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Il 26 luglio scorso ci ha lasciato un altro dei piloti che entrarono in formazione poco dopo la nascita della odierna Pattuglia Acrobatica Nazionale: Rolando Goldoni.

Era nato a Spilamberto in provincia di Modena. Aveva frequentato l’Accademia Aeronautica, corso “Nibbio” e conseguito il brevetto di pilota militare nel 1954.

Goldoni era arrivato in Pattuglia il 4 dicembre 1961 (Renato Rocchi segna il giorno dopo) dalla 2° aerobrigata ed era stato inserito come gregario sinistro. Avrebbe occupato le posizioni di Pony 2 e anche di Pony 7 una volta che il comandante Squarcina portò la formazione a 9 velivoli, cosa che avvenne la prima volta il 5 settembre ’62 in occasione di una visita a Rivolto dei cadetti del corso “Vulcano” dell’Accademia Aeronautica e ufficialmente il 4 novembre a Gorizia per l’inaugurazione del monumento al Duca d’Aosta.

Nel mezzo di queste due manifestazioni, le Frecce Tricolori si erano esibite a Villafranca nell’occasione di una visita in Italia di una rappresentanza dell’Associazione Nazionale Ufficiali della Riserva Arma Aeronautica francese. Nello scambio di doni alla fine della manifestazione, anche Goldoni era stato fregiato dell’aquila francese.

In un brano scritto di suo pugno, riportato nel giornale del “Circolo della PAN”, Goldoni ricordava un fatto successo ad una manifestazione in Belgio nel giugno del ’63: in un cielo nuvoloso, l’allora comandante Cumin aveva deciso per il programma alto. Nel fare il looping con trasformazione d’ingresso, la formazione si era trovata all’interno delle nubi: Goldoni ricordava quegli attimi colmi di tensione e di contemporanea fiducia in Cumin e nei colleghi nel tenere la propria posizione.

Fu poi testimone del primo cambio di velivolo, dal F.86 Sabre al Fiat G-91.

Dalle Frecce uscì l’11 giugno del 1965 per continuare la sua carriera in Aeronautica che lo portò al grado di Generale di Squadra Aerea.

Nel 1995 venne insignito del riconoscimento di Cavaliere della Gran Croce al Merito della Repubblica Italiana.

Nel cercare notizie nel web su Rolando Goldoni ho trovato un simpatico aneddoto. In un post che parla dell’attuale simbolo del Centro Sperimentale di Volo (che eredita i tratti fondamentali del “vecchio” distintivo della Divisione Aerea Studi Ricerche e Sperimentazioni) un utente ricorda come il gen. Goldoni fece modificare la parte dei genitali di Icaro facendoli “nelle giuste forme e dimensioni adeguate” in seguito alle osservazioni della segretaria che aveva notato nel bozzetto del logo, il dettaglio di scarsa rilevanza.

Addio al generale Goldoni uno dei fondatori delle Frecce tricolori

Si è spento a Roma a 80 anni . Originario di Spilamberto. aveva un legame speciale. con i cugini Biavardi.

da ilrestodelcarlino.it, 29 luglio 2023 [ fonte ]

Si è spento in questi giorni a Roma il generale di squadra aerea Rolando Goldoni , nato a Spilamberto nel 1943. Non un semplice alto ufficiale dell’arma azzurra, ma un uomo che ha legato per sempre la sua vita a uno dei simboli del nostro Paese: le frecce tricolori. Correva l’anno 1961 quando la forza armata decise di trasformare le formazioni provvisorie dei singoli reparti in un gruppo di volo stabile, in grado di esibirsi regolarmente alle manifestazioni. Tra i fondatori di quella che diventerà una delle nostre eccellenze c’era proprio l’allora capitano Goldoni. Fu a lui che il comandante Squarcina chiese di provare il G91 per verificare che potesse sostituite il super sabre F86. Il suo sì diede vita alla formazione a 9 che conosciamo oggi.

Da generale di divisione fondò la divisione ricerca aerospaziale, quindi divenne da generale a tre stelle comandante del,a terza regione di Bari. Infine ispettore logistico.

A Spilamberto era molto legato. Veniva spesso in visita ai parenti, in particolare ai cugini Biavardi con cui aveva un legame strettissimo. Era uno dei più grandi piloti della nostra storia recente, ma amava definirsi “il più grande pescatore del triveneto”, ricordando i lunghi anni in quella zona dove praticava il suo hobby preferito.

2 commenti

  1. Salve! Credo che riguardo l’età del Generale Goldoni,il resto del carlino abbia riportato una grossa inesattezza. I conti non tornano,sono certo che si siano sbagliati di 10 anni. Credo proprio che il Generale fosse del 1933 e di anni ne avesse 90 in quanto brevettato nel 1954. Impossibile brevettarsi a 11 anni e arrivare alle Frecce a 18.
    Sempre affidabili questi pennivendoli….
    Saluti.
    Diego Z.

    • Buongiorno Diego, è l’unico articolo che ho trovato su di lui che lo ricordasse… Per quello scritto di mio pugno, mi sono basato sulle cose che riporto nel blog. Ben vengano le notazioni come le sue

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