A Istrana i funerali del generale Mario Squarcina
C’erano autorità militari e civili d molti colleghi ieri mattina nella chiesetta dell’aeroporto militare di Istrana vicino a Treviso per il funerale del generale Mario Squarcina
C’erano autorità militari e civili d molti colleghi ieri mattina nella chiesetta dell’aeroporto militare di Istrana vicino a Treviso per il funerale del generale Mario Squarcina
Il discorso di Squarcina rivolto a tutti i componenti della P.A.N. al termine della 1a stagione acrobatica del 313° Gr. A. A. in un incontro conviviale svoltosi a Buttrio il 30 novembre 1961
In vista della grandiosa rassegna aerea italo – americana, in programma alla base della NATO ad Aviano domani, i comandi interessati hanno reso noto che alla giornara parteciperà anche la pattuglia acrobatica nazionale.
Trascriviamo, in apertura di questa nota di cronaca, otto nomi: maggiore Squarcina, di Padova; capitano Scala, di Messina; tenenti Sabbadini, di Roma; Vianello, dl Udine; Imparato, dì Roma; Ferri, di Bologna; Panario, di Alessandria; Pinato, dì Padova. Sono gli otto della Pattuglia acrobatica nazionale
5 settembre – Aerobase Rivolto. Squarcina sfilava il suo primo asso dalla manica: pianificava l'”Alto di 6″, poi, in finale, faceva entrare nella formazione altri 3 piloti per il “diamante” di 9 F.86E. Pisano effettuava una serie di rientri, di rovesciamenti e di “loopings”
Il Capo di Stato Maggiore dell’A.M., in una lettera aperta a tutti i Piloti ed a tutti i Comandanti a titolo “Riflessioni sulla Sicurezza del Volo”, esemplifica due episodi reali, accaduti nell’arco della sua carriera di Comandante e Pilota “per dare forza” in tema di Sicurezza del Volo al suo assunto “del coinvolgimento generalizzato di coloro i quali operano nell’ambiente aeronautico”.
Nuovo anno, nuove prospettive con tante speranze di realizzare il “grande sogno”: un “team” acrobatico con 9 velivoli…
Il 21 giugno, organizzato dall’Aeronautica belga, ha avuto luogo sull’aeroporto di Kleine-Brogel un « meeting » inlernazionale, con la partecipazione, accanto a formazioni straniere, della pattuglia acrobatica nazionale italiana (P.A.N.). che ha la sua sede stabile presso l’aeroporto di Rivolto.
Estate 1962. Una lunga pista, un hangar in fondo, tra macchie di alberi, quattro o cinque costruzioni in muratura, la solita Torre con ai piedi i mezzi antincendio e soccorso dl ogni aeroporto, null’altro, proprio null’altro, il tutto immerso nel verde della campagna friuliana: ecco il nido della Pattuglia Acrobatica Nazionale « Frecce Tricolori ».
Ore 7.30, aeroporto di Ghedi. Come tutte le mattine, dopo il caffè al circolo, allora una semplice baracca, mi diressi verso le “Operazioni”. «Massimino, oggi voli con il 155, vola con te un colonnello», mi dissero. «Che palle! – pensai – il solito colonnello dello Stato Maggiore che viene a fare le sei ore e a cambiar aria…».