(Ultimo aggiornamento: )

da Corriere della Sera, 10 agosto 1993, p. 2

UDINE — (d.p.) La guerra nell’ex Jugoslavia allunga la sua inquietante ombra fino alle nostre spiagge.

A Lignano è scattato l’allarme terrorismo. E da ieri mattina è ufficiale che lo show delle Frecce Tricolori, in programma domenica sull’arenile della spiaggia friulana, è stato sospeso. La decisione è stata concordata dal questore e dal prefetto di Udine. E con la manifestazione della pattuglia acrobatica è destinata a saltare anche la tradizionale notte di fuochi d’artificio.

Sui motivi che hanno causato queste decisioni ci sono varie interpretazioni. La prefettura di Udine parla di necessità di non intralciare i programmi di addestramento della base di Rivolto da cui partono le Frecce, ma che in questi giorni ospita anche i Jaguar francesi.

Dalle base americana di Aviano invece rimbalza la voce che il cielo che sovrasta Lignano fa parte del cosiddetto corridoio aereo nel quale si infilerebbero gli F-16, gli F-18 e gli A-10 in previsione di un attacco aereo in Bosnia.

Lignano, paura di attentati

Annullata l'annuale manifestazione ferragostana della Pattuglia Acrobatica Nazionale

Per scongiurare eventuali azioni criminose è stata aumentata una serie di controlli sulle strade e nei pressi della spiaggia. Verranno istituiti numerosi posti di blocco

da Il Piccolo, anno 112, n°185, 10 agosto 1993, p. 8

LIGNANO – Frecce Tricolori, il «ping pong» si è concluso. Lo spettacolo aviatorio che si sarebbe dovuto tenere, come accade da anni, a Ferragosto nei cieli di Lignano, stavolta non ci sarà. La notizia dell’annullamento della manifestazione che avrebbe dovuto culminare con le evoluzioni della Pattuglia acrobatica nazionale, è giunta ieri, dalla prefettura di Udine. Il motivo? Dietro alla consueta e laconica formula «misure di sicurezza», si nasconderebbe il timore di un attentato, unito alla dubbia opportunità di occupare un possibile corridoio aereo militare in caso di intervento della Nato in Bosnia. In verità quest’ultima giustificazione sarebbe solo un pretesto per non allarmare i turisti: le Frecce, infatti, durante le figure acrobatiche non superano mai i 2000 metri di quota, altitudine di molto inferiore a quella dei corridoi Nato. Inoltre sono già circolate delle indiscrezioni che danno per sospeso anche l’altro spettacolo lignanese di Ferragosto: i fuochi d’artificio.

Prende così consistenza l’ipotesi della prevenzione antiterrorismo. In pratica le forze dell’ordine non se la sentirebbero di garantire al 100% il quieto svolgersi della manifestazione che richiama sull’arenile una media di 300 mila spettatori.

La comunicazione ufficiale della sospensione è arrivata direttamente dalla prefettura di Udine all’ingegner Sellan, presidente dell’Aero club friulano con sede a Pasian di Prato. L’associazione è l’ente preposto a inoltrare le richieste di autorizzazione per questo tipo di manifestazioni aeree, che richiedono l’istruzione di una pratica piuttosto complessa. La stessa comunicazione è stata diramata pure dal comandante dell’aerobase di Rivolto, colonnello Montanari, e dal colonnello Zanovello, comandante. delle Frecce tricolori.

A condizionare la decisione di azzerare il Ferragosto lignanese sarebbe stata anche la telefonata anonima di cui riferiamo in un articolo qui a fianco. Domenica si era riunito a Udine il comitato di ordine di sicurezza pubblica, cui avevano partecipato diversi comandanti militari, per valutare tutti gli elementi di rischio collegabili alla manifestazione lignanese.

Nonostante l’annullamento dell’esibizione della Pattuglia acrobatica, la questura del capoluogo friulano ha inviato ieri un funzionario a Lignano per un sopralluogo, per stabilire in ogni caso un potenziamento di personale e strutture di sicurezza in occasione del Ferragosto, che a questo punto si potrebbe definire blindato. A Lignano operano normalmente una quarantina di carabinieri, una trentina di agenti di Ps e due dozzine di vigili urbani, nell’ambito del potenziamento stagionale. Ma stavolta ci saranno più pattuglie sulle strade, più controlli nei pressi della spiaggia, più posti di blocco già a partire da oggi. Il tutto per scongiurare il pericolo di un’autobomba.

Sul fronte comunale ieri sera si è svolta una riunione della giunta lignanese per faré il punto della situazione. Il sindaco Barberis pare non prendere troppo in considerazione la possibilità di un attentato, ma non sembra troppo dispiaciuto dello «stop» alle Frecce Tricolori: «Quella manifestazione ha un impatto troppo forte con la cittadina: a Ferragosto si fa in ogni caso il tutto esaurito, e con l’aggiunta della Pattuglia acrobatica si arriva effettivamente oltre il limite di guardia. Insomma, c’è troppa gente».

È già allarme per il terrorismo

FRIULI / Località turistiche e frontiere sotto controllo

di Domenico Pecile
da Corriere della Sera, 12 agosto 1993, p. 3

UDINE — In Friuli Venezia Giulia è mobilitazione antiterrorismo. Tutte le misure, compresa la drastica decisione di annullare lo show delle Frecce Tricolori e la notte di fuochi in programma domenica a Lignano – precisano gli inquirenti – si inseriscono in «una logica di opportunità». Le forze dell’ordine perseguono un doppio obiettivo: garantire una capillare opera di controllo sul territorio ed evitare il proliferare di psicosi da bomba.

Il commissario e prefetto di Trieste, Luciano Cannarozzo, ha informato il presidente della giunta regionale che è stato costituito un apposito comitato provinciale a Trieste per assicurare mirate azioni di vigilanza e controllo. Ma esiste anche un piano anticrimine messo a punto nei giorni scorsi dal ministero degli Interni. E sempre nei giorni scorsi, fra l’altro, le teste di cuoio dei Nocs e dei Gis hanno effettuato un sopralluogo ad Aviano, Rivolto e Lignano.

Nelle ultime ore sono state rinforzate le misure di sicurezza soprattutto ai valichi italo-sloveni, ritenuti punti nevralgici per eventuali passaggi di terroristi oltre che possibili obiettivi di azioni destabilizzanti. Le operazioni di controllo sono severissime. Inoltre sono stati istituiti posti di blocco su tutto il territorio regionale.

L’azione preventiva interessa anche i cosiddetti punti caldi: porti, aeroporti, sedi istituzionali. E in caso di ulteriore emergenza anche l’esercito sarebbe pronto a scendere in campo per presidiare centrali elettriche, sedi militari, ospedali.

Situazione «calda» anche a Lignano dove da un paio di giorni l’isola pedonale è pattugliata da polizia, carabinieri e uo-mini della protezione civile. In tutto un centinaio di uomini a rinforzo di quelli già operativi.

Intanto proliferano le minacce di attentati. L’altro ieri è stata la volta di un anonimo che ha annunciato: «Colpiremo in tutto il Friuli».

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