da Corriere della Sera, 10 agosto 1993, p. 2
UDINE — (d.p.) La guerra nell’ex Jugoslavia allunga la sua inquietante ombra fino alle nostre spiagge.
A Lignano è scattato l’allarme terrorismo. E da ieri mattina è ufficiale che lo show delle Frecce Tricolori, in programma domenica sull’arenile della spiaggia friulana, è stato sospeso. La decisione è stata concordata dal questore e dal prefetto di Udine. E con la manifestazione della pattuglia acrobatica è destinata a saltare anche la tradizionale notte di fuochi d’artificio.
Sui motivi che hanno causato queste decisioni ci sono varie interpretazioni. La prefettura di Udine parla di necessità di non intralciare i programmi di addestramento della base di Rivolto da cui partono le Frecce, ma che in questi giorni ospita anche i Jaguar francesi.
Dalle base americana di Aviano invece rimbalza la voce che il cielo che sovrasta Lignano fa parte del cosiddetto corridoio aereo nel quale si infilerebbero gli F-16, gli F-18 e gli A-10 in previsione di un attacco aereo in Bosnia.
È già allarme per il terrorismo
FRIULI / Località turistiche e frontiere sotto controllo
di Domenico Pecile
da Corriere della Sera, 12 agosto 1993, p. 3
UDINE – In Friuli Venezia Giulia è mobilitazione antiterrorismo. Tutte le misure, compresa la drastica decisione di annullare lo show delle Frecce Tricolori e la notte di ftrochi in programma domenica a Lignano – precisano gli inquirenti – si inseriscono in «una logica di opportunità». Le forze dell’ordine perseguono un doppio obiettivo: garantire una capillare opera di controllo sul territorio ed evitare il proliferare di psicosi da bomba.
Il commissario e prefetto di Trieste, Luciano Cannarozzo, ha informato il presidente della giunta regionale che è stato costituito un apposito comitato provinciale a Trieste per assicurare mirate azioni di vigilanza e controllo. Ma esiste anche un piano anticrimine messo a punto nei giorni scorsi dal ministero degli Interni. E sempre nei giorni scorsi, fra l’altro, le teste di cuoio dei Nocs e dei Gis hanno effettuato un sopralluogo ad Aviano, Rivolto e Lignano.
Nelle ultime ore sono state rinforzate le misure di sicurezza soprattutto ai valichi italo-sloveni, ritenuti punti nevralgici per eventuali passaggi di terroristi oltre che possibili obiettivi di azioni destabilizzanti. Le operazioni di controllo sono severissime. Inoltre sono stati istituiti posti di blocco su tutto il territorio regionale.
L’azione preventiva interessa anche i cosiddetti punti caldi: porti, aeroporti, sedi istituzionali. E in caso di ulteriore emergenza anche l’esercito sarebbe pronto a scendere in campo per presidiare centrali elettriche, sedi militari, ospedali.
Situazione «calda» anche a Lignano dove da un paio di giorni l’isola pedonale è pattugliata da polizia, carabinieri e uomini della protezione civile. In tutto un centinaio di uomini a rinforzo di quelli già operativi.
Intanto proliferano le minacce di attentati. L’altro ieri è stata la volta di un anonimo che ha annunciato: «Colpiremo in tutto il Friuli».