Ultimo aggiornamento: 15 Maggio 2019

di Gen. S.A. Giorgio Santucci
da “Circolo della PAN” – Notiziario riservato ai Soci del Circolo della Pattuglia Acrobatica Nazionale
anno 14 – 1/03/2013 – pag. 3

“Iniziava un’estate di tanti anni fa: era esattamente la primavera del 1964, quando fui chiamato dall’allora Comandante del Reparto Sperimentale di Volo, Col. Pil. Carlo TOMMASI e fui incaricato di andare in Germania in occasione della Mostra Aeronautica di Hannover. Avrei dovuto presentare un nuovo prototipo della “FIAT Aviazione”, il “G 91 PAN”, allestito specificatamente per la “Pattuglia Acrobatica Nazionale”. L’aeromobile era sostanzialmente un normale “G 91”, irrobustito in qualche particolare, alleggerito in altri e di qualche “scatola nera” e munito di “Dampers” sui tre assi di volo.
In quei tempi e, credo anche oggigiorno, la presentazione di nuovi aeromobili in campo nazionale ed internazionale venivano e vengono effettuati dai Piloti Collaudatori del R.S.V..
Debbo confessare che quando avanzai qualche perplessità, soprattutto dovuta al fatto che non conoscevo affatto la lingua tedesca, mi fu prontamente dettagliato:
– Sarei dovuto andare a Torino/Caselle partendo da Pratica di Mare con un “G91” e poi da Caselle sarei stato accompagnato in Germania da un altro velivolo “G91”, pilotato da un Cap. Pil. dell’A.M. che conosceva la lingua tedesca ed il territorio, avendo fatto l’Istruttore ad Allievi Piloti tedeschi con il “G91” in Germania.
Così andarono i fatti: partito da Pratica con un “G91” atterrai a Caselle e lì incontrai l’altro Pilota che avrebbe dovuto accompagnarmi ad Hannover; era il Cap. Pil. Danilo FRANZOI.
Danilo era un tipo gioviale, estroverso e simpatico; infatti in breve tempo fraternizzammo cordialmente.
Una prima piccola discussione l’avemmo in merito alla pianificazione del “piano di volo” per arrivare ad Hannover; infatti le condizioni meteo previste erano pessime, con imponenti cumuli e venti decisamente contrari per tutto il percorso.
Danilo era dell’opinione che avremmo dovuto volare in V.F.R. (Visual Flight Rules – regole del volo a vista) per tutto il percorso a bassa/bassissima quota; il sottoscritto, abituato da anni di volo negli Stati Uniti, era decisamente contrario.
Alla fine, dopo varie discussioni e tenendo in considerazione le limitazioni del carburante e la vicinanza dell’aeroporto di Hannover con il confine dell’allora “Repubblica Orientale Tedesca” (Germania Est), concordammo che:
– Avremmo volato in quota, con regolare “piano di volo” in I.F.R. (Instrument Flight Rules – regole del volo strumentale) sopra il territorio francese e tedesco fino a Monaco di Baviera.
– Arrivati a Monaco, in funzione del carburante e delle condizioni meteo, avremmo deciso se proseguire in quota fino ad Hannover oppure scendere con regolare procedura strumentale su “Erding” (oggi Monaco di Baviera) e successivamente decidere in merito al proseguimento del volo fino ad Hannover.
Partimmo regolarmente dall’Aeroporto di “Torino- Caselle” in condizioni meteo discrete, sorvolammo il territorio francese a circa 25.000 ft. Ed entrammo in Germania dentro compatti strati di nuvole.
Come pre-pianificato, tenendo in considerazione le pessime condizioni meteo previste su Hannover, effettuammo la discesa strumentale sopra l’Aeroporto di “Erding” e stabilizzammo a quota di circuito di atterraggio.
Effettuammo una serie di accurati controlli, soprattutto per il carburante e decidemmo alla fine di proseguire in V.F.R. per Hannover.
Danilo passò avanti, il sottoscritto si mise in coppia (molto/stretta) e, lo ricordo perfettamente, io non ero affatto tranquillo.
Infatti ogni velivolo disponeva di un solo “Radio Compass”, in quelle condizioni meteo scarsamente affidabile.
Tuttavia dopo una decina di minuti, volando sopra le cime degli alberi e seguendo (a vista) prima una poi un’altra autostrada, mi ero abbastanza tranquillizzato. Infatti il caro Danilo, sfoderando una inaspettata capacità ed una notevole esperienza, dialogava continuamente con i Controllori tedeschi, chiedendo spesso “Q.D.M.” e “Q.D.R.” e mi conduceva sopra le autostrade tedesche come se pilotasse una “Ferrari volante”.
Sempre sotto una pioggia battente, da un casello ferroviario ad un altro, da un’autostrada all’altra, ci avvicinammo ad Hannover.
Ad un certo punto, nelle comunicazioni radio, si inserirono anche Controllori americani dell’USAF.
Infatti eravamo vicinissimi al confine della “Germania Est” e quella fase del volo era molto delicata.
Tuttavia ….. Danilo procedeva con estrema sicurezza e si permetteva anche qualche “battuta” con i Controllori tedeschi.
Il sottoscritto dialogava perfettamente con i Controllori del Traffico americani che, fortunatamente, non solo ci vedevano sugli schermi radar ma addirittura ci consigliavano di virare più o meno stretti per non fare scattare allarmi ingiustificati in tutta la zona.
Sempre sotto la pioggia, ma “grazie a Dio” con il carburante nei limiti pre-calcolati, un’ultima autostrada ci condusse al grande affollatissimo Aeroporto di “Hannover”.
Ultimi controlli, un atterraggio da manuale e subito fummo diretti e successivamente ospitati nell’Hangar riservato alla “FIAT Aviazione”.
Felici del nostro arrivo, trovammo ad accoglierci amici della “FIAT” e del “Reparto Sperimentale dell’A.M.”; l’Ing. GRIOT, il Dott. STORACE (Baffo), il Sig. MERLO, il M.llo BASSOTTI (Chiocchio) ed altri.
Per tutta la settimana seguente, io effettuai voli dimostrativi con il nuovo velivolo “G 91 PAN” e Danilo strinse una cordiale amicizia con tutti i Piloti presenti e partecipanti all’Air Show; la sera grandi mangiate e bevute conviviali.
Il ritorno, caratterizzato da una mia completa emergenza elettrica in fase di decollo (il velivolo fu colpito da un fulmine), peraltro risolta in maniera brillante dal “Team italiano” sullo stesso Aeroporto di “Hannover”, fu successivamente effettuato in “quota” con regolari “piani di volo” in I.F.R..
Le nostre strade, così come si erano incrociate, si separarono.
Danilo rimase nei Reparti A.M. del Nord e, successivamente, divenne il Comandante in volo della PAN.
Io rimasi assorbito nei vari incarichi dell’R.S.V. a Pratica di Mare.
Ti ricordo e ti ricorderò sempre, caro Danilo, con sincero affetto e meritata stima per ciò che mi hai insegnato in quel breve incontro che fu il nostro viaggio ad Hannover, la mia prima, unica ed indimenticabile esperienza di volo sui cieli tedeschi.”

Gen. S.A. Giorgio Santucci

Mostre e saloni

(recensione Stampa specializzata dell’epoca)
da “Circolo della PAN” – Notiziario riservato ai Soci del Circolo della Pattuglia Acrobatica Nazionale
anno 13 – n° 25 – 31/10/2012 – pag. 5

HANNOVER
“Dal 23 aprile al 3 maggio 1964 si è svolta all’Aeroporto di Hannover-Langenhagen la biennale rassegna della Aviazione tedesca che da anni si è inserita tra le mostre di aeronautica a livello internazionale.
Come per le precedenti edizioni la Fiat-Aviazione ha partecipato a questa manifestazione con uno stand proprio di ragguardevoli dimensioni nella grande Hall “B” coperta, e con la presentazione di velivoli in mostra statica all’aperto ed in volo.
L’attività progettativa e produttiva della Fiat in campo aeronautico era illustrata, in una panoramica generale, da elementi di produzione di velivoli, motori ed avio elettronica e da numerose diapositive a colori, nonché da modelli di aerei.
Hanno destato particolare interesse tra i visitatori i modelli dei nuovi progetti Fiat per velivoli a decollo ed atterramento corto e verticale, G95/4 caccia tattico leggero, e G222 trasporto a medio raggio civile e militare.
Nell’area di esposizione statica all’aperto la Fiat ha presentato per la prima volta al pubblico il G 91 PAN, versione speciale del G 91, adottato dalla Pattuglia Acrobatica Nazionale Italiana – “Frecce Tricolori”.
Il Cap. Pil. Giorgio SANTUCCI, del “Reparto Sperimentale di Volo dell’Aeronautica Militare Italiana”, ha effettuato diversi Voli Acrobatici durante il periodo del Salone, mettendo ancora una volta in evidenza le spiccate doti di maneggevolezza del Velivolo e destando viva impressione tra il pubblico presente che ha, con spontaneità e calore, applaudito lungamente il Pilota.”

… Quanto lungo ed intensamente vissuto è stato questo volo di trasferimento ad Hannover ? … Indelebile nella memoria !!!

Danilo FRANZOI a bordo di un affettuoso “trasporto a quattro” (Toni GALLUS, Angelo GAYS, Giancarlo BONOLLO e Renato ROCCHI)

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