riconosciuti come ambasciatori del tricolore. Uno dei simboli del paese”. Felicità e tanta voglia di crescere nell’elite del volo tricolore, con il sogno di poter tornare presto alla normalità, magari con un Air Show proprio nella “sua” Genova.

Il genovese Alessandro Sommariva nuovo pilota delle Frecce Tricolore

Il Capitano Alessandro Sommariva, pilota genovese, è entrato a far parte del team delle Frecce Tricolore.

di Silvano Molinas
da ecodisavona.it, 24 gennaio 2021 [ fonte ]

Novità nelle Frecce Tricolori  per il 2021  e nella formazione della pattuglia presentata lo scorso 22 dicembre, tra i componenti la PAN c’è anche un genovese, il Capitano Alessandro Sommariva, ligure di Genova e pilota di Eurofighter proveniente dal 4° Stormo di Grosseto, base della Difesa Aerea; a lui sarà assegnata la posizione di Pony n° 9.

Lo scorso anno  le Frecce dell’Aeronautica militare unirono l’ Italia in un Abbraccio Tricolore in occasione della festa del 2 Giugno e per ricordare le vittime del Covid e tutti gli operatori impegnati nell’emergenza .”Le Frecce che volano su Genova, migliaia di persone con il naso all’insù. Non ci sarà più paura per il virus, ma solo orgoglio e un grande abbraccio tricolore”. È questo il sogno del Capitano  Alessandro Sommariva,“

Con un post su facebook  il Governatore della Liguria  Giovanni Toti si complimenta con Sommariva: “Un grande orgoglio per tutta la Liguria – , che aspetta di tornare alla normalità e rivedere i colori della bandiera italiana nei nostri cieli. Forza Alessandro, forza liguri!”

1 commento

  1. Visto il servizio su RAi e mi complimento per i messaggi che state infondendo: serenità, dedizione e amore fraterno, oltre all’indiscussa professionalità di gruppo!
    Bravi tutti, ma un particolare abbraccio ad Alessandro dal Sindaco di Chamois.

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