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Prossimo raduno dei piloti delle pattuglie acrobatiche

A Campoformido, a Gorizia e a Rivolto

Cerimonie sabato 11 - Domenica 12 imponente manifestazione aerea - Esibizione delle «Frecce Tricolori» e dí altri assi della «cloche»

da Il Piccolo, 2 ottobre 1975, p. 7

Campoformido, Gorizia e Rivolto, nomi «magici» dell’aeronautica militare italiana, ospiteranno l’11 e il 12 ottobre il terzo raduno dei piloti delle pattuglie acrobatiche, che giungeranno (si prevede in numera di circa duecento) da ogni parte d’Italia per rivivere anche se per poche ore il «brivido» dell’acrobazia di cui furono essi stessi protagonisti.

Affluiranno infatti nel Friuli i piloti superstiti delle pattuglie che da quasi mezzo secolo sono state le bandiere della nostra aeronautica nei cieli di tutto il mondo; a cominciare dalla «Pattuglia Folle», la prima formazione acrobatica fondata nel 1930 a Campoformido dal col. pilota Rino Corsò Fougier e che fu in attività fino al 1939, per arrivare alle «Cavallino Rampante», «Getti Tonanti», «Tigri Bianche», «Diavoli Rossi» e «Lancieri Neri» del dopoguerra, dal 1950 al 1960. Il resto è storia recente e tutta di casa nostra, con la costituzione dalla fine del 1960 della pattuglia acrobatica nazionale «Frecce Tricolori», di stanza a Rivolto, dove attualmente opera nell’ambito del 313.o Gruppo di addestramento acrobatico.

Campoformido, Gorizia e Rivolto ospiteranno quindi coloro che per tanti anni hanno rappresentato le punte di diamante dell’acrobazia del volo, secondo un programma di manifestazioni piuttosto intenso e che ci è stato illustrato ieri mattina dal comandante del 313.o g.a.a. ten. col. pilota Danilo Franzoi e dall’addetto alle pubbliche relazioni magg. Renato Rocchi, che è anche l’ufficiale che in ogni manifestazione presenta la pattuglia e illustra le varie evoluzioni.

Sarà la giornata di domenica a essere caratterizzata da un’imponente manifestazione aerea alla quale daranno vita le «Frecce Tricolori» e, molto probabilmente, la pattuglia acrobatica francese, oltre naturalmente ad altri piloti, militari e civili; si esibiranno anche biplani e il MB 326 K. Se le condizioni atmosferiche saranno favorevoli, saranno sicuramente decine di migliaia gli spettatori che assisteranno a questa manifestazione

L’inizio della manifestazione aerea è stato fissato per le 14.30, ma il pubblico potrà accedere molto prima a Rivolto (l’aeroporto verrà aperto alle 10.30), per evitare intasamenti.

Sfidano il maltempo a Rivolto le «pattuglie» italiana e francese

In tono minore la manifestazione aerea per le pessime condizioni atmosferiche

Un atto coraggioso, in omaggio a coloro che hanno voluto essere ugualmente presenti (quasi trentamila) - Suggestive e commoventi cerimonie alle quali hanno partecipato i «giovani» e i «vecchi» delle «Frecce»

di Giorgio Verbi
da Il Piccolo, 13 ottobre 1975, p. 2

Udine, 12

Il maltempo, soprattutto sotto forma gli pioggia e di raffiche di vento che hanno toccato i 60 Km di velocità, hanno impedito il regolare svolgimento di quello che doveva essere l’atto più spettacolare del terzo raduno dei piloti delle pattuglie acrobatiche dell’aeronautica italiana. Ha dovuto infatti essere di molto ridotta la grande manifestazione aerea che, fra i numerosi voli in programma, prevedeva anche un cavalleresco confronto, naturalmente a distanza tra la pattuglia acrobata francese e quella italiana, le ormai leggendarie «Frecce tricolori».

Tutto in pratica si è risolto con un’esibizione delle due pattuglie: quella italiana impegnata in un ridotto «programma basso», quella francese. che è riuscita ad eseguire la «bomba rasoterra». Ma non è stata la grande festa che titti si attendevano anche separecchie migliaia di persone, forse 30 mila, incuranti del maltempo non hanno desistito dal recarsi a Rivolto.

Ha voluto cioè essere questo programma un atto coraggioso di omaggio ai partecipanti a questo raduno, a coloro cioè che, nel corso di vari anni (era presente anche il generale De Giorgi unico superstite della prima pattuglia acrobatica italiana), hanno scritto le più belle pagine dell’acrobazia aviatoria, succedendosi ai comandi degli aerei componenti le varie formazioni che, di volta in volta, erano chiamati a rappresentare l’Italia nei meetings,in tutto il mondo fino al 1960, anno in cui fu costitiuta la «PAN Frecce tricolori».

Nomi prestigiosi, non solo per le prodezze acrobatiche, quali ad esempio quattro ex capi di stato maggiore dell’ Areonautica italiana: i gen. di
squadra aerea Remondino, Fanali, Raffaelli e Lucertini e an-cora i gen. Cavalera, Zucconi, Toneilo, Alessandrini, Larice, Reglieri, Venzi e de Prato e tanti e tanti altri anziani è più giovani che, pur avendo trovato altre sistemazioni nella vita, conservano intatto lo spirito di quelli che considerano gli anni più belil della loro vita, e ancora quelli che sono diventati gli «anziani» delle «Frecce tricolori», fra i quali il ten. col. Zardo, al quale è subentrato un anno fa il ten. col. Danilo Franzoi al comando del 313.o gruppo di addestramento acrobatico, del quale fanno parte le «Frecce», o il col. Cumin, che ora comanda l’aereoporto di Campoformido e che quindi faceva in pratica gli onori di casa, unitamente al maggiore Renato Rocchi, manager delle «Frecce» e organizzatore di questo raduno.

La mattina i radunisti avevano assistito ad una cerimonia svoltasi all’aereoporto di Campoformido quale omaggio ai Caduti. Stante la giornata non meteorologicamente felice l’incontro più autentico e commovente fra i radunisti è risultato quello avvenuto ieri sera a Villa Manin alla presenza del capo di stato maggiore gen. Ciarlo; presente anche il figlio del Capo dello Stato sottotenente dell’aereonautica Paolo Leone che ha portato un messaggio di augurio del Presidente della Repubblica e ha donato al ten. col. Franzoi un ritratto con dedica di suo padre.

Una serata trascorsa fra rievocazioni di piloti che non si vedevano da parecchio tempo o che si ritrovano ogni 5 anni ad ogni raduno dei protagonisti delle pattuglie acrobatiche. Ospiti d’onore della serata ì componenti della pattuglia francese che in mattinata avevano eseguito alcune prove di volo sul cielo di Rivolto. Scambi di doni e omaggio a tutti gli intervenuti .di un modellino di Fiat G 91 e breve indirizzo di saluto del leader francese, del figlio del Presidente delta Repubblica, del ten. col. Franzoi, del gen. De Giorgi e, in chiusura, del gen. Ciarlo.

L’Arizona degli aviatori – Incontri – Firme dei piloti sul manifesto

da Arena di Pola, 28 ottobre 1975, p. 304

Al terzo convegno nazionale dei piloti delle pattuglie acrobatiche è intervenuto il Capo di Stato maggiore dell’aeronautica, gen. Dino Ciarlo, cui il sindaco ha reso omaggio nel recare il saluto della città, nella sala degli Stati provinciali, in Castello, agli ex dell’aristocrazia aviatoria ed ai piloti delle Frecce Tricolori organizzatori, tramite in particolare il magg. Rocchi, dell’incontro, sviluppatosi in due giornate tra Campoformido, Gorizia e Rivolto, sedi degli aeroporti in cui nel tempo gli ex si sono susseguiti.

Un cielo impietoso e decollo delle “Frecce” – Le vignette di Brugar

da “La meravigliosa avventura” di Renato Rocchi – Aviani Ed.

11 – 12 ottobre [1975] – aeroporti Gorizia – Campoformido – Rivolto
* 3° Raduno Piloti Pattuglie Acrobatiche
* organizzazione: 313° Gruppo A. A.
* programma:
• sabato pomeriggio:
aeroporto Gorizia Merna – Omaggio ai Caduti del 4° Stormo C.T.
• domenica mattina:
aeroporto Campoformido – Omaggio ai Caduti del 10 Stormo C.T.
• domenica pomeriggio:
aerobase Rivolto – Manifestazione Aerea
un tempo impietoso con pioggia e vento di tramontana impediva lo svolgimento completo del programma; ”
ciononostante” andavano in volo di presentazione
+ il C. 130 Hercules della 46^ Aerobrigata
+ la “Patrouille de France” con 7+2 Fouga Magister limitando il “display” a qualche passaggio con schneider
+ le “Frecce Tricolori” costrette al “Basso di 9+1 G.91” ridotto;
… e quel “giallo” del carburante che aveva eccitato gli animi e fatto pensare a… poi, finalmente, la soluzione: c’era acqua nel cherosene per una “botte” che non decantava…
Quanta amarezza, quel giorno!”.

Il 3° raduno delle pattuglie acrobatiche

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