Ultimo aggiornamento: 15 Maggio 2019

del Gen. B.A. (r) Vittorio CUMIN
da “Circolo della PAN” – Notiziario riservato ai Soci del Circolo della Pattuglia Acrobatica Nazionale
anno 5 – n° 8 – 16/12/2003 – p. 1

Autunno 1969, si avvicina inesorabilmente il momento di dire addio alle amate Frecce. Sono passati otto anni dal mio arrivo a Rivolto ma ora ho l’impressione che il tempo sia volato troppo in fretta. Penso però alle centinaia di manifestazioni cui ho preso parte e mi rendo conto, sebbene a malincuore, che è giusto cedere il passo alle nuove scalpitanti leve.
L’ultima missione che mi vedrà a capo della P.A.N. avrà luogo a Glasgow nella per me sconosciuta Scozia.
Soliti preparativi e soliti problemi che, almeno per noi dei G.91, riguardano principalmente le condizioni meteo. Il sistema di navigazione del G.91 è ridotto all’osso: come ausilio alla navigazione possiamo contare su di un superato ADF con manopola per la ricerca della frequenza e di un transponder con un’unica frequenza fissa. Manchiamo inoltre di un DME per la misurazione della distanza dalla radio assistenza: la nostra sarà quindi, quando non in vista del terreno, una navigazione stimata e, talvolta, non precisa quanto oggi è richiesto.
Si parte venerdì 25 settembre con primo scalo a Digione per il rifornimento. Ridecollo e atterraggio a Manston, non lontano dalle bianche scogliere di Dover. Sabato 26 è prevista la partenza per la Scozia, ma siamo bloccati a terra da una estesa perturbazione con pioggia, scarsa visibilità e nubi bassissime. Domenica mattina presto mi reco al meteo, il tempo è coperto 8/8 ma ottengo dall’operatore notizie che mi tranquillizzano. Il piano di volo è già pronto: quando è possibile scelgo la rotta più diretta con riferimento ai pochi radiofari disponibili e non utilizzo le aerovie per mancanza del VOR a bordo.
Decolliamo in formazione, salita e a 10.000 piedi siamo “on top”. Metto prua quasi diretta su Glasgow, e passo con il controllo. È qui comincia il bello. Il controllore mi ordina di seguire una virata a destra che, dopo una occhiata veloce alla carta, mi porterebbe sul mare del Nord, verso la costa francese.
“Io devo andare a Glasgow” dico, e lui “30° a destra e 0137 sul transponder”, “ ma io ho un’unica frequenza sul transponder”. A quel punto il controllore comprende la situazione, mi chiede carburante ed autonomia, e mi dice: “segui le mie istruzioni che a Glasgow ti ci porto io!”. Sul territorio nazionale allora non eravamo abituati, anche per mancanza di copertura, ad essere guidati da terra. In breve faccio la mia bella virata a destra, risalgo la Manica e il mare del Nord, entro in Scozia dalla parte di Edimburgo e, senza fatica e calcoli empirici, mi ritrovo sull’iniziale della pista di Prestwich, mia destinazione.
Non ho ancora spento il motore che un sottufficiale inglese mi dice che sono richiesto al telefono dal Belgio: è il Colonnello che avrei ringraziato a Shape, che mi sollecita a non fare tardi perché in procinto di rientrare in Italia per assumere il Comando di un Aeroporto di volo. Mi aveva già rintracciato il mese prima durante una manifestazione a Bordeaux. La manifestazione è stata un successo, rischiarata da una giornata meravigliosa con un sole tanto brillante da giustificare una mia calda lacrimuccia di commozione.
Lunedì 28 rientro a Rivolto con rifornimento a Reims.
Fine dell’avventura. Tre giorni dopo lascio il Gruppo e raggiungo la mia nuova destinazione in Belgio. Approfitto, in vicinanza delle prossime festività, di indirizzare a tutti i Soci e famiglie i più sentiti e sinceri auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo.

Gen. B.A. (r)Vittorio CUMIN

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