Il passaggio su Cortina per l’inaugurazione dei campionati di bob
Il sorvolo su Cortina per l’inaugurazione dei campionati mondiali di bob
Il sorvolo su Cortina per l’inaugurazione dei campionati mondiali di bob
La manifestazione di Ramstein era sempre la più esaltante “festa dell’aria” che si poteva vivere in Europa
La presentazione “Frecce Tricolori” alla Regina Elisabetta d’Inghilterra e al Principe Filippo – ospiti del Governo italiano a Villa Rosbery
Consegna della targa Icaro alla memoria del Ten. Col. Antonio Gallus, alla figlia del militare durante l’inaugurazione del Monumento “Agli Aviatori d’Italia” a Verona.
L’esibizione della Pattuglia Acrobatica alle ore 14, un’ora prima della partenza del Gran Premio.
Era il 1988 quando Antimo Savaris, consigliere in Comunità Montana Agordina propose al Presidente Floriano Pra di assegnare l’Agordino d’Oro alla pattuaglia acrobatica delle Frecce Tricolori.
L’incontro conviviale con alcuni piloti delle Alpi Eagles, Vincenzo Soddu ed Angelo Boscolo, assieme a Giuliano Basso, è stato l’occasione per rimembrare avvenimenti di un periodo colmo di soddisfazioni e di voli indelebili.
“Sarebbe meno di un umano”, ci ha detto il cap. Giampaolo Miniscalco, “se non ci avesse pensato due volte riguardo a ciò che fa per vivere. Ogni persona sensibile lo fa, ha aggiunto, anche se la maggior parte probabilmente chiamerebbe il suo lavoro tutto meno che sensibile”.
La medaglia d’oro alla memoria è stata conferita al tenente-colonnello pilota delle «Frecce tricolori» Antonio Gallus, caduto nel cielo di Udine il 2 settembre 1981 durante un’esibizione della pattuglia acrobatica dell’aeronautica militare.
Sono tutti schierati in pista davanti al muso degli aerei. Sulla tuta di volo, quasi fasciata da quella «anti-G», una specie di seconda pelle scura e grinzosa che deve proteggerli dalle accelerazioni di gravità, spiccano i gradi, l’emblema della pattuglia, una sciarpa di seta azzurra annodata al collo e una targhetta su cui è stampato un nome, un cognome, il gruppo sanguigno.