di Giuseppe Cordioli
da Messaggero Veneto, 26 gennaio 2021
CODROIPO. La notizia dell’improvvisa scomparsa di Nella Bin (per tutti “Nelli”), 73 anni, ha raggiunto i piloti, gli ex piloti e tutti gli avieri della base dell’Aeronautica militare di Rivolto creando sgomento e dolore.
Era considerata come un “mamma” da coloro che hanno avuto modo di conoscerla: per oltre quaranta armi ha lavorato all’interno del Circolo ufficiali, prima, e poi nella mensa unica servendo ai tavoli. Una figura femminile, anzi l’unica donna per molti anni prima che l’Arma azzurra aprisse il reclutamento anche al gentil sesso, talvolta autoritaria e altre volte con atteggiamento di comprensione e, appunto, materno.
Praticamente era arrivata alla base non appena avevano costituito le Frecce tricolori, che hanno festeggiato i sessantanni e di questi una quarantina con “Nelli”, quotidianamente a servire ai tavoli.
Molti gli aneddoti che raccontano i “top gun”, a partire dagli scappellotti che ricevevano se accidentalmente macchiavano le tovaglie candide dei tavoli del Circolo ufficiali. La simpatia e la grande umanità di “Nelli” le permetteva questo e altro.
Ma in particolare lei aveva sempre una parola di conforto per gli ultimi arrivati, che talvolta erano preoccupati per l’inserimento nella squadra. Bastava una sua parola, una carezza, un sorriso e tutto passava: proprio come sa fare una mamma/chioccia.
Per far comprendere meglio chi fosse “Nelli” basta sfogliare l’album dei ricordi: i piloti della Pattuglia acrobatica nazionale si autotassavano per sostenere le spese e si facevano accompagnare da Nelli anche nelle trasferte all’estero. Così aveva potuto seguire le esibizioni della Pan in Belgio o a Malta, e in molte altre nazioni.
Non appena la notizia della sua morte si è diffusa è scattato il tam tam, un giro di telefonate tra ex comandanti, solisti, piloti. Ognuno di loro aveva un aneddoto da raccontare per tentare di alleggerire il dolore per la scomparsa di”Nelli”.
Un ex solista racconta: «La volta che mi scoppiò una gomma in atterraggio, me ne fece trovare un pezzo con il sugo in mensa». Un modo singolare per sdrammatizzare, ricordandola con il sorriso, quello che aveva sempre stampato lei sul suo viso di donna friulana autentica.
I funerali saranno celebrati domani, giovedì, alle 15 nella chiesa parrocchiale di Beano.
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Foto di Massimo Rampoldi