Ultimo aggiornamento: 15 Marzo 2024

Il pilota è rimasto ucciso sul colpo

da Corriere della sera, 31 agosto 1961, p . 2

Udine, 30 agosto notte.

Un « F. 86 E.» della pattuglia acrobatica nazionale pilotato dal sottotenente Mauro Venturini di 23 anni da Roma, stamane alle 12, durante una esercitazione di alta acrobazia nel cielo della base aerea di Rivolto, per cause non ancora accertate, è precipitato sulla pista del campo stesso, fracassandosi e successivamente esplodendo e incendiandosi.

Il giovane pilota, che non è riuscito a catapultalsi con il seggiolino è rimasto ucciso sul colpo: i suoi resti sono stati carbonizzati. A nulla é valso il pronto intervento del mezzi di soccorso del campo.

Esplode un aereo a Rivolto dopo aver strisciato sulla pista

Un altro mortale incidente funesta la Pattuglia Acrobatica

da Il Piccolo, 31 agosto 1961, p . 2

Udine, 30

Un mortale incidente di volo ha funestato oggi il normale volo addestramento della Pattuglia acrobatica nazionale che ha sede, come è noto, all’aerobase di Rivolto, nei pressi di Codroipo. Alle ore 11.39 un aviogetto «F. 86. E» Sabre, pilotato dal sottotenente Mauro Venturini, di 23 anni, da Roma, dopo aver effettuato un «tonneau» a trenta metri di altezza sulla pista principale del campo, «spanciava» nel tentativo dl rimettersi in linea di volo. L’aereo cioè perdeva quota, strisciava con la coda sulla pista dl cemento e, a causa del forte attrito, si incendiava e quindi esplodeva. I rottami ai sparpagliavano sul campo.

Il corpo dell’ufficiale veniva estratto dall’abitacolo che non si era disintegrato. Il sottotenente era morto sul colpo per frattura del cranio, avendo battuto violentemente la testa, contro il cruscotto. I mezzi antincendio del campo domavano prontamente le fiamme sprigionatesi dai serbatoi del velivolo. Sul posto accorrevano subito il maggiore Squarcina, comandante la base. La salma veniva pietosamente composta e trasportata, all’ospedale militare di Udine.

Il sottotenente Venturini doveva ancora essere inquadrato nei ranghi della pattuglia. Era giunto a Rivolto il 18 maggio scorso e stava svolgendo la preliminare routine. Proveniva dalla 4.a Aerobrigata da caccia «Cavallino rampante», Questo di oggi è il secondo incidente mortale che si verifica a Rivolto dopo la costituzione della Pattuglia acrobatica, avvenuta il primo marzo. Il 3 maggio scorto era precipitato ed aveva trovato la morte il capitano Massimo Scala.

da Renato Rocchi, Storia del volo acrobatico – La meravigliosa avventura, vol. 3°, Aviani editore

Poco più di una settimana dopo, Squarcina riproponeva una sua formula di allenamento, che consisteva nel dare ad ogni pilota, dal decollo, un tempo di dieci primi in volo individuale, sul campo, a “briglie sciolte”, con la raccomandazione di dichiarare la figura prima di impostarla, dando modo a Squarcina di seguirla, se del caso di correggerla e di dare il suo sacrosanto consiglio.

Questi allenamenti servivano a dare al pilota la sicurezza e la padronanza del “mezzo”.

Ultimo della prova era Venturini.

Mi dice Squarcina: “… era appena decollato Venturini, quando mi chiamarono urgentemente al Comando per una comunicazione telefonica dallo Stato Maggiore… e lasciai il microfono a Ferri, il pilota più qualificato, anche nella veste di “suggeritore”… ero al Comando… la sirena d’allarme della torre di controllo mi agghiacciò!… Cosa poteva essere successo?… Venturini era entrato per un “tonneau” basso, 20-30 piedi… al momento della rotazione Ferri gli disse: “gira”… Venturini capì “tira”… mise il muso andò in perdita di velocità e spiattellò sulla pista, lasciando sull’asfalto il tricolore del sotto-ala”.

Addio caro ragazzo!

A fianco, la foto del monumento ad Arpino (FR) dedicato a Caduti dell’Aria e che ricorda anche Mauro Venturini

2 commenti

  1. Ciao. Ho notato una discrepanza. Venturini non era capitano bensì sottotenente. Impossibile essere capitano a 23 anni. Chissà perché le rare notizie e i vari libri lo riportano come capitano. Grazie sempre a Claudio per l’immenso contenuto che ci ha messo a disposizione. Gran bel lavoro, complimenti e grazie sempre. Ad maiora.

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