Ultimo aggiornamento: 15 Maggio 2019
Una meravigliosa testimonianza giuntaci via email da un visitatore del nostro sito
Ho prestato servizio militare nell’anno 1983-1984 nella base di Rivolto dopo il car a Macerata ed un primo mese a Campoformido. È sempre stato un mio vanto aver conosciuto i piloti di quel periodo essendo stato il loro autista in base e fuori. Ricordo con estrema simpatia i discorsi che facevano nei furgoni, ancora dei FIAT 238 scalcinati (18495 la targa di quello che usavo di solito o 17201). Passavano da una estrema serietà per quanto riguardava il lavoro ad ilarità provocate da battute e discorsi vari (per tante cose le mie orecchie “dovevano” tapparsi).
Con me, malgrado a volte li lasciassi a piedi sulla linea volo al loro rientro perchè mi addormentavo e non li sentivo atterrare, sono stati sempre comprensivi e non mi hanno mai fatto richiami ufficiali, solo battute simpatiche ma atte a mettermi in riga. Non dimenticherò mai il “duello” tra Molinaro ed un’altro componente della pattuglia che non ricordo la sera prima della manifestazione fuori dal circolo, dopo qualche bicchiere di troppo. Del resto anche i componenti della pattuglia inglese non erano molto ben messi.
Mi ricordo che un giorno d’estate stavo spazzando con il camion spazzatrice la pista quando una freccia mi ha letteralmente rasato il tetto per farmi capire che doveva atterrare e la torre non mi aveva avvisato dell’atterraggio in corso. Dopo il pilota si è venuto a scusare per la paura che mi ha fatto prendere. Ma dove si era mai visto che un ufficiale fa una cosa del genere con un componente della truppa!!!
Quanta umanità in quelle 10 persone, quanto rispetto per le persone che stavano attorno a loro. Un mio ricordo speciale va a Nutarelli e Naldini, il primo molto serio,che si sedeva al mio fianco davanti con me (mi chiamava Pilota). Con quei baffoni incuteva un non so che, il secondo una persona tranquilla, di lui non ho ricordi particolari.
Il mio preferito era però quel pazzo di Molinaro. Per me un grande, con le sue acrobazie mi faceva sempre sempre trasalire, specie con quei voli rasoterra come se l’aereo fosse stato un cavallo imbizzarrito. Durante il volo ascoltava Vasco Rossi……….? mah, ma era bravissimo. E quanto mi divertiva, era sempre allegro.Bernardis, Posca e Vania erano serissimi e professionali.Di loro avevo timore…….
Ogni tanto li portavo ad Udine a studiare inglese. Durante la strada ne sentivo di tutti i colori (altro momento in cui diventavo sordo), era un’occasione per loro di svagarsi e lasciarsi andare un po’. Del resto il loro lavoro richiedeva un’estrema serietà e concentrazione.
Posseggo una copia della foto di gruppo che appare anche sulla brochure del 1984 fatta sulla linea volo a fianco degli aerei. Al momento dello scatto, anzi, degli scatti, ero presente e solo io ed il fotografo di quel periodo possiamo dire di quanto ce ne sia voluta per fare quello scatto. Infatti se si osserva bene sia Brovedani che Molinaro sembra che stiano per scoppiare dalle risate. Non è un’impressione, è veramente quello che succedeva di continuo, non riuscivano a star seri, che matti erano,….ma che bravi, non mi stancherò mai di dirlo.
Quanto mi piacerebbe incontrare qualcuno di loro, anche se probabilmente non si ricorderebbero di me. Anche il mio amico che era autista dell’autobotti per il rifornimento delle freccie penso ne sarebbe felice. Lui ha fatto anche un volo con loro, che fortuna ha avuto.Però il colore verde che aveva all’uscita dell’abitacolo penso non lo dimenticherò mai, e nemmeno lui! Che esperienza indimenticabile!!!!
Concludo qui anche se mi vengono di continuo ricordi di momenti vissuti con la PAN che non dimenticherò mai.
Viva la PAN e tutto quello che rappresenta in Italia e nel mondo
Un saluto di cuore
dall’Aviere scelto Petronio Lorenzo
classe 1983/84