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da Renato Rocchi, La splendida avventura – La storia del volo acrobatico, vol. 4°, pp. 11 – 14

Il 1 ° marzo le “Frecce Tricolori” compivano i 30 anni di esistenza. Un momento storico, già festeggiato, celebrato il 30 di settembre dell’ anno trascorso. Dal virtuale al reale.

Un anticipo voluto e dovuto da quell’ottobre del 1965, a quattro anni e otto mesi dalla costituzione del Reparto, con il “1° Raduno Piloti Pattuglie Acrobatiche“.
Allora, io c’ero!

Non c’ero quando la lungimiranza di un leader in volo lo portò a spostare l’asse pista da un aeroporto ad una spiaggia, certo – a ragione – di ottenere un risultato di gran lunga più appagante per la presenza – il più delle volte – di centinaia di migliaia di spettatori. Si privilegiava, quindi, la spiaggia – possibilmente doc – a scapito di un aeroporto, sede di Aero Club. I precedenti, poi, non mancavano.

Nel 1965, le “Frecce Tricolori” presentavano il loro programma “Alto” di 9 G91 PAN a Lignano Pineta – sul lungomare – in occasione della “Festa del Mare”.

Così nel luglio del 1967 – e per più anni di seguito – quale impegno di riconoscenza alla città che ospitava a cuore aperto l’Accademia Aeronautica – sul lungomare di Napoli – in occasione della Settimana Motonautica – organizzata dal quotidiano Il Mattino; riporto il momento:

” … è la prima sul lungomare Caracciolo, con una ipoteca sul futuro; ed è anche la prima di Vittorio Cumin con il grado di Maggiore”.

Allora il centro-pista virtuale era fissato alla Colonna Spezzata, e Curnin aveva come riferimento in volo iI Castel dell’Ovo – e sul mare una imbarcazione della Capitaneria di Porto, con d’attorno una miriade di barche, mentre la display line virtuale, il leader la riprendeva a ogni rientro, seguendo i suggerimenti del supervisore alla biga-radio a terra.

Sì, profetica l’ipoteca annunciata! Soltanto che oggi – se si voleva dare alle spiagge la preferenza – bisognava presentare uno studio approfondito sull’intervento in mare di una formazione acrobatica. La sicurezza del volo lo esigeva!

Anzittutto si doveva creare una pista virtuale sul mare, lunga dai 2 ai 3 chilometri, con una display line segnata da un gruppo di 3 boe e di un natante al centro. L’impianto doveva venir allestito ad almeno 250 m. dalla spiaggia riservata agli spettatori. Per l’ambientamento e gli allenamenti in mare, veniva preferita la spiaggia di Lignano Pineta. Le boe andavano acquistate dall’Amministrazione e date in carico alla Sezione Tecnica del 313°.
Un parto sofferto!

E dopo tanto soffrire, la normativa, approvata dal 5° Reparto dello Stato Maggiore, veniva inserita nello SMA UISV13 “Norme di Sicurezza per le manifestazioni aeree”.

Il successo dell’iniziativa andava:
• al Ten. Col. Alberto Moretti Comandante il 313° Gruppo A.A. – il promotoreil lungimirante;
• al Ten. Col. Gianluigi Zanovello Capo Sezione OPS – il realizzatore in volo del circuito – un coordinatore attento spigoloso;
• al Ten. Col. Massimo Montanari – Ufficiale Addetto alla Sicurezza Volo – il predicatore, lui, un inossidabile anche nel non mollare a tutti i costi.
Un tanto per dare a Cesare quello che è di Cesare.

Dopo la pista virtuale, il Com. te Moretti convinceva il 5° Reparto dello Stato Maggiore ad accettare per gli air-shows la filosofia dell’ “1×2” -cioè: “con 1 missione – faccio 2 – anche 3 air-shows“.
Risultato: interventi più economici – più richieste di air-shows soddisfatte.
Una proposta improponibile tempi addietro.
Eppure era l’uovo di Colombo!

Il "new iter"

L’impegno primario per il Reparto rimaneva pur sempre di rappresentanza della Forza Armata in tutte le manifestazioni aeree in Italia e all’estero.

Interventi questi che da sempre vengono selezionati con scrupolo dal 5° Reparto dello S.M., in accordo con il Comandante del 313° Gruppo A.A.. Sta di fatto che oltre alla “stagione” acrobatica, che va da maggio a ottobre, il Reparto deve assolvere altri impegni operativi, d’obbligo per un Reparto “pronto al combattimento“.

Ed è venuto, quindi, il momento di dare un ordine, una scadenza per gli interventi operativi, scaglionarli, tenendo in considerazione gli spazi per le ricorrenze diverse in casa P.A.N., e pianificare così una stagione a tempo pieno.

Al Ten. Col. Alberto Moretti – quale Comandante il 313° Gruppo A.A. l’onere dello studio di una attenta pianificazione.

Il via al new iter:

1) la regolamentazione del personale navigante con i tempi di permanenza a Reparto del piIota “volontario e selezionato”:
✯ gregario:
• se proveniente dall’Accademia Aeronautica – Corsi regolari
4 anni: 1 anno in addestramento – 3 anni in formazione
• se proveniente dal Complemento
5 anni: 1 anno in addestramento – 4 anni in formazione
✯ Ufficiale Addetto all’Addestramento e Supervisore
• 1 pilota anziano – con preferenza se proveniente dai Corsi regolari dell’Accademia
✯ capoformazione in volo e Capo Sezione OPS
• tempo di permanenza nell’incarico: 2 anni
• provenienza: da incarico di Ufficiale Addetto all’Addestramento e Supervisore;
✯ Comandante di Gruppo
• tempo di permanenza : 2 anni
• provenienza: da incarico di Capoformazione in volo

2) impegno operativo
✯ CROSS COUNTRY
• missione di ambientamento con trasferimento all’estero su Basi NATO
• da effettuare: 4 mix a stagione
• 2 velivoli – 4 piloti a mix
• periodo: invernale

3) impegno operativo
✯ C.A.S. – CLOSE AIR SUPPORT
• missione di appoggio alle truppe terrestri
• da effettuare: 8 mix a stagione
• 2 mix al mese
• periodo: novembre – dicembre e gennaio – febbraio

4) impegno operativo
✯ COMBAT READINESS
• qualifica pilota pronto al combattimento
• intervento su Poligono di Maniago con 6 velivoli MB 339A PAN
• armamento: 2 cannoni 30 mil. – 1 pod porta-razzi
• n° missioni per pilota: 4
• 10 ore di volo notturno
• periodo: gennaio

5) impegno operativo
✯ pianificazione su pista virtuale – lungomare Lignano – Pineta
• 2 uscite martedì e 2 uscite giovedì
• periodo: mesi marzo e aprile

6) impegno operativo
✯ corso di sopravvivenza in montagna diretto da un Ufficiale Addetto alla Sicurezza Volo con briefing di aggiornamento sulle tecniche di sopravvivenza
• scopo: simulazione lancio di un pilota in montagna – ricerca con intervento dell’elicottero SAR e recupero pilota con il verricello
• durata 8 giorni
• periodo: febbraio

7) ✯ … e “si gioca” in casa:
• gli impegni sociali: tanti e imprevedibili.

8) ✯ i tempi di “relax” troppo spesso non rispettati:
• periodo: dicembre 10 giorni, agosto 10 giorni

poi, respira profondamente, protagonista … se ce la fai!

Rispettando gli impegni operativi pianificati nell’osservanza del new-iter, a fine febbraio usciva il calendario ’91.

Da routine gli air-shows ali’ estero, tutti in Europa occidentale, anche se il Muro di Berlino era caduto da due anni. La sorpresa, invece, per le presentazioni sul mare: ben sette.

Una previsione azzeccata!

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