Ultimo aggiornamento: 26 Marzo 2020
Grandi festeggiamenti in Friuli alla presenza di Francesco Cossiga
di Giovanni Caprara
da Corriere della sera, 2 settembre 1985, p. 5
RIVOLTO (Udine) — Le «Frecce tricolori» dell’Aeronautica Militare hanno festeggiato ieri un eccezionale compleanno. Il gruppo degli «acrobati del cielo» nasceva, infatti, venticinque anni fa sull’aeroporto friulano di Rivolto. E qui, ieri per celebrare l’avvenimento sono arrivate trecentomila persone che hanno invaso i prati verdi con seggiole e borse da picnic per godersi meglio to spettacolo.
Ma a Rivolto è arrivato anche il presidente della Repubblica, Cossiga, accolto dal ministro della Difesa Spadolini e dai capi di Stato Maggiore della Difesa, Bartolucci, dell’Aeronautica generale Cottone, e dal comandante della Terza Reglone Aerea, generale Pisano. II presidente Cosslga ha voluto in questo modo concludere le sue vacanze ad Auronzo, partecipando alla festa della Pattuglia Acrobatica Nazionale.
Ma per dare maggior lustro all’evento erano giunte da numerosi Paesi stranieri altre pattuglie acrobatiche o rappresentanze delle diverse aviazioni mllitari. C’erano infatti i francesi, gli svizzeri, gll olandesi, i tedeschi ed anche gli Stati Uniti. Così in clelo è stato uno sfrecciare continuo di caccia piccoll e grandi con scie dl tutti i colori. A questi si sono aggiunte le dimostrazioni di aerei più itallani come il potente Tornado o il nuovo AMX.
Tutto, in realta, è servito come cornice per lo spettacolo vero offerto della pattuglia delle Frecce tricolori, sugll Aermacchi MB-339, al comando del maggiore Naldini e con il sollsta Molinaro che con un rombo improvviso capita sempre alle spalle quando meno te l’aspetti. Ma certe cose lui se le può permettere dopo aver «giocato» in cielo per quasi quattromila ore.
L’acrobazia aerea è nata nelle Venezie nello stesso triangolo di clelo dove ora sfreccia la PAN. Nel 1930 iI colonnello Rino Corso Fougier fondava la prima scuola di «acrobazia collettiva» a Carnpoformido volando su traballanti biplani. Dopo la Seconda guerra mondiale veniva rappresentata nelle varie manifestazioni nazionali e internazionali da pattuglie che si formavano ogni anno nei vari Reparti caccia. Ma l’aumento dell’attivita costrinse lo Stato Maggiore dell’Aeronautica a designare a partire dal 1956 una «pattuglia rappresentativa Italiana» con II compito di partecipare a tutte le rassegne nazionali ed estere. E da allora fu un succedersi dl «Diavoll rossi», «Lancieri neri», «Getti tonanti», che volavano sui North American, sui Republic e provenientl dalle diverse aerobrigate.
Ma già era iI primo passo verso una pattuglia stabile. Questa arriva alla fine del 1960 quando lo Stato Maggiore stabillsce la costituzione di una «Pattuglia Acrobatica Nazionale» (PAN) con la sede stabile sull’aeroporto di Rivolto del Friuli, proprio a pochi chilometri da Campoformido dove nacque l’acrobazia. La PAN è parte integrante del 313° Gruppo dell’Aeronautica Mllitare comandato dal colonnello De Bemardis e oltre la stagione deil’acrobazia svolge anche la normale attivita militare.
Cossiga festeggia le Frecce Tricolori
da ricerca.repubblica.it, 3 settembre 1985 [ fonte ]
UDINE (g.lon.) – Sono i più bravi del mondo, lo sanno e ne sono orgogliosi. Il venticinquesimo compleanno della “Frecce tricolori”, è stato festeggiato all’ aeroporto di Rivolto vicino Udine con uno spettacolo di alta acrobazia aerea applaudito da oltre 300 mila persone. E loro, i dieci piloti della Pattuglia acrobatica nazionale, hanno ripagato i fans con 25 minuti di “looping”, e “tonneau” surclassando francesi e svizzeri che nonostante la buona volontà sono apparsi nettamente inferiori.
Alla presenza di Cossiga e Spadolini hanno anche volteggiato gli aerei più avanzati della Nato. Ecco gli americani F15 e F16, presentato per la prima volta al pubblico il nuovo AMX qualche delusione per il Tornado. Forse a causa dell’ emozione il pilota ha “ciccato” il primo decollo.
L’esibizione del “top” nel campo dell’ acrobazia aeronautica ha avuto un momento emozionante grazie alla prestazione del comandante Zimmermann. Con il suo BO 105 l’ aviatore tedesco ha mostrato che un elicottero può fare le stesse acrobazie di un aereo.
A proposito di elicotteri c’ è da registrare l’ assenza dell’ A129 Mangusta, il nuovo mezzo anticarro dell’ Agusta che pure doveva dar prova di sè. Secondo un’ indiscrezione i vertici dell’ Aeronautica non avrebbero gradito N exploit da parte di mezzi utilizzati dall’ esercito.
I volteggi degli altri aeroplani, però, sono stati soltanto un aperitivo per il piatto forte costituito dalle Frecce tricolori comandate dal colonnello Giuseppe Bernardis. L’esibizione ha sottolineato le grandi capacità dello MB 339A (un velivolo simile a quello utilizzato dagli argentini nella guerra delle Falkland) utilizzato oltre che per l’ acrobazia anche in missioni operative di supporto tattico ravvicinato e in funzione antielicottero ed anticarro.