In volo, sulle ali delle emozioni
E quanti, guardando quelle splendide evoluzioni, hanno cercato di immaginare cosa si potesse provare ad essere a bordo, in quel momento, di uno dei velivoli delle Frecce Tricolori?
E quanti, guardando quelle splendide evoluzioni, hanno cercato di immaginare cosa si potesse provare ad essere a bordo, in quel momento, di uno dei velivoli delle Frecce Tricolori?
Passaggio di consegne, ieri mattina all’aeroporto di Rivolto, al comando del 313.o gruppo di addestramento acrobatico dell’Aeronautica militare italiana.
Piccoli ricordi di Giuseppe Bernardis, Gianluigi Zanovello, Alberto Moretti, Piergiorgio Accorsi e Giambattista Molinaro del tour nordamericano del 1986
Fine 1983 oppure inizio 1984, un volo organizzato ad hoc, per esigenze fotografico – pubblicitarie in vista dell’anno ormai prossimo (o appena iniziato…): si alzano in volo i velivoli di Pony 1, Pony 9, Pony 8 e Pony 4, oltre a quello su cui sta il fotografo (forse Pony 5).
Le «Frecce Tricolori» della Pattuglia acrobatica tornano in Italia oggi, dopo i riconoscimenti ottenuti nella tournée di oltre due mesi negli Stati Uniti e in Canada. Il rientro alla base di Rivolto (Udine) è previsto per le ore 16
Il 1° marzo le “Frecce Tricolori” compivano i 30 anni di esistenza. Un momento storico, già festeggiato, celebrato il 30 di settembre dell’anno trascorso. Dal virtuale al reale.
Ieri era atteso un via libera in “salsa” friulana per la ripartenza del grande ciclismo a inizio agosto, con un concentrato di gare senza precedenti in poco più di tre mesi per cercare di attutire le conseguenze, anche economiche, sul movimento del tifone coronavirus.
Tullio Crali, nato in Dalmazia nel 1910, è l’ultimo aeropittore. Marinetti lo applaudì a 22 anni come “una delle splendide sicurezze vittoriose dell’aeropittura”. Morto a novant’anni, Crali in gioventù è stato alto e forte.
Il tenente colonnello Bernardis, sul seggiolino anteriore, alza le mani e mi ordina di fare Io stesso, cosi l’armiere può avvicinarsi alle ali e togliere le sicure ai cannoncini, alle razziere e al portabombe senza rischiare di venire sbrindellato da un nostro gesto imprudente.
Appena l’aereo si inclina sull’ala destra, una gigantesca mano ti schiaccia sempre di più sul seggiolino: la lancetta tocca i 5 G e sono 400 i chilogrammi che premono su tutto il corpo…