(Ultimo aggiornamento: )

da Renato Rocchi, La meravigliosa avventura – Storia del volo acrobatico, vol. 3, Aviani editore, p. 335

■ 10 maggio – aeroporto C. Colombo Genova Sestri
• inaugurazione nuova aerostazione

• programma

: velivoli d’epoca – PD 166 DL3 – CAP 21

: il Canadair CL 215 del 15° Stormo

: le “Alpi Eagles” con 4 SF 260C

: le “Frecce Tricolori” – in chiusura – presentavano l'”Alto di 9+1 MB 339-A PAN”

Le «Frecce» per la grande festa

Questa mattina l'inaugurazione dell'aerostazione di Genova

da La Stampa, 10 maggio 1986, p. 15

GENOVA — Fervono i preparativi. però in un clima di polemiche montanti, per l’inaugurazione della nuova aereostazione dl Genova che si svolgerà con una fastosa cerimonia. oggi pomeriggio alla presenza del presidente del Consiglio Bettino Craxi.

Craxl inaugurerà il nuovo complesso attorno alle 16 pronunciando un discorso di carattere generale. Successivamente, Craxi si recherà al museo Sant’Agostino, dove s’incontrerà con le autorità cittadine e regionali pronundando un secondo discorso, a quanto è stato detto, di carattere economico.

Dopo la partenza di Craxi, le manifestazioni all’aeroporto proseguiranno con gli spettacoli delle Bluebell, di James Brown e con le evoluzioni della pattuglia acrobatica«Frecce tricolori».

Proprio a questo proposito sono sorte le polemiche: l’altra sera in Consigilo comunale, così come due giorni prima in Regione, le opposizioni (comunisti e missini in particolare) hanno contestato le spese eccessive che hanno intaccato le casse del Comune e della Regione, oltre che quelle del Cap.

In particolare è stato fatto notare che sono stati negati sussidi per iniziative culturali tricolori e sociali, e sono stati invece erogati fondi per le ballerine del Lido. Una vertenza non risolta, ma che darà luogo a strascichi riguarda le «Frecce Tricolori», il cui spostamento è interamente a carico del Ministero della Difesa, ma alla cui esibizione sono stati destinati fondi del Comune e della Regione con relativa delibera.

È regolare o no? Si annunciano interpellanze e forse denunce alla magistratura.

Foto dalla pagina Facebook “Tutto Craxi

Genova decolla nel futuro

Inaugurata da Craxi la rinnovata aerostazione del «C. Colombo»

Il complesso aeroportuale è il primo passo della riscossa industriale della città - Gli altri poli di sviluppo: il terminal per container, la nuova stazione marittima, il porto per la nautica - Il presidente del Consiglio: «L'intervento dello Stato deve trasformarsi, come qui avviene, in uno strumento di alta produttività»

di Remo Lugli
da La Stampa, 11 maggio 1986, p. 8

Dal nostro inviato
GENOVA — Genova ha la sua tanto attesa, nuova, modernissima aerostazione. Il presidente del Consiglio Craxi, inaugurandola ieri pomeriggio, ha affermato che «quest’opera rappresenta anche una sfida agli errori del passato. E’ un impegno a non tornare mai più a chiudere gli occhi di fronte alla competizione mondiale, ad attardarsi in un ristretto particolare, a fare solo la somma di cento piccoli egoismi che danno alla fine sempre risultati sbagliati». Questo dell’on. Craxi è un accenno al passato recente di Genova che s’era lasciata scivolare a poco a poco nel più deleterio immobilismo e in una acuta erisi economica. Un passato dal quale la città sta uscendo con decisione e riscatto: la nuova aerostazione, che cancella le malfamate baracche per anni «provvisorie», é la testimonianza di questo nuovo corso.

I lavori dell’aerostazione dopo un avvio lento tra l’81 e l’83 hanno avuto negli ultimi due anni un impulso notevole dovuto principalmente al finanziamento dello Stato — 50 miliardi — e sono finiti addirittura con un certo anticipo sulla data preventivata.

Il finanziamento dello Stato andato a buon fine nei tempi quindi senza sperpero in sovrapprezzi per ritardo, dà lo spunto al presidente del Consiglio per un’altra osservazione. «Sono convinto che proprio da Genova e dalla Liguria ci verrà l’esempio più chiaro e più importante sull’effettiva possibilità che l’intervento dello Stato si trasformi in uno strumento di alta produttività. La maggior parte dei vostri progetti è stata finanziata: siamo certi che non sciuperete la favorevole occasione e che lo Stato e la collettività saranno ben presto ampiamente ripagati dalla fiducia riposta in voi».

Il «porto del cielo» come il Cristoforo Colombo viene definito, ora che finalmente è completato e all’avanguardia in campo internazionale, primo aeroporto italiano nel quale si può passare direttamente dall’auto all’aereo senza passaggi esterni, attraverso i pontili d’imbarco, viene ad assumere il ruolo di battistrada nel programma che il Consorzio per il porto di Genova si è prefisso.

Il presidente D’Aiessandro, nel suo discorso di saluto all’on. Craxi, sottolinea questo aspetto e ricorda gli altri grandi obiettivi d’azione per la città, la sfida dei traffici oceanici, l’incremento del turismo ligure e l’affermazione del polo telematico. «Il nostro impegno è saldo, saldo per il secondo terminal contenitori di Calata Sanità e per il Porto di Voltri, che sono le grandi opere per il ripristlno della leadership portuale di Genova nel settore dei containers ed è altrettanto saldo per le opere dl trasformazione del porto storico, la nuova stazione marittima per i turisti del mare, il porto dello nautica, il marine center, i musei navali, quel complesso di lavori che restituirà il mare alla città e ai suoi visitatori».

Lo giornata dl festa all’aeroporto, favorita da un caldo finalmente primaverile, prosegue fino a notte inoltrata, con manifestazioni aeree: lanci di paracadutisti, passaggi a bassa quota di Tornado. esibizioni della pattuglia acrobatica delle «Frecce tricolori» e con spettacoti artistici: il concerto di Rhythm&Blues, il cantante James Brown e, nel teatro tenda, una rassegna dei più famose music-hall con le ballerine di Jean-Marie Rivière.

Craxi lascia ll Cristoforo Colombo alle 17 e si reca al convento di Sant’Agosttno per un incontro con le istituzioni e gli operatori economicl e rionali di Genova e della Liguria. Qul ribadisce: il coniugamento definitivo del trasporto mare-cielo-terra, che deve restituire a Genova il primato del settore e fare dei capoluogo ligure il punto di riferimento degli scambi tra l’Italia e il Centro-Nord dell’Europa; lo sviluppo del centro tecnologico ligure; la valorizzazione delle risorse turistico-ambientali, così favorite dallo splendido insediamento della Liguria, sono e restano obiettivi italiani oltre che ligure e genovesi.

dal registro del Senato della Repubblica, n° 117, p. 2333 [ fonte ]

GIACCHÉ, BISSO. — Al Ministro della difesa. — Considerato:

che in occasione della manifestazione inaugurale della nuova aerostazione dell’aeroporto di Genova la giunta regionale ligure ha deliberato di assumersi, insieme al comune di Genova, l’onere di 140 milioni finalizzato (secondo deliberazione n. 1248, protocollo 30452, del 10 aprile 1986) alla copertura delle spese derivanti dalla manifestazione aerea della pattuglia acrobatica nazionale del Ministero della difesa;

che peraltro, nel corso della manifestazione, la speaker ufficiale ha dichiarato con altoparlanti la gratuità dell’intervento della pattuglia;

che tuttavia, in risposta all’interrogazione in sede regionale sull’argomento, in data 14 maggio, la giunta regionale ha confermato di essersi «limitata a farsi carico dell’onere relativo ad un aspetto specifico concernente il rimborso spese alla pattuglia acrobatica nazionale (le cosiddette frecce tricolori) del Ministero della difesa» e che «tale spesa è stata ritenuta congrua e ben motivata, in ragione della natura del beneficiario»,

gli interroganti chiedono di sapere:

se è confermato quanto annunciato dallo speaker circa la gratuità dell’intervento della pattuglia;

se sono state richieste, in tal caso, le diverse spiegazioni alla regione e agli enti liguri promotori della manifestazione;

se la deliberazione n. 1248 della regione Liguria è stata (ed in quale data) revocata o, in caso contrario, in che consistano i 140 milioni di «rimborso spese» alla pattuglia acrobatica nazionale.

(4-02980)
(21 maggio 1986)

RISPOSTA. — In occasione della manifestazione inaugurale della nuova aerostazione dell’aeroporto di Genova, la pattuglia acrobatica nazionale si è esibita, come di norma, a titolo non oneroso.

Nella circostanza la pattuglia era costituita da 16 ufficiali piloti e 22 sottufficiali specialisti.

Oltre al predetto personale, fu necessario distaccare in loco anche 1 ufficiale, 3 sottufficiali e 2 avieri per esigenze di coordinamento e di carattere generale, di comune interesse con l’ente organizzatore. Per il citato personale, l’ente organizzatore, in considerazione delle circostanze di tempo e di luogo in cui detto personale ha operato, si è fatto carico spontaneamente delle spese di ospitalità.

L’ente organizzatore ha poi indetto manifestazioni sociali per autorità ed altri invitati locali, alle quali ha partecipato, in varia misura, il personale menzionato.

Lo stesso ente ha, infine, sostenuto gli oneri assicurativi previsti dalla normativa in vigore per gli eventuali danni a terzi conseguenti alla esibizione dei velivoli.

Il Ministro della difesa
SPADOLINI
(21 ottobre 1986)

Aeroporto di Genova, 35 anni fa Craxi e James Brown inauguravano l’aerostazione

Lo scalo era nato nel 1962 ma a metà degli anni Ottanta si trasformò nella struttura che conosciamo oggi

da genova24.it, 10 maggio 2021 [ fonte ]

Genova. È il 10 maggio 1986 quando l’aeroporto Cristoforo Colombo di Genova inaugura la nuova aerostazione. Nato nel 1962, solo 35 anni fa si presenta nella veste architettonica moderna con cui è organizzato oggi.

Al tempo fu il primo scalo in Italia a usare i pontili per l’imbarco diretto – i finger -, aveva inoltre una pista prolungata a 3.025 metri, sei torri di controllo e la possibilità di un attracco simultaneo per 5 aerei.

Alla cerimonia partecipò il presidente del consiglio di allora Bettino Craxi. Sulla pista uno show di James Brown accompagnato dalle Bluebell del Lido di Parigi. Tantissime persone assistettero al taglio del nastro.

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