Vicini e lontani
Quando dico che essere padre cambia il modo di volare dico la verità. Intendo la mia di verità. A volte, certe sottigliezze si colgono solo con il senno di poi.
Quando dico che essere padre cambia il modo di volare dico la verità. Intendo la mia di verità. A volte, certe sottigliezze si colgono solo con il senno di poi.
Quante volte abbiamo sentito esclamare frasi del tipo: “Non tutti sono nati per essere capi” oppure “l’uomo è per natura gregario”. Certo, possedere una buona leadership non è cosa da tutti i giorni. E allo stesso modo, alcune persone sono fin da piccole, più carismatiche di altre.
In occasione delle celebrazioni per il 74° anniversario della proclamazione della Repubblica, la Pattuglia Acrobatica Nazionale (PAN) effettuerà una serie di sorvoli, toccando tutte le regioni italiane e abbracciando simbolicamente con i fumi tricolori tutta la Nazione, in segno di unità, solidarietà e di ripresa.
Due reattori F 84 F dell’ottavo stormo, di stanza all’aeroporto di San Giorgio di Cervia, si sono schiantati, disintegrandosi, questa mattina alle ore nove e venti, sul monte Sterparo, nell’alto Appennino parmense. Nella sciagura sono morti i piloti, sottotenente Domenico De Toma, di ventitrè anni, di Imperia, e maresciallo Giovanni Liverani, di trentasette anni. di Forlì.
Osservando le manovre aeree delle Frecce Tricolori, la prima sensazione che provo è l’ammirazione per l’armonia ed il sincronismo del volo. Nell’immensità del cielo i dieci pony della Pattuglia Acrobatica Nazionale diventano la personificazione del concetto di squadra.
Conosce ogni manovra che i velivoli stanno disegnando in cielo, eppure non stacca gli occhi dalla formazione, e solo per rispondere alle nostre domande si siede. È il generale Vittorio Cumin, il decano della Pan, che entrò nelle Frecce tricolori nel 1962. Friulano Doc, nato a Romans d’Isonzo, è legatissimo alla sua terra ma sempre modesto anche nel raccontarsi.
Una formazione delle Frecce tricolori, composta da 10 aerei, è sbucata improvvisamente l’altro pomeriggio solcando il cielo sopra la chiesa parrocchiale di Romans d’Isonzo. Proprio in quel momento si stavano celebrando i funerali di Angelina Tellòn, moglie del romanese Vittorio Cumin, classe 1929, pioniere dell’aeronautica militare italiana.
Un omaggio ai 45 anni di storia, alla professionalità e alla preparazione dei suoi uomini, al messaggio che attraverso le loro evoluzioni viene esportato in tutto il mondo, ma anche un riconoscimento che si lega alle tradizioni aeronautiche della città dei cantieri, alla produzione delle officine create all’interno degli stessi cantieri.
1968… anno “unico” per le Frecce Tricolori. Nella formazione base sono infatti inseriti ben due solisti. Si esibiranno in figure mai più eseguite. Tra i due piloti, Renato Ferrazzutti e GianBattista Zanazzo si instaurò un ottimo rapporto maestro-allievo… indimenticabile per me la descrizione che mi fece Zanazzo in merito a FerraU….
Per Giancarlo Sburlati – il Comandante venuto da lontano – un anno che si presentava travagliato fin già da metà dicembre…