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da Corriere della sera, 8 settembre 1981, p. 6

ROMA — La richiesta del deputato socialista Falco Accame di abolire le «Frecce Tricolori» è oggetto di una replica dello stato maggiore dell’Aeronautica. In una nota firmata dal colonnello pilota Giovanni Tricomi si afferma infatti che il «compito operativo assegnato al 313° Gruppo addestramento acrobatico (appoggio aereo ravvicinato nel ruolo di cacciabombardiere ricognitore leggero) è tale da giustificare da solo l’esistenza del reparto».

Quali sono i motivi per i quali lo stato maggiore ritiene che non si debba procedere allo scioglimento delle «Frecce Tricolori»? La nota del colonnello Tricomi enuncia 5 motivi, i primi tre in campo nazionale, gli altri due In campo internazionale.

Eccoli in breve:
1) Dimostrazione pratica alla pubblica opinione del livello di addestramento e di preparazione dei piloti e degli specialisti;
2) Contatto umano tra forze armate e cittadini;
3) Valore incentivante che le dimostrazioni di volo possono avere quale proposta di una attività futura per i giovani in procinto di fare una scelta professionale;
4) Rapporti con t connazionali emigrati in occasione delle manifestazioni aeree internazionali;
5) Alcuni aspetti di promozione industriale.

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