Ultimo aggiornamento: 13 Giugno 2020

Nato a Toronto, il pilota delle Frecce Tricolori vive a Latisanotta

da efasce.it, 2 maggio 2011 [ fonte ]

Ha rappresentato l’Italia nel mondo con le Frecce Tricolori ed è venuto a contatto con le massime autorità internazionali, eppure ha conservato intatte professionalità, riservatezza e modestia, qualità che condivide con il suo idolo Neil Armstrong. Il comandante Giacomo Zanelli è un’istituzione dell’Aeronautica italiana. Si è innamorato del volo negli anni ’60-’70 grazie all’astronauta che per primo andò sulla luna e grazie alla gloriosa storia aviatoria del suo Paese d’origine, il Canada.

Zanelli è nato a Toronto, dove ha vissuto fino all’età di 13 anni. Poi la famiglia decise di tornare a Latisanotta, in provincia di Udine, e mai scelta fu più azzeccata.

Proprio nel capoluogo friulano, infatti, c’è un istituto di formazione per periti aeronautici fra i più famosi d’Italia: l’Istituto Tecnico Arturo Malignani. Fu un susseguirsi di successi: il diploma, il concorso per entrare in Accademia come allievo ufficiale pilota, le scuole di volo a Latina, Lecce e Amendola, la prima assegnazione al 101° Gruppo dell’Ottavo Stormo a Cervia, la selezione alle Frecce Tricolori.

Il sogno di entrare nel mitico Reparto di Rivolto (UD) si avvera ed è lungo 18 anni: dal 1988 al 2006. La Pattuglia acrobatica nazionale (Pan) gli ha dato modo di girare il mondo, in qualsiasi contesto geopolitico.
«Il solo fatto di aver partecipato ad eventi in cui mettevamo in risalto le capacità e qualità dei nostri piloti, degli specialisti e le superbe qualità di un prodotto interamente italiano, il velivolo MB-339 Pan – ha recentemente dichiarato Giacomo Zanelli in un’intervista rilasciata al Corriere Canadese – è sempre stato per me un motivo di grande soddisfazione. La gratificazione morale arrivava poi alle stelle quando vedevo l’entusiasmo, l’orgoglio di sentirsi italiani e assai spesso le lacrime di gioia impresse sui volti dei nostri connazionali immigrati all’estero allo stendersi della “bandiera italiana più lunga del mondo”, ovvero le fumate tricolori, a suggellare l’affetto e il grazie dell’Italia verso i nostri compatrioti lontani».

L’ultima volta che la PAN si esibì in Nord America è stato 18 anni fa, in occasione del “Columbus 1992“. «Fu magnifico sorvolare Toronto, mia città natale, seguendo il lago Ontario dai Scarborough Bluffs, giù oltre le Toronto Islands, l’Ontario Place, la CN Tower e così fino a Niagara Falls. Riabbracciai dopo anni i miei zii e i miei cugini alla “Famee Furlane” di Woodbridge, durante una serata di gala che la comunità friulana di Toronto volle organizzare in nostro onore. Noi tutti componenti della delegazione italiana portavamo l’abbraccio ideale dell’Italia ai veri protagonisti di quei festeggiamenti: i milioni di connazionali che lasciarono il Belpaese per necessità e che hanno contribuito a costruire un nuovo mondo grazie alle infinite qualità del nostro popolo».

Ora lavora a Venezia

Lasciate le Frecce Tricolori, Giacomo Zanelli ha avuto la fortuna di lavorare per tre anni all’”Agenzia Nato Netma”, ossia l’ente di management logistico del velivolo Tornado in uso presso la Royal Air Force inglese (Raf), la Luftwaffe tedesca e la nostra Aeronautica. nonché l’ente Nato deputato a seguire sviluppo, produzione e gestione logistica in chiave integrata fra i quattro Paesi membri Gran Bretagna, Germania, Italia e Spagna.

«Il fatto di essere di madre lingua inglese ha facilitato molto la mia integrazione nei vari gruppi di lavoro. Nel rapporti con il mio diretto superiore un “group captain” della RAF che trattava i problemi in modo pragmatico e diretto, tipico degli anglo-sassoni, con i miei colleghi tedeschi, così corretti, e con quelli spagnoli, così latini e simili a noi, ha reso la mia permanenza in Germania una esperienza unica che rifarei domani. Lavorare in team stranieri ti arricchisce molto».

Oggi Giacomo lavora a Venezia e rappresenta «il comando logistico dell’Aeronautica e la direzione generale degli armamenti aeronautici della Difesa, per vigilare sui contratti con “Alenia” e “Agusta Westland”. La sua organizzazione segue la revisione dei velivoli E3A-Awacs, cioè i radar volanti, per conto dei Paesi della Nato, fra cui il Canada, che hanno aderito al programma di difesa aerea ed effettua un controllo governativo sulla produzione degli elicotteri NH90, destinati alle nostre forze armate e a quelle di Olanda, Portogallo e Norvegia».

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