Dai dettagli più tecnici su aerei e figure acrobatiche, alle piccole curiosità personali in materia di sport, il capitano Gaetano Farina e i dieci piloti che compongono le Frecce Tricolori (l’unica pattuglia acrobatica composta da così tanti elementi) si sono messi a nudo, incalzati dalle domande di Deborah Schirru e Massimo Arcidiacono e dal calore del pubblico del Festival dello Sport.
Quando si ammirano le figure disegnate nel cielo dalle Frecce Tricolori, sappiate che c’è dentro un pezzo di industria varesina. Non solo negli aerei, ma anche in quelle scie di fumo colorato che solcano l’azzurro del cielo.
Nella cornice del sessantesimo anniversario dall’inaugurazione del campanile (20 settembre 1959) è stata apposta una nuova targa nominale a uno dei suoi 330 gradini. Precisamente al 313esimo come il numero del gruppo Addestramento acrobatico.
Nell’ambito dell’edizione 2019 di” MIND” è programmato per sabato pomeriggio alle 17.15,un incontro intitolato “ ‘Quando 9+1 non fa 10’, intervento sulla Leadership raccontato da chi ha saputo guidare le Frecce Tricolori”…
Dopo il premio RAFCTE Trophy come miglior pattuglia acrobatica straniera al RIAT, allo Slovak International Air Fest dello scorso 3 e 4 agosto, la nostra Pattuglia Acrobatica Nazionale è andato il premio come miglior esibizione…
Le “Frecce Tricolori” dell’Aeronautica militare italiana hanno vinto il premio RAFCTE Trophy come miglior pattuglia acrobatica straniera al Royal international Air Tattoo di Fairford, in Inghilterra, tra i più importanti air show d’Europa.
Classe 1979. Il Maggiore Mattia Bortoluzzi nasce a Belluno il 21 dicembre e trascorre l’infanzia tra i monti bellunesi (per la precisione a Tambre) appassionandosi da subito ai motori e alla velocità. A 17 anni vede per la prima volta un aereo da vicino in occasione di un Air Show a Treviso: un’esperienza che segnerà in maniera indelebile il suo destino.
L’unico sambenedettese nella storia della pattuglia acrobatica. Si chiama Elio Palanca, oggi vive a Treviso, ma fino all’età di diciotto anni è stato di casa al Ponterotto on il papà Umberto e la mamma Livia Castorani.
Il capo formazione ordina: “Andiamo su”, lui lavora sulla cloche e la manetta, ed il suo aereo sale, affiancato agli altri che disegnano in cielo i colori della bandiera verde, bianca e rossa. È la quotidianità di Alessio Ghersi, domese, capitano dell’Aeronautica Militare e pilota ‘titolare’ della formazione delle Frecce Tricolori
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