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di Margherita Terasso
da ricerca.gelocal.it/messaggeroveneto, 13 febbraio 2020 [ fonte ]

Lo hanno avvicinato emozionati e incuriositi, come se avessero di fronte un divo di Hollywood, e si sono messi in coda per selfie e autografi. Il comandante delle Frecce Tricolori, Gaetano Farina, non si è tirato indietro e ha liberato un sorriso, forse rivedendosi un po’ in quei giovani, con i sogni ad alta quota.

Ieri mattina, le Frecce sono state protagoniste nell’aula magna del Malignani per la celebrazione dei dieci anni di attività didattica nella scuola agli studenti dell’indirizzo Trasporti e logistica – Aeronautica. Un decennio in cui sono stati formati (nelle 80 ore di lezione su materiali aeronautici, pratiche di manutenzione e Human factor) più di 700 gli studenti che oggi sono diventati stimati manutentori aeronautici in Friuli e nelle maggiori compagnie d’Europa.

Nel corso della mattinata oltre 200 ragazzi tra prime, seconde, terze e quarte hanno avuto così modo di conoscere il mondo delle Frecce attraverso il racconto dei manutentori aeronautici Gianpaolo Buccheri, Gianluca Nonino, Zafarana Massimo Giovanni, del comandante Farina, del tenente colonnello Daniele Baldo (responsabile tecnico delle Frecce) e del pilota, ex studente del Malignani, Oscar Del Dò, new entry nelle Frecce. La sua testimonianza è stata seguita con grande attenzione dai ragazzi.

«Mi sono diplomato nel 2006 e l’anno successivo sono entrato in accademia aeronautica – ha raccontato Del Dò -. Da lì ho cominciato il percorso per ottenere i brevetti di volo, in Grecia e poi in Italia: sono stato assegnato all’Amx Ghibli, l’aeroplano con cui ho avuto la mia crescita professionale».

Poi si è presentata l’occasione di accedere alla fase di selezione delle Frecce Tricolori. «Era il sogno nel cassetto – ha aggiunto il pilota -. Così ho partecipato e ho avuto la fortuna di essere selezionato. Ora sto effettuando l’addestramento e dal primo maggio farò parte della pattuglia a tutti gli effetti».

«Che consigli dai agli studenti?», gli ha domandato il professor Mauro Fasano. «Dovete avere le idee chiare perché il percorso non è semplice – ha replicato Del Dò -. Richiede passione, professionalità e dedizione: se siete davvero interessati a intraprendere un progetto di vita di questo tipo informatevi bene e iniziate a studiare».

Farina è intervenuto incoraggiando i ragazzi: «Ognuno di voi ha un sogno e dovete lavorare per raggiungerlo. È fondamentale credere e sognare».

È stato quindi il turno dei ragazzi, che hanno rivolto alcune domande a volti delle Frecce Tricolori: c’è chi ha voluto sapere dal comandante Farina quale è stato, in carriera, il ruolo preferito, chi ha indagato sul rapporto tra piloti e manutentori, chi invece ha voluto conoscere nel dettaglio la giornata tipo del pilota.

«Vi ringraziamo per quello che state facendo per noi, siete un esempio di passione e di stimolo a raggiungere i nostri obiettivi – ha detto Clara Zorzetto, 17 anni, una delle pochissime ragazze iscritte all’indirizzo aeronautico -. Quale approccio dobbiamo avere per riuscire a fare di ciò che amiamo il nostro lavoro?». Farina, prima di essere fermato per strette di mano, foto e autografi, ha risposto alla studentessa: «C’è la tecnica, ma serve anche tanta passione e motivazione. Siete giovani e dovete ambire a raggiungere lo scopo: non dite mai “non ce la farò”. Non datevi dei limiti».

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