Ultimo aggiornamento: 21 Settembre 2025
Le «Frecce Tricolori» in Finlandia
da Il Piccolo, 28 agosto 1974, p. 7
La pattuglia acrobatica nazionale «Frecce tricolori» partecipera nei giorni 30-31 agosto e 1 settembre a quattro manifestazioni aeree in Finlandia. Dopo due giorni di intensi allena-menti in volo, la pattuglia parte oggi alla volta di Wiesbaden, in Germania, prima tappa. del lungo viaggio di trasferimento. Gli aerei «Fiat G 91» che compongono la pattuglia faranno poi scalo a Bravalla, in Svezia, prima di raggiungere Helsinki.
Le manifestazioni internazionali che vedranno in cielo le nostre prestigiose «Frecce» si svolgeranno ad Helsinki, Turku e Tampera. E’ da rilevare che le «Frecce tricolori» sono appena rientrate alla base di Rivolto dopo una manifestazione svoltasi sull’aeroporto di Perugia – S. Egidio, nella quale hanno ottenuto il solito grande successo.
Il ten. col. Zardo, comandante della pattuglia, ha preparato in questi giorni Il programma di volo in previsione della trasferta finlandese, che terminerà domenica sera Il ritorno alla base di Rivolto è previsto per martedì 3 settembre.
Nella foto: Le «Frecce tricolori» durante la recente ammirata esibizione a Perugia.
Italian superlentäjät hankkivat kuntoa hiihtäen
HS 50 vuotta sitten 30.8.1974 | Frecce Tricolori esiintyy Helsinki Air Showssa
di Maija-Liisa Peltonen
da hs.fi, 30 agosto 2024 [ fonte ]
Torstaina heti puolenpäivän jälkeen tuli lännestä Suomen ilmatilaan nopeasti liikkuva ulkomaalainen hävittäjälaivue. Ajoi lähes äänen nopeudella. Suuntana oli selvästi Helsinki.
Rauhanomaisin ja ystävällisin mielin sieltä tuli vieraita. Kiepauttivat Helsingin yllä tervehdyskuviot ja laskeutuivat Helsingin lentoasemalle rullatakseen komeaan rintamaan.
Frecce Tricolori, italialainen taitolentoryhmä saapui Suomeen esiintyäkseen Helsinki Air Showssa. – –
Frecce Tricolori, kolmiväriset nuolet, on tällä hetkellä huipulla maailman taitolentoasetelmassa. Sen erinomaisuus perustuu rohkeisiin ja vauhdikkaisiin vetoihin enemmän kuin sekunnin kymmenesosille ajoitettuun jatkuvaan kuviointiin.
Sanotaan, että Frecce Tricolorissa lentävät aikamme huimapäisimmät miehet. – –
Everstiluutnantti Zardo kertoo, että tämä taitolentoryhmä toimii talvikautena täysin normaalina Italian ilmavoimien osana. Sen lentäjät ajelevat mitä tahansa koneita, pommittajia, saattuekoneita, kuljetuskoneita.
Lentäjät valitaan tuhannen lentotunnin lähtöasemista ja heitä koulutetaan taitolentoon ainakin vuoden ajan. Talvisin tavallisen armeijaelämän lisäksi näitä miehiä harjoitetaan mm. hiihtoleireillä.
I super piloti italiani si allenano sciando
50 anni fa 30.8.1974 | Le Frecce Tricolori si esibiscono all'Helsinki Air Show
di Maija-Liisa Peltonen
da hs.fi, 30 agosto 2024 [ fonte ]
Giovedì, poco dopo mezzogiorno, una squadriglia di caccia stranieri in rapido movimento è entrata nello spazio aereo finlandese da ovest. Viaggiava quasi alla velocità del suono. La direzione era chiaramente Helsinki.
Gli ospiti sono arrivati da lì in un clima di pace e cordialità. Hanno volteggiato in cerchio sopra Helsinki e sono atterrati all’aeroporto di Helsinki per rullare in un fronte solenne.
Le Frecce Tricolori, una pattuglia acrobatica italiana, sono arrivate in Finlandia per esibirsi all’Helsinki Air Show.
Le Frecce Tricolori sono attualmente al vertice delle formazioni acrobatiche mondiali. La loro eccellenza si basa su movimenti audaci e veloci, piuttosto che su schemi continui cronometrati al decimo di secondo.
Si dice che le Frecce Tricolori siano pilotate dagli uomini più audaci del nostro tempo. – –
Il Tenente Colonnello Zardo afferma che questo gruppo acrobatico opera come una componente del tutto normale dell’Aeronautica Militare Italiana durante la stagione invernale. I suoi piloti pilotano qualsiasi tipo di aereo, bombardieri, aerei da convoglio, aerei da trasporto.
I piloti vengono selezionati tra i piloti con un migliaio di ore di volo e vengono addestrati al volo acrobatico per almeno un anno. In inverno, oltre alla normale vita militare, questi uomini si addestrano, tra le altre cose, nei campi di sci.
Foto: Jarmo Matilainen / HS
Ilmailun suurnäyttely pystyyn yhdessä yössä
da hs.fi [ fonte ]
Ilmailumessut on tosi vauhdikasta puuhaa: vielä perjantai-iltana ei Helsingin lentoaseman sivukiitotien varrella näkynyt oikeastaan mitään merkkejä Airshowsta, mutta koko ilmailun suurkatselmuksen vakuutettiin olevan valmiina lauantaina aamupäivällä.
Helsinkiläisiä ja ympäristöläisiä muistutettiin perjantai-iltapäivällä silmin nähtävästi ja korvin kuultavasti ilmailunäyttelystä, kun italialainen taitolentoryhmä Frecce Tricolori veteli kierteitä melkoisen matalalla kaupungin yllä ja piirteli harjoittelulennollaan vihreä-valko-punaisia koukeroita pilvien lomaan.
Lentäjät ovat kautta aikojen osanneet ottaa rennosti. Tämä voisi yhtä hyvin olla sodanaikainen hävittäjälentueen briefing kuin lehdistötilaisuus Helsingin lentoasemalla. Juhlaunivormuinen vasemmalla on Italian Tukholman suurlähetystöstä vara-amiraali C. Ravelico. Hänen vierellään laivueen komentaja, eversti Vittorio Zardo. Pojat vasemmalta ovat Pietro, Angelo, Assenzio, Giancarlo, Giondano, Massimo ja hänen takanaan Antonio.
I piloti hanno sempre saputo come prendersela comoda. Questo potrebbe essere un briefing di uno squadrone di caccia in tempo di guerra o una conferenza stampa all’aeroporto di Helsinki. A sinistra, in uniforme di gala, il Vice Ammiraglio C. Ravelico dell’Ambasciata d’Italia a Stoccolma. Accanto a lui, il comandante dello squadrone, il Colonnello Vittorio Zardo. I ragazzi da sinistra sono Pietro, Angelo, Assenzio, Giancarlo, Giordano, Massimo e dietro di lui Antonio.
Foto: Erkki Laitila / HS
Mostra aeronautica allestita durante la notte
da hs.fi [ fonte ]
L’air show è un evento molto affollato: venerdì sera non c’era ancora traccia dell’Airshow lungo la pista laterale dell’aeroporto di Helsinki, ma l’intera mostra aeronautica era pronta per sabato mattina.
Venerdì pomeriggio, i residenti di Helsinki e coloro che vivono nelle vicinanze hanno avuto un ricordo visibile e udibile dell’air show, quando la pattuglia acrobatica italiana Frecce Tricolori ha volteggiato a bassa quota sopra la città, disegnando vortici verdi, bianchi e rossi tra le nuvole durante il volo di addestramento.
Kiire on ja kuviossa on pysyttävä. Lentäjät ansaitsevat leipänsä kirjaimellisesti hiki otsalla. Parikymmenminuuttisen kieputuksen jälkeen miehet ovat yltä päältä hiessä. Saunaankaan ei italialaisia viedä ennen kuin ensi maanantaina, koska löylyt saattaisivat vaikuttaa heidän kuntoonsa.
C’è fretta e bisogna rispettare i tempi. I piloti si guadagnano letteralmente il pane con il sudore della fronte. Dopo venti minuti di volo, gli uomini sono coperti di sudore. Agli italiani non sarà nemmeno permesso di andare in sauna fino a lunedì prossimo, perché il vapore potrebbe compromettere la loro condizione.
Foto: Erkki Laitila / HS
Ilmailunäyttelystä jymymenestys
da hs.fi [ fonte ]
Erinomainen yleisömenestys oli Helsinki Airshown ensimmäisellä päivällä lauantaina.
Kun näyttelyosastoja ruvettiin klo 17 tienoilla sulkemaan, purkautui lentokentältä pois johtaville teille mahtava autoruuhka. Arviolta 30 000 ihmistä oli vieraillut omilla autoillaan tai busseja käyttäen messualueella.
Päivän tähtihetki oli tietenkin italialaisen taitolentoryhmän Frecce Tricolorin esitys, jolle hurrattiin huikeasti pitkin kiitoradan laitoja. Messumieltä nostattivat myös suomalaisten koneiden, menestyksekkään Pik 20:n ja hinaajakone Muhinun esitykset sekä Seppo Saarion taituritemput punaisella kaksitasokoneellaan.
Un enorme successo per l'Airshow
da hs.fi [ fonte ]
Il primo giorno dell’Helsinki Airshow, sabato, è stato un grande successo di pubblico.
Quando gli stand espositivi hanno iniziato a chiudere, intorno alle 17:00, si è creato un enorme ingorgo sulle strade che si allontanavano dall’aeroporto. Si stima che circa 30.000 persone abbiano visitato la fiera in auto o in autobus.
Il momento clou della giornata è stata ovviamente l’esibizione della pattuglia acrobatica italiana Frecce Tricolori, acclamata a gran voce lungo i bordi della pista. La fiera è stata rallegrata anche dalle esibizioni di aerei finlandesi, il Pik 20 e il rimorchiatore Muhinu, nonché dalle acrobazie di Seppo Saario sul suo biplano rosso.
da Renato Rocchi, La meravigliosa avventura – Storia del volo acrobatico, vol. 3, Aviani editore, pp. 190 e segg.
Fin dai primi di agosto fervevano i preparativi, la pianificazione per il “salto più lungo in miglia” mai effettuato dalla P.A.N.: Rivolto – Helsinki.
Avevamo ben sei velivoli con il VHF, e bastavano per le comunicazioni con i Centri di Controllo del traffico aereo; come “vettore” lo Stato Maggiore ci assegnava l’Hercules C.130 della 46a. Con noi c’era anche Vittorio Cumin, che portava nel “team” il carisma della sua esperienza e della sua professionalità.
Il cruccio di Vittorino Zardo era tutto sul programma di volo, non sulle tratte del trasferimento. Perché non si poteva presentare in Finlandia – un Paese della “nuova frontiera” – ufficialmente staccato dal mondo occidentale – alla stampa, ai piloti militari e civili, al pubblico, un programma ridotto a “6+1”, quando si poteva benissimo “partire” in “9” – dopo le prime figure staccava iI “solista” – per continuare in “8+1”.
Si andava in Finlandia a difendere il nome d’Italia e dell’Aeronautica Militare e non a passeggiare… fuori mura!
Vittorino Zardo esprimeva le sue apprensioni sulla missione Helsinki al “grande comunicatore” – Gen. Roberto Di Lollo, in occasione di un suo “passaggio” con l’AT-6 per Rivolto.
Ero presente all’incontro.
Roberto Di Lollo s’immedesimò, condivise il Pensiero del Comandante delle “Frecce” impegnato in una missione così prestigiosa per la Nazione e per l’Arma Azzurra.
Guardando fisso negli occhi Vittorino Zardo, lo rassicurò:”Vai! e sappi che io lo so!”
Il “grande comunicatore” aveva detto “sì”!
Per Zardo un bel peso levato dallo stomaco. Per il “team” la certezza di ben figurare.
Adesso, soltanto le condizioni meteo avverse il giorno dell'”air-show” potevano limitare il nostro successo.
L’entusiasmo saliva alle stelle. Andavamo in Finlandia nella veste della “Nazionale d’Italia”. E adeguato doveva essere il nostro comportamento e il nostro rendimento.
Poi Zardo sapeva dare la carica giusta alla sua gente.
Nel tempo che rimaneva – Zardo e piloti – mettevano a punto il programma “Alto e Basso” di 8+1 G.91.
Eccolo:
Programma “Alto di 8+1 G.91”
team – decollo di 5+4
team – looping in formazione di cuneo di 9
team – tonneau a destra in formazione di diamante
team – looping in formazione di cigno – trasformazione a diamante e looping
team – cardioide con apertura di 5+3+1 e incrocio
solo – tonneau veloce
team – tonneau a sinistra in formazione di calice
solo – passaggio rovescio – dritto – rovescio
team – apertura dell'”Apollo 313″
solo – tonneau in 4 tempi
team – looping in linea di fronte
solo – 3 tonneaux veloci
team – linea di fronte e doppio tonneau
team – looping in formazione a piramide e apertura della bomba
solo – ingresso bomba
team – incrocio a terra di 8 velivoli e ricongiungimento
solo – passaggio alla minima con il carrello fuor
team – schneider a destra in formazione di diamante di 9
team – passaggio alla minima con il carrello fuori in formazione di diamante di 9
team – atterraggio in formazione di 5+4
Programma “Basso di 8+1 G.91”
– team – decollo di 5+4 e separazione solo
– solo – schneider e John Derry
– team – schneider a destra in formazione di diamante
– solo – tonneau veloce
– team – tonneau a destra in formazione di calice
– solo – passaggio rovescio
– team – ventaglio in formazione di freccia con trasformazione a diamante
– solo – passaggio rovescio – diritto – rovescio
– team – tonneau a cigno e trasformazione a diamante
– solo – tonneau in 4 tempi
– team – linea di fronte e doppio tonneau
– solo – 3 tonneaux veloci
– team – 1/2 schneider e ricongiungimento “solo”
– team – passaggio alla minima velocità con carrello fuori in formazione di diamante di 9
– team – atterraggio di 5+4
La mattina del 28 agosto la partenza in due sezioni di 6 G.91 più 2 C.130 per il trasporto degli specialisti e del materiale.
Scalo tecnico a Wiesbaden e full-stop a Tirsttrup, in Danimarca, una aerobase della Marina danese.
Si doveva, in verità, continuare per Helsinki, con alternato Bravalla (Svezia), ma le condizioni meteo in rotta consigliavano il pernottamento a Tirsttrup.
Una “botta” per la logistica dell’aero base. Tra piloti e specialisti del “team” più l’equipaggio dei 2 C.130, più quattro giornalisti, più due signore – mogli di piloti – eravamo in ben 60 “esseri” in cerca di pernottamento.
Si procedeva con tutta la disponibilità del personale dell’aerobase: signore con marito in un albergo del paese più vicino, una parte degli specialisti in una palazzina della Base, Gaddoni, un giornalista e qualcun altro in una stanza dipendente dalla stazione meteo, gli altri in due tende da campo adibite ad emergenza per il “personale di passaggio” e… buona notte a tutti!
29 mattina. Una bella giornata di sole, una tratta Tirsttrup – Helsinki che si presentava abbastanza tranquilla e, nello stesso tempo, “da naso” per quel sorvolo a poche miglia dalla FIR di Leningrado.
Decollo in due sezioni più i vettori.
Nel trasferimento – la prima sezione (portata da Zardo), a causa anche di un forte vento di traverso in quota, e nel sacro intento di guadagnare qualche miglio – veniva intercettata da 2 Wiggen dell’Aeronautica svedese, che, controllato il traffico, si accostarono alla formazione per salutare e tirare via.
A Helsinki ci siamo trovati nel bel mezzo di una buona organizzazione, tipica dei Paesi nordici.
Accolti dal Presidente dell’Aero Club di Finlandia – Dott. Olivia, dalla stampa e dagli organizzatori dell’air-show, parcheggiati e cappottati i velivoli, ripartito uno dei due C.130 per l’Italia (l’altro rimaneva con noi) si passava alla sistemazione logistica.
Grazie a Dio, Miky, la “assistente e interprete” messaci a disposizione dall’organizzazione, ci rese la vita meno tormentata, perché pianificare momento per momento il programma per 52 persone, era di per sé una bella sofferenza.
Il giorno dopo, ci raggiungeva da Stoccolma l’Addetto Militare – l’Ammiraglio Lino Ravalico -, al momento giusto per il tramite con il nostro Stato Maggiore, in quanto il Dott. Olivia – quale Presidente dell’Aero Club di Finlandia – si fece parte di chiedere al Comandante del 313° Gruppo di partecipare agli “air-shows” di Turku e di Tampera, nel Nord della Finlandia.
Il 31 agosto, Zardo presentava ufficialmente le “Frecce Tricolori” alla stampa alla televisione finlandese e ai VIP invitati dall’organizzazione.
Seguiva una conferenza stampa e, alla sera, eravamo ospiti dell’ Ambasciatore italiano a Helsinki. In quella sede Zardo veniva informato dall’Addetto Militare che lo Stato Maggiore dell’ Aeronautica aveva risposto “no'” ad un intervento della P.A.N. a Turku ed a Tampera.
Una delusione. Eravamo convinti tutti di essere là, in terra di Finlandia per onorare l’Italia e l’ Aeronautica Militare, invece ancora un occasione perduta …
In trasferimento… – … con l’Ambasciatore d’Italia e l’Addetto Militare…- … briefing prima del volo… – … gruppo specialisti e piloti… – … il passaggio alla “minima”… – … apertura “cardioide”
Il 1° di settembre, iI sospirato e atteso “Meeting lntemazionale di Helsinki ’74” – davanti a 150.000 mila spettatori.
In programma una continua presentazione di velivoli “leggeri” ad elica e da “trasporto” – tutti di “marca” sovietica -, il passaggio dì una “flight” di Mìg 21 dell’Aeronautica filandese e l’intervento di 5 Fouga Magister della Pattuglia Acrobatica. Finlandese.
Le “Frecce Tricolori” erano il “clou” – il momento magico – tanto atteso da tutti i presenti.
Zardo riproponeva il “display” di “8+1”.
“Alla messa in moto – mi racconta oggi Gaddoni – la spina del seggiolino, non mi rendo ancora conto come, veniva aspirata da un presa d’aria che stava ai lati, sulla carlinga,… e in quei momenti, quando anche i secondi contano… dover “tagliare motore” per portarsi sul velivolo di riserva, mentre gli specialisti provvedevano a montare le taniche dei fumogeni, be’ non stavo nella pelle… e quei nostri specialisti dimostrarono ancora una volta che valevano l’oro che cola!”
II decollo in formazione di 5+4… ricongiungimento a “diamante” di “9”… ingresso alle spalle… looping… accostata sull’asse pista … sù e “cardioide”… con il “solista” che usciva dalla formazione… poi via per il programma di 8+1… con l'”‘Apollo”… e il “doppio tonneau”… con la “bomba”… l’ingresso del “solista”… l’incrocio… il passaggio alla minima con i colori della nostra bandiera… e l’atterraggio in formazione.
Uno spettacolo esaItante, affascinante, iI trionfo in una terra dove mai si è presentata una formazione acrobatica dell’Aeronautica Militare Italiana.
Ed è stato commovente, in quell’occasione, al termine del volo, incontrare tanti italiani – prima non conosciuti né riconosciuti – che andavano incontro ai piloti con le lacrime agli occhi per dir loro “grazie” dal profondo del cuore.
Si ripeteva anche a Helsinki quel momento che dava la soddisfazione dell’anima a tutti noi, per quel “santo” lavoro che esprimeva temperamento, coraggio e fantasia di estrazione tutta italiana.
La disposizione dei piloti nella formazione:
Zardo
Gaddoni – Montanari
Palanca – Boscolo
Bonollo
Gallus – Senesi
Purpura (solo)
Il 3 settembre – con un giorno di ritardo sul pianificato – e non dovuto ad avverse condizioni meteo – siamo rientrati a Rivolto.
Entro ventiquattro ore dal rientro – come stabilito dalla normativa – Zardo inviava al Capo di Stato Maggiore della 1a Regione Aerea – allora nella persona del Gen. Piero Piccio – la relazione dettagliata sulla “missione Finlandia”; un resoconto che trasudava orgoglio, commozione e I’amarezza per i due interventi non concessi.
[…]
Il giorno successivo (all’esibizione a Gorizia del 15 settembre, ndr) Zardo veniva convocato a MIlano – a rapporto dal Capo di Stato Maggiore della 1a Regione Aerea.
Il Comandante del 313° Gruppo A.A. viveva ancora l’euforia della “Missione Finlandia” ed era sua convinzione che il motivo di quella convocazione non poteva essere che il clamore di un successo.
Zardo, invece, si trovò impalato sull’attenti – davanti al Gen. Piccio – che lo rimproverava, con tutta l’autorità che gli competeva, per quei voli di Helsinki effettuati in “nove” con lui, Zardo, da “leader”.
E gli comminava – quale punizione – il rimprovero scritto, da iscriversi.
Seguì il ripensamento. Rimaneva il rimprovero, annullata l’iscrizione.
Rimaneva anche l’amaro in bocca per quel: “Vai! sappi che io lo so!”.