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La tragedia del “Pony 5” ha cambiato la stagione della Pattuglia acrobatica. Il capitano padovano Giovanni Morello ha esordito nella squadra come “Pony 9

di Mauro Giacon
da gazzettino.it, 1 giugno 2023 [ fonte ]

RIVOLTO (UDINE) – «Tutti fuori. Via!» È toccato al capitano Giovanni Morello, padovano di Este, ultimo ingresso fra i piloti della Pattuglia acrobatica nazionale, far sentire dagli altoparlanti di Rivolto la voce delle Frecce tricolori di nuovo in volo, dopo la tragedia che il 29 aprile ha portato via il capitano Alessio Ghersi, Pony 5. È stato suo l’onore di impartire uno degli ordini che è arrivato al pubblico dei Club e delle famiglie che hanno assistito all’ultimo addestramento prima della stagione delle esibizioni.

Tradizionalmente è il primo maggio il giorno in cui le Frecce invitano il pubblico nella loro casa in Friuli. Decine di migliaia di persone si distribuiscono ai bordi della pista. Ma quest’anno l’evento è stato ovviamente annullato. I piloti, molto colpiti dalla scomparsa di un collega con cui vivevano in simbiosi, in questo mese hanno deciso di prepararsi in silenzio per riproporre le loro celebri figure acrobatiche. E pur nel ricordo straziante del loro amico emerso in ogni momento dalla voce dello speaker, maggiore Riccardo Chiapolino e dal comandante, tenente colonnello Stefano Vit, hanno mostrato il loro coraggio.

Il ricordo di Ghersi

In pochi giorni infatti la formazione è stata rivoluzionata. Il tenente colonnello Massimiliano Salvatore che aveva lasciato la squadra è tornato nel ruolo di solista. Mentre il maggiore Federico De Cecco già designato come suo successore, è andato a prendere il posto del capitano Ghersi. Che è stato ricordato dalle Frecce a modo loro. Pony 5 non ci sarà quest’anno. Ma Pony 10 il numero ereditato da De Cecco recherà anche il suo nome. Mentre Salvatore ha eccezionalmente il numero 11 sulla carlinga. Anche per questo il comandante Vit al termine del volo ha ribadito: «Ringrazio tutti per il grande calore ricevuto in queste settimane, ma vedete, quest’anno siamo in 11».

Combat ready

L’ultimo addestramento è per i nuovi piloti il giorno più importante, un vero e proprio battesimo. Viene assegnato loro il posto in formazione e il loro nome compare sull’aereo. Giovanni Morello, 32 anni, è Pony 9, “secondo fanalino”. Ha superato una selezione durissima che comprendeva non solo qualità tecniche ma anche la capacità di saper stare in squadra. Doti che vengono valutate dagli altri suoi compagni di volo. Fino all’anno scorso era pilota di un caccia militare Eurofighter a Gioia del Colle con la qualifica di “combat ready” pronto al combattimento. Ha 900 ore di volo con missioni anche all’estero. Ora continuerà a studiare per essere pronto se ci fosse bisogno di lui. Ma domani sarà a Roma per il sorvolo della Festa della Repubblica. Rappresentare l’Italia in volo è un lavoro che è difficile distinguere da una missione. Il capitano Morello vi si assoggetta volentieri anche se solo l’altro ieri ha potuto abbracciare emozionato il papà, la mamma il fratello e gli adorati nipotini, Emma e Isacco, 6 e 4 anni.

Il volo

Si racconta così: «Ero al liceo scientifico di Este quando è venuto un ufficiale a presentare la Scuola aeronautica militare Giulio Dohuet a Firenze. Mi è piaciuta e ho fatto il tirocinio. Poi ho vinto il concorso. E ho cominciato con l’aliante. Finita la scuola ho fatto il concorso per pilota all’Accademica Aeronautica di Pozzuoli e nel 2013 ci sono entrato come aspirante ufficiale pilota».

E ora? «Quando stacco da terra sento un senso di libertà. È una forma di lavoro che non lo è perché tocca la passione. Una continua sfida calibrata perché consente ogni giorno di migliorarsi sapendo che la perfezione non esiste. Una giornata tipo è fatta anche di due-tre voli al giorno, con performances ad alti livelli dove è richiesta una concentrazione totale prima e dopo il volo. Io infatti mi occupo anche di una parte della programmazione pre-esibizione. Sono addetto alla sala navigazione, mi occupo della pianificazione dei voli su input del capo formazione che individua le linee di ingresso su ciascun terreno». Quello che piace di più del capitano Morello è la compostezza, unita a un senso di serenità che infonde a tutti coloro che gli stanno vicino. Anche l’altro giorno con un esordio che più difficile non poteva essere ha saputo controllare le sue emozioni. Del resto a 650 chilometri orari quando si ci incrocia frontalmente con altri aerei o si vola a due metri e mezzo di distanza da un’ala all’altra, a testa in giù, non ci possono essere margini di errori. Sono 1.500 secondi senza respiro.

A Rivolto sugli spalti c’era anche la moglie di Alessio Ghersi. Stretta intorno ai parenti, non ha saputo trattenere le lacrime. Poi ha pranzato insieme a tutti i piloti percé le Frecce sono una seconda famiglia. E non dimenticano nessuno: il comandante Vit ha annunciato che la campagna di quest’anno sarà a sostegno dell’Airc. Poco prima la formazione aveva dato una “carezza” finale al pubblico con un passaggio da brivido sopra le tribune culminato con un altissimo looping. In un cielo più alto qualcuno ha sorriso.

Sarà De Cecco a sostituire Ghersi. Salvatore tornerà come solista

di Viviana Zamarian
da Messaggero Veneto, 2 giugno 2023, p. 11

Le Frecce tricolori oggi torneranno a volare. Lo faranno a Roma, in occasione della Festa della Repubblica, con un sorvolo sopra l’Altare della Patria.

È stato scelto il pilota che ricoprirà la posizione di secondo gregario destro, pony 5, che era ricoperta dal capitano Alessio Ghersi, morto lo scorso 29 aprile in un incidente a bordo di un ultraleggero, in cui viaggiava con un parente ,in una zona boschiva a Lusevera: è stato scelto il maggiore Federico De Cecco, 36 anni, che in questa stagione acrobatica sarebbe stato il solista (pony 10) della pattuglia acrobatica nazionale.

Il tenente colonnello Massimiliano Salvatore, 41 anni, in servizio alla Pan come pony 11, supervisore dell’addestramento acrobatico, torna in formazione per ricoprire il ruolo di solista. Un cambio tutto interno, dunque.

Il capitano Ghersi era stato salutato alla base di Rivolto con volo simbolico che aveva avuto per i piloti e i componenti del 313º Gruppo «il profondo significato di incondizionato affetto fraterno». Poi, a terra, tutto il Reparto schierato aveva salutato il suo velivolo. «È stato il nostro modo di reagire alla tremenda perdita di un collega e amico, onorando la sua memoria e sforzandoci di sorridere nel ricordo dei bei momenti trascorsi insieme. Decisi e fieri di portare avanti con la stessa passione la missione affidata alle Frecce tricolori» avevano detto i piloti.

Da qui, dunque, è iniziato un periodo di intenso addestramento aggiuntivo per riconfigurare la formazione 2023 delle Frecce tricolori.

Oggi si tornerà a vedere il Tricolore sui cieli di tutta Italia e anche all’Estero. Si tornerà a sentire il rombo dei velivoli Mb-339. Si tornerà a guardare gli incroci emozionanti tra cielo e terra. E il ricordo di tutti, sarà sempre per il capitano Ghersi. Gli applausi di tutti saranno per lui.

Erano le 18.30 di sabato 29 aprile quando alcune persone che si trovavano a Lusevera, sui monti Musi, hanno dato l’allarme chiedendo l’invio di soccorsi dopo aver visto un aereo di piccole dimensioni precipitare. I testimoni avevano spiegato di aver visto una fiammata mentre l’ultraleggero era ancora in volo. Mentre,
dopo lo schianto, dalla boscaglia si era levata una colonna di fumo.

Dopo il lutto le Frecce tricolori sono tornate a volare a Roma

La Pan ha sorvolato l’Altare della Patria nella capitale
Federico De Cecco è subentrato al capitano Alessio Ghersi

di Viviana Zamarian
da Messaggero Veneto, 3 giugno 2023, p. 7

Le Frecce tricolori sono tornate a volare. Subito dopo la deposizione della corona di alloro al Milite Ignoto da parte del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la Pattuglia acrobatica nazionale ieri mattina ha sorvolato il cielo sopra l’Altare della patria per celebrare la Festa della Repubblica. E così via dei Fori Imperiali si è tinta di verde, bianco e rosso per le celebrazioni del 2 giugno. Gli occhi di tutti rivolti in alto, nel cuore un solo nome, quello del capitano Alessio Ghersi, morto a 34 anni, lo scorso 29 aprile in un incidente aereo a bordo di un ultraleggero (in cui viaggiava anche un suo parente) nella zona boschiva di Lusevera.

Hanno volato anche per lui, hanno volato in suo ricordo. E lo faranno anche nei prossimi appuntamenti della stagione acrobatica in programma a giugno: il 4 l’esibizione a San Benedetto del Tronto, l’8 il sorvolo a Bologna, il 10 l’air show a Rimini, l’11 il sorvolo per il Gran Premio d’Italia Moto Gp al Mugello, il 13 il sorvolo a Brescia per la partenza della “1000 Miglia”, il 16 il passaggio a Verona per la centesima edizione della stagione dell’Arena, il 17-18 esibizione all’aeroporto Pratica di Mare per il centenario della Aeronautica militare, il 23 il sorvolo a Potenza, il 25 l’airshow a Policoro e il 29 il sorvolo a Napoli (ricordiamo che le due tappe friulane saranno il 9 luglio a Lignano Sabbiadoro e il 2 agosto a Grado). Gli eventi proseguiranno con un calendario fitto di date
per tutta l’estate fino al 2 ottobre con il sorvolo a Firenze (seguiranno poi il sorvolo a Roma, il 4 novembre, per la Giornata dell’unità nazionale e delle Forze armate e il 17 dicembre con il sorvolo in Alta Badia per la competizione “SkiWorld Cup”).

La posizione di secondo gregario destro, pony 5, che era ricoperta dal capitano Ghersi, viene ricoperta dal maggiore Federico De Cecco, 36 anni, che in questa stagione acrobatica sarebbe stato il solista (pony 10) della pattuglia acrobatica nazionale. Il tenente colonnello Massimiliano Salvatore, 41 anni, in servizio alla Pan come pony 11, supervisore dell’addestramento acrobatico, torna in formazione per ricoprire il ruolo di solista.

Dopo un periodo di intenso addestramento aggiuntivo per riconfigurare la formazione 2023 delle Frecce, a seguito della scomparsa del capitano Ghersi, ieri si è tornato a vedere il Tricolore sul cielo della capitale. Si è tornato a sentire il rombo degli Mb-339. E a guardare il passaggio emozionante dei velivoli.

Gli applausi di tutti sono stati per il capitano Ghersi che era stato salutato alla base di Rivolto con un volo simbolico per i piloti e i componenti del 313º Gruppo a rimarcare «il profondo significato di incondizionato affetto fraterno». Poi, a terra, tutto il Reparto schierato aveva salutato il suo velivolo.

Era stato il modo dei piloti della Pan di reagire alla perdita «di un collega e amico, onorando la sua memoria e sforzandoci di sorridere nel ricordo dei bei momenti trascorsi insieme. Decisi e fieri di portare avanti con la stessa passione la missione affidata alle Frecce tricolori» così come avevano rimarcato.

Le Frecce, dunque, sono ripartite da Roma. E da qui hanno ripreso la loro stagione acrobatica sospesa nel mese di maggio in segno di lutto. Rieccole in volo. Riecco il Tricolore.

Tutte le foto dal profilo Instagram di Aeronautica Militare

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