Ultimo aggiornamento: 25 Giugno 2021

da Corriere della sera, 2 luglio 1979, p. 5

AVIANO (Pordenone) — Duecentomila persone hanno assistito Ieri, nell’aeroporto più importante dell’alleanza atlantica, al diciassettesimo «Alr show Nato», una manifestazione organizzata dall’Aeronautica militare italiana e da quella statunitense. L’edizione di quest’anno, alla quale ha partecipato per la prima volta la squadriglia acrobatica austriaca, è stata dedicata alla memoria del maggiore Plergianni Petri, il «gregario sinistro» delle «Frecce tricolori» morto ll 25 maggio scorso durante una manifestazione aerea in un aeroporto inglese.

Ricordando il pilota trentatreenne, l’ambasciatore americano in Italia, Gardner (che ha partecipato alla manifestazione assieme al generale Antonio Mura, comandante la I Regione aerea) ha annunciato che la comunità anglo-americana residente in Italia verserà un contributo in denaro alla vedova dell’ufficiale.

Lo spettacolo è iniziato pochi minuti dopo mezzogiorno e si è concluso quattro ore dopo. A suscitare l’entusiasmo del pubblico è stato soprattutto I’«A-10 Thunderbolt II» della «Fairchlld Republic Co», un caccia bombardiere tattico considerato il fiore all’occhiello dell’aeronautica statunitense.

L’aereo, un monoposto con due motori a turbina di eccezionale potenza, monta sul «muso» una mitragliatrice a sette canne da 90 millimetri e ben dodici «punti d’attacco» per missili teleguidati o razzi anticarro.

Realizzato per controbattere la superiorità dei corazzati sovietici, l’«A-10» è in grado dl trasportare un carico offensivo bellico dl sette tonnellate. Dopo la presentazione di numerosi elicotteri, dl aerei di diverso tipo e dl caccia tattici è seguita, tra le ovazioni degli spettatori, l’esibizione delle «Frecce tricolori».

Foto da Piti Spotter

Acrobati del cielo ad Aviano

Con le Frecce Tricolori, davanti a 200.000 spettatori

di Paolo Chiarelli
da Corriere della sera, 3 luglio 1979, p. 5

DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE
AVIANO (Pordenone) — La morte del maggiore Plergianni Petri, «gregario sinistro» delle «Frecce tricolori» e la recente fuga all’Alitalia di alcuni piloti della formazione non hanno offuscato la fama e i meriti della pattuglia acrobatica dell’Aeronautica militare. Ridotta a soli otto elementi (maggiori Antonio Gallus e Giuseppe Bernardls; capitani Fabio Brovedani, Nunzio Ruggiero, Massimo Montanari, Vito Fosca, Sergio Valori e Pietro Purpura), la formazione ha dato un nuovo spettacolo l’altro ieri ad Aviano, esibendosi davanti al duecentomila spettatori Intervenuti al diciassettesimo «Air Show Nato».

Alla loro prima uscita dopo la tragedia Inglese del 25 maggio scorso (come é noto maggiore Patri ha sacrificato la vita per evitare che li suo «G 91» finisse su un centro abitato), gli assi del «circo dell’aria» si sono esibiti per una ventina dl minuti tra le ovazioni del pubblico. A una velocità dl poco Inferiore agli ottocento chilometri l’ora hanno eseguito con eccezionale perizia voli incrociati, passaggi in volo rovescio, tonneau e looping.

Nell’Intervallo tra la presentatone del turboelica «Sial Marchetti 1019» (un aereo a decollo corto costruito per l’esercito Italiano) e dell’«Agusta Bell 205» (l’elicottero che ha soccorso i terremotati del Friuli), Sandra Mari, ventun anni, studentessa in ingegneria iscritta all’Aero Club dl Carpi ha dato un saggio delle sue capacità acrobatiche ai comandi dl uno «Zlin 525». La ragazza, che da appena due anni sl dedica a questo sport, ha dimostrato l’esperienza dl una veterana.

Il piatto forte della manifestazione, alla quale hanno assistito l’ambasciatore americano in Italia Gardner e li generale Antonio Mura, comandante la 1a Regione Aerea, è stata l’esibizione del caccia in lolla ai reparti Nato.

I «MIrage 513» della pattuglia acrobatica belga e il «Mirage FI», attualmente in dotazione all’aeronautica militare francese, hanno dimostrato maneggevolezza e potenza atterrando con i parafreni in un solo chilometro di pista. Giocando con i freni, il pilota del bombardiere transalpino è riuscito perfino ad accennare con il «muso» affilatissimo dell’aereo un inchino a Gardner.

Per la prima volta in Italia si é poi visto in azione I’«A-10 Thunderbolt II», della «Farchlld Republlc Co.». Il caccia bombardiere tattico, di disegno piuttosto sgraziato, è una vera e propria piattaforma da tiro. Monta Infatti una micidiale mitragliatrice a sette canne da trenta mlllimetri ciascuna e una dozzina di «punti d’attacco» per missili teleguidati o razzi anticarro. Una delle caratteristiche dell’«A-10» sta nel fatto che può trasportare un armamento (fino a settemiladuecentocinquanta chili dl materiale), pari a un terzo del suo peso complessivo.

Di un’accelerazione estremamente rapida (duecentecinquentaquattro metri al secondo) si è dimostrato l’«F-15 Eagle», un altro caccia tattico costruito degli Stati Uniti per missioni dl supremazia aerea. Monoposto bireattore in grado dl trasportare settemilaseicento chili dl bombe e quattro missili aria-aria, decolla quasi verticalmente raggiungendo una velocità massima che sfiora i duemilasettecento chilometri l’ora.

I piloti inglesi della «Royal Air Force» hanno presentato Invece l’«Harrier», un caccia non recentissimo che atterra e decolla in posizione verticale. In chiusura, i piloti della «Bredenardi» si sono esibiti con i nuovi elicotterl «NH 300 C» e «NH 500 D».

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