Ultimo aggiornamento: 6 Novembre 2021
Frecce, primo rombo dell'anno
Domani sui cieli di Rivolto l'esordio stagionale della Pattuglia acrobatica nazionale
Spettacolo dedicato agli iscritti degli 86 club sostenitori
di Luca Perrino
da Il Piccolo, anno 120, n° 16, 30 aprile 2001, p. 6
RIVOLTO Un legittimo «orgoglio nazionale», un «biglietto da visita» dell’Aeronautica militare italiana e del Paese nel mondo, aviatorio e non. Così il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, generale Andrea Fornasiero, aveva definito lo scorso anno, in occasione del quarantesimo compleanno, le Frecce Tricolori. La lunga tradizione dell’acrobazia aerea italiana, quella del «Cavallino Rampante», dei «Getti Tonanti», delle «Tigri Bianche», dei «Diavoli Rossi», dei «Lancieri Neri» e, dal 1961, delle «Frecce Tricolori» appunto, si rinnova e quella di domani, come tutti i primo maggio che si rispettino, sarà una giornata memorabile.
Sulla base di Rivolto, sede del 313° gruppo di addestramento acrobatico, si aprirà una nuova stagione e l’esordio è dedicato agli 86 club che sono sorti in tutto il mondo tra coloro che amano questa formazione.
La manifestazione, da sempre occasione di incontro per migliaia di persone, prenderà il via alle 8.45 con l’apertura dei cancelli dell’ aerobase friulana. Alle 11 sul cielo di Rivolto avrà luogo la dimostrazione di un elicottero del Sar, mentre alle 11.30 si concretizzerà il momento più atteso, quello dell’esibizione della Pan con la presentazione del nuovo programma. Poi, al termine del volo, presentazione al pubblico dei protagonisti di questa nuova ed esaltante stagione.
Sono tanti gli appuntamenti che vedranno all’opera gli MB-339 della Pan. Tra questi anche alcuni nel Friuli-Venezia Giulia. Il 20 maggio, infatti, le Frecce si esibiranno ancora sul cielo della base di Rivolto per il 75° anniversario del 2° stormo e per il superamento delle 20 mila ore volate dal 14° gruppo; mentre il 13 agosto sorvoleranno Gorizia per il millenario della città e per il 70° anniversario di costituzione del 4° stormo. Il 29 settembre, infine, saranno a Trieste per l’inaugurazione della sezione Istria-Fiume-Dalmazia dell’Associazione Arma Aeronautica e per il raduno nazionale della stessa associazione. Non ci sarà, invece, per problemi di sicurezza, il tradizionale appuntamento ferragostano di Lignano.
Ma, già il prossimo 13 maggio gli uomini del tenente colonnello Maurizio de Ri-naldis saranno «biglietto da visita» della nazione all’estero, in Francia, per l’atteso Air Show di Bordeaux. Nelle giornate del 30 e del 31 maggio, poi, ecco che la Pan sarà in Turchia, mentre il 10 giugno voleranno ad Aal-borg, in Danimarca. Si esibirà poi a Crotone, il 17 giugno, mentre il 24 giugno sarà l’ospite d’onore della «Giornata Azzurra» sull’aeroporto di Ghedi. E poi altre numerose presenze, sia in Italia sia all’estero, sino a novembre quando le Frecce si esibiranno in Siria.
Gli Aermacchi 339? Velivoli sempre validi ma è ora di cambiare
RIVOLTO È dall’autunno del 1981 che la Pattuglia acrobatica nazionale, posta in archivio la lunga esperienza con il «mitico» G-91, ha in dotazione come mezzo il velivolo Aermacchi MB-339A/PAN.
Per le Frecce Tricolori si tratta di un altro aeroplano tutto di concezione e di produzione italiana, progettato dall’ingegner Ermanno Bazzocchi e costruito dall’Aermacchi Spa di Varese.
Ecco i suoi dati tecnici salienti: la sua lunghezza è di undici metri, l’altezza di quattro, mentre l’apertura alare è di dieci metri. La velocità di decollo del «339» è di 195 chilometri orari, mentre il tempo di salita a trentamilamila piedi è di soli sette secondi.
Dopo vent’anni di carriera con la Pan, da qual-che tempo si parla della sua sostituzione. La scelta potrebbe cadere sulla nuova versione «Cd» dello stesso velivolo di casa Aermacchi.
Anche un friulano doc tra le «new entry» alla cloche
Chi sono i piloti agli ordini del tenente colonnello de Rinaldis, da sette mesi comandante della mitica Pan
RIVOLTO Da quest’anno ci saranno due nuovi piloti alle «dipendenze» del tenente colonnello Maurizio de Rinaldis, dall’ottobre dello scorso anno al comando della Pattuglia acrobatica. nazionale. Si tratta del capitano Marco Lant, friulano «doc», e del capitano Urbano Floreani, due nuovi ingressi che con i colleghi più esperti, da parecchi anni a Rivolto, condivideranno una stagione fatta di tanti appuntamenti, di emozionanti esibizioni dinnanzi al pubblico non solo italiano.
La squadra, del resto, è quella collaudata che, nel settembre scorso, ha festeggiato i propri quarant’anni di attività nell’acrobazia aerea. Troviamo così nomi noti ai tanti appassionati che sono soliti animare con dedizione e competenza le tante presenze delle «Frecce» a manifestazioni o sorvoli. Ci sono il capitano Paolo Tarantino, il tenente Rudy Barassi, il capitano Mario Ferrante, il tenente Giovanni Adamini, il capitano Alessandro Fiaschi, il capitano Massimo Tammaro, il maggiore Stefano Miotto, il capitano Andrea Rossi ed il capitano Dimitri Marzaroli, tutti guidati e seguiti da vicino dal comandante de Rinaldis, 35 anni, nell’Aeronautica dal 1983. Un’esperienza lunghissima, la sua, sin da quando ha conseguito da «Combat Readiness» sul velivolo Tornado nel 154° gruppo Caccia Bombardieri del 6° stormo.
Assegnato alla Pattuglia acrobatica nazionale nel 1993, Maurizio de Rinaldis, ha ricoperto i ruoli di «Pony 8», «Pony 3» e di Su-pervisore dell’addestramento acrobatico. Al momento ha al suo attivo oltre 3.100 ore di volo.
La Pattuglia acrobatica presenta nell’aerobase il primo air show del 2001 dedicato agli iscritti degli 86 club sostenitori
tutti gli articoli sono di Giuseppe Cordioli
e sono tratti dal “Messaggero Veneto” del 1° maggio 2001
Frecce tricolori, oggi debutto a Rivolto
Il nuovo comandante Maurizio de Rinaldis: «Doveroso cominciare dalla terra che ci ospita»
Oggi le Frecce tricolori apriranno ufficialmente la stagione 2001 con uno spettacolare air show.
Alla base di Rivolto, dove per mesi si sono addestrati i piloti del 313º Gruppo addestramento acrobatico dell’Aeronautica militare italiana, sono attesi migliaia di fans, moltissimi amici, ma anche i familiari e gli ex piloti della Pan, per assistere alla prima esibizione della stagione della Pattuglia acrobatica nazionale.
Un appuntamento da non perdere, per i fortunati che hanno ricevuto il pass che consente l’accesso all’interno della base, in quanto rappresenta il debutto ufficiale per i nuovi piloti e per coloro che hanno cambiato ruolo in formazione.
Sarà la prima volta per il tenente colonnello pilota Maurizio de Rinaldis, che smessi i panni di capoformazione ha indossato quelli più impegnativi di comandante. Appare molto sereno, ma conscio del delicato compito che lo attende in questo ruolo.
«Di fatto il “battesimo” per i nuovi entrati in formazione è già avvenuto in Spagna, dove il 22 aprile scorso ci siamo esibiti a Moron-Siviglia, in occasione del Festival aereo che celebra l’open day dell’aeronautica iberica – dice de Rinaldis -. E’ stato un vero successo. Ma sappiamo tutti che il vero debutto per noi della Pan è quello tradizionale del 1º maggio sulla pista di casa. I nostri supporters, gli iscritti agli 86 club Frecce tricolori disseminati lungo la penisola, ma anche all’estero (è stato appena costituito anche un club in Australia), gli amici e i nostri familiari, sono molto competenti e costituiscono un pubblico di esperti. Ma per noi è un’occasione di grande gioia poter incontrare tutte queste persone che hanno dimostrato il loro affetto e il loro attaccamento alle Frecce e all’Aeronautica militare, anche nei momenti più difficili».
Ventun esibizioni e undici sorvoli per una stagione, che, come detto, è cominciata in Spagna e si concluderà in Siria. Un impegno notevole che richiederà spirito di sacrificio e una buona tenuta atletica. Ma sentiamo il comandante.
«La novità della stagione che ci apprestiamo a inaugurare ufficialmente a Rivolto è costituita dalla partecipazione all’International air show di Damasco, in Siria, prevista il 12 e il 13 novembre, dove arriveremo dopo essere stati negli Emirati Arabi. Il 7 e l’8 novembre voleremo nell’ambito del Dubai air show 2001, un appuntamento che ci aveva già visti protagonisti nel 1995 e prima ancora nel ’93 – afferma de Rinaldis -. Conservo un ricordo splendido di quelle manifestazioni e sono certo che i piloti della Pan sapranno riconfermare tali successi. Quella che appresta ad affrontare la stagione 2001 è una formazione molto preparata, anche dal punto di vista tecnico. Nel ruolo di capoformazione ci sarà il capitano Paolo Tarantino, il quale ha dimostrato di aver acquisito tutti i segreti in tempi davvero molto brevi. Invece, esordiranno in formazione il capitano Marco Lant, friulano di Bertiolo, e il pari grado Urbano Floreani».
Il clima particolare che ha caratterizzato l’inverno scorso non è stato di grande aiuto per l’attività delle Frecce, e il comandante lo conferma. «Non è stato facile conciliare l’attività di volo con le giornate piovose che hanno contraddistinto l’inverno appena concluso – continua -. Ma pur di consentire ai nuovi arrivati l’inserimento in pattuglia è stato utilizzato ogni momento di tregua meteorologica, con gli specialisti che hanno fatto anche il doppio turno di lavoro pur di consentire l’addestramento. Ora, ci attende anche l’attività al poligono, che andremo a svolgere in Sardegna. Ogni pilota, come tutti sanno, deve mantenere il ruolo pronto al combattimento “Combat readiness”, addestrandosi appunto al poligono».
Il 313º Gruppo addestramento acrobatico in caso d’emergenza, peraltro già verificatasi nel corso della guerra nei Balcani, potrebbe essere utilizzato assieme ad altri reparti operativi dell’Aeronautica militare. Per questo motivo, nel periodo invernale, i piloti effettuano esercitazioni di tiro aria-suolo in cooperazione con altri reparti.
Ma sentiamo cosa prova de Rinaldis nel difficile compito di comandante delle Frecce.
«Sarà per me la prima stagione da comandante, compito che consiste nella gestione del gruppo nel suo complesso: sia amministrativamente che operativamente. Quando ci trasferiamo, in Italia o all’estero, è tutto il reparto che si sposta e mantiene la sua autonomia. E’ per questo motivo che il comandante delle Frecce dipende direttamente dai vertici dell’Aeronautica militare, ai quali fa riferimento, ma per il resto è come se fosse a Rivolto in ogni circostanza. E’ al comandante che spetta il compito di coordinamento e della sicurezza, c’è infatti tutto un complesso lavoro di preparazione che coinvolge ogni uomo del reparto».
Il leader Tarantino: è facile guidare questo gruppo
Il capoformazione racconta come la pattuglia si prepara alle trasferte e alle esibizioni
Oggi le Frecce tricolori apriranno ufficialmente la stagione 2001 con uno spettacolare air show.
Alla base di Rivolto, dove per mesi si sono addestrati i piloti del 313º Gruppo addestramento acrobatico dell’Aeronautica militare italiana, sono attesi migliaia di fans, moltissimi amici, ma anche i familiari e gli ex piloti della Pan, per assistere alla prima esibizione della stagione della Pattuglia acrobatica nazionale.
Un appuntamento da non perdere, per i fortunati che hanno ricevuto il pass che consente l’accesso all’interno della base, in quanto rappresenta il debutto ufficiale per i nuovi piloti e per coloro che hanno cambiato ruolo in formazione.
Sarà la prima volta per il tenente colonnello pilota Maurizio de Rinaldis, che smessi i panni di capoformazione ha indossato quelli più impegnativi di comandante. Appare molto sereno, ma conscio del delicato compito che lo attende in questo ruolo.
«Di fatto il “battesimo” per i nuovi entrati in formazione è già avvenuto in Spagna, dove il 22 aprile scorso ci siamo esibiti a Moron-Siviglia, in occasione del Festival aereo che celebra l’open day dell’aeronautica iberica – dice de Rinaldis -. E’ stato un vero successo. Ma sappiamo tutti che il vero debutto per noi della Pan è quello tradizionale del 1º maggio sulla pista di casa. I nostri supporters, gli iscritti agli 86 club Frecce tricolori disseminati lungo la penisola, ma anche all’estero (è stato appena costituito anche un club in Australia), gli amici e i nostri familiari, sono molto competenti e costituiscono un pubblico di esperti. Ma per noi è un’occasione di grande gioia poter incontrare tutte queste persone che hanno dimostrato il loro affetto e il loro attaccamento alle Frecce e all’Aeronautica militare, anche nei momenti più difficili».
Ventun esibizioni e undici sorvoli per una stagione, che, come detto, è cominciata in Spagna e si concluderà in Siria. Un impegno notevole che richiederà spirito di sacrificio e una buona tenuta atletica. Ma sentiamo il comandante.
«La novità della stagione che ci apprestiamo a inaugurare ufficialmente a Rivolto è costituita dalla partecipazione all’International air show di Damasco, in Siria, prevista il 12 e il 13 novembre, dove arriveremo dopo essere stati negli Emirati Arabi. Il 7 e l’8 novembre voleremo nell’ambito del Dubai air show 2001, un appuntamento che ci aveva già visti protagonisti nel 1995 e prima ancora nel ’93 – afferma de Rinaldis -. Conservo un ricordo splendido di quelle manifestazioni e sono certo che i piloti della Pan sapranno riconfermare tali successi. Quella che appresta ad affrontare la stagione 2001 è una formazione molto preparata, anche dal punto di vista tecnico. Nel ruolo di capoformazione ci sarà il capitano Paolo Tarantino, il quale ha dimostrato di aver acquisito tutti i segreti in tempi davvero molto brevi. Invece, esordiranno in formazione il capitano Marco Lant, friulano di Bertiolo, e il pari grado Urbano Floreani».
Il clima particolare che ha caratterizzato l’inverno scorso non è stato di grande aiuto per l’attività delle Frecce, e il comandante lo conferma. «Non è stato facile conciliare l’attività di volo con le giornate piovose che hanno contraddistinto l’inverno appena concluso – continua -. Ma pur di consentire ai nuovi arrivati l’inserimento in pattuglia è stato utilizzato ogni momento di tregua meteorologica, con gli specialisti che hanno fatto anche il doppio turno di lavoro pur di consentire l’addestramento. Ora, ci attende anche l’attività al poligono, che andremo a svolgere in Sardegna. Ogni pilota, come tutti sanno, deve mantenere il ruolo pronto al combattimento “Combat readiness”, addestrandosi appunto al poligono».
Il 313º Gruppo addestramento acrobatico in caso d’emergenza, peraltro già verificatasi nel corso della guerra nei Balcani, potrebbe essere utilizzato assieme ad altri reparti operativi dell’Aeronautica militare. Per questo motivo, nel periodo invernale, i piloti effettuano esercitazioni di tiro aria-suolo in cooperazione con altri reparti.
Ma sentiamo cosa prova de Rinaldis nel difficile compito di comandante delle Frecce.
«Sarà per me la prima stagione da comandante, compito che consiste nella gestione del gruppo nel suo complesso: sia amministrativamente che operativamente. Quando ci trasferiamo, in Italia o all’estero, è tutto il reparto che si sposta e mantiene la sua autonomia. E’ per questo motivo che il comandante delle Frecce dipende direttamente dai vertici dell’Aeronautica militare, ai quali fa riferimento, ma per il resto è come se fosse a Rivolto in ogni circostanza. E’ al comandante che spetta il compito di coordinamento e della sicurezza, c’è infatti tutto un complesso lavoro di preparazione che coinvolge ogni uomo del reparto».
Tutti gli uomini della pattuglia
Cambiano i ruoli gerarchici all’interno della formazione Marco Lant da Bertiolo all’Aermacchi
Ci sono molte novità nella formazione delle Frecce tricolori per il 2001. Il comandante tenente colonnello Maurizio de Rinaldis (Pony 0), anch’egli alla sua prima stagione in tale incarico, le presenterà ufficialmente stamane al termine dell’esibizione riservata ai soci dei club e agli invitati.
La prima novità è rappresentata dal capitano Paolo Tarantino che assumerà il ruolo di capoformazione a bordo del velivolo Pony 1, lasciando il ruolo di primo gregario sinistro, che aveva nella passata stagione, al capitano Massimo Tammaro (Pony 2), che l’anno scorso volava come 3º gregario di sinistra. Conservano la posizione in squadra sia il capitano Rudy Barassi, con il ruolo di 1º gregario destro a bordo di Pony 3, sia il secondo gregario sinistro ricoperto dal capitano Mario Ferrante (Pony 4).
Resta su Pony 5 come secondo gregario destro il capitano Giovanni Adamini, mentre il capitano Alessandro Fiaschi è riconfermato 1º fanalino a bordo di Pony 6. Un compito delicato quello che ricopre il capitano Fiaschi in quanto è il leader della seconda sezione, che deve eseguire la manovra di separazione in perfetta simmetria con il capoformazione, effettuando i ricongiungimenti che sono una vera esclusiva del programma Pan. I ruoli di capoformazione, Pony 6 e solista sono particolarmente importanti e richiedono circa 200 ore di volo di addestramento specifico.
A bordo dell’Aermacchi Mb 339 Pony 7, in qualità di terzo gregario sinistro, ci sarà il capitano Andrea Rossi, che nella passata stagione aveva volato come Pony 9. Il secondo fanalino con Pony 9 sarà il capitano Marco Lant, di Bertiolo, nuovo entrato in formazione, come il capitano Urbano Floreani che ricoprirà il ruolo di 3º gregario destro Pony 8. A completare la formazione ci sarà il capitano Dimitri Marzaroli, su Pony 10: sarà lui a dimostrare le capacità del velivolo e dei piloti in qualità di solista. Un ruolo che ben si addice a Marzaroli, che riesce a ottenere le massime prestazioni dal velivolo in ogni situazione.
In addestramento c’è il capitano Davide Caponi, Pony 12, che in linea di massima sarà pronto a entrare in formazione già dalla prossima stagione. Con Pony 11 ci sarà il tenente colonello Stefano Miotto, con l’incarico di supervisore all’addestramento acrobatico.
Al tenente Andrea Saia spetta ancora il difficile incarico di speaker e capo dell’ufficio relazioni esterne. Deve, infatti, intrattenere i rapporti con la stampa di tutto il mondo, con gli 86 Club Frecce tricolori, organizzare le visite guidate alla base della Pan e ogni altro rapporto con l’esterno. Il capo ufficio comando del 313º Gruppo è il maggiore Adriano Vendramin; a capo della sezione efficienza velivoli c’è il maggiore Giacomo Zanelli, mentre la sezione tecnica e programmazione e comandata dal tenente Stefano Commisso.
Gli aerei della Pan non saranno cambiati
Gli Mb 339 hanno 19 anni, il governo li voleva sostituire, ma poi ha cambiato idea
I velivoli in dotazione alle Frecce tricolori sono i mitici Aermacchi Mb 339 A/Pan, aviogetti biposto da addestramento che sono impiegati non solo per il volo acrobatico, ma anche in missioni operative di supporto tattico, con funzioni anticarro e antielicottero. Si tratta velivoli molto agili con una lunghezza di quasi 11 metri e un’apertura alare di 10,25. I primi Mb 339 furono consegnati nel 1982, mentre in precedenza i piloti della Pan volavano con gli altrettanto mitici Fiat G91, e prima ancora utilizzavano i Sabre F 86 E. I diciannove anni di vita non sono molti per un aereo, ma è chiaro che le Frecce tricolori devono poter esibire il meglio della produzione aeronautica italiana: la trasferta di fine stagione negli Emirati Arabi e in Siria ha anche lo scopo di promuovere l’industria italiana. Ogni manifestazione aerea in terra straniera è, infatti, una buona occasione per esibire il “made in Italy” anche dal punto di vista tecnologico.
«Sono ancora molto efficienti i nostri velivoli, grazie alle continue manutenzioni garantite dal servizio tecnico del gruppo – dice il comandante delle Frecce tricolori, tenente colonnello Maurizio de Rinaldis -. E’ per il momento svanita l’ipotesi di sostituzione dei velivoli con la versione Cd, che era nei programmi dello Stato maggiore. Ma ogni velivolo che viene sottoposto ai programmi di manutenzione viene aggiornato con l’installazione del Gps e l’antiskid (una sorta di Abs per aerei). Inoltre, contiamo di avere qualche velivolo in più di quelli attualmente in dotazione, in modo tale di poter contare sempre su una disponibilità di 10 velivoli in piena efficienza».
A far sì che ogni esibizione sia garantita anche dal punto di vista della sicurezza dei velivoli sono gli specialisti, che operano in silenzio dietro le quinte, svolgendo un lavoro insostituibile. Per tutto il periodo delle manifestazioni, che da aprile va alla fine di ottobre, il servizio tecnico del 313º Gruppo cura la manutenzione dei velivoli e garantisce un adeguato supporto alla Pan durante i rischieramenti che vengono effettuati in occasione delle manifestazioni in Italia e all’estero. Specialisti altamente qualificati operano con grande professionalità, impegno e spiccata iniziativa assicurando l’efficienza degli MB 339 anche in difficili situazioni logistiche. «In ogni nostra trasferta alcuni di questi specialisti salgono sui nostri velivoli, in modo tale di avere l’assistenza necessaria non appena tocchiamo terra nella località dove dobbiamo esibirci – conclude il comandante delle Frecce -. Se dovessimo attendere l’arrivo dell’aereo da trasporto che solitamente ci segue, con gli altri specialisti, i pezzi di ricambio, i bagagli e ogni altra cosa indispensabile per le nostre esibizioni, perderemmo tempo prezioso. In pratica, in questo modo, dopo alcune ore siamo già in grado di provare e questo ci permette di mettere in programma un maggior numero di esibizioni».
Sulla base di Rivolto la prima esibizione stagionale per la pattuglia acrobatica nazionale dell’Aeronautica
di Giuseppe Cordioli
dal “Messaggero Veneto” del 3 maggio 2001
In diecimila per l’esordio delle Frecce
Emozionante debutto per il capitano Marco Lant, friulano di Bertiolo ai comandi di un Aermacchi
Un’esibizione quasi perfetta, quella dei piloti delle Frecce tricolori, che di fatto ha aperto la stagione 2001 della Pattuglia acrobatica nazionale dell’Aeronautica militare italiana.
L’anteprima italiana s’è svolta con una cornice di pubblico formata da circa diecimila persone, in larga parte iscritti agli 86 Club di supporters della Pan, ma anche parenti e amici, tutti muniti di biglietto d’invito per poter accedere alla base di Rivolto, i quali incuranti del caldo improvviso sono rimasti per tutto il tempo dell’esibizione sotto un sole estivo.
Tra i dieci piloti che si sono alzati in volo, alle 11.30, agli ordini del comandante delle Frecce, tenente colonnello Maurizio de Rinaldis, uno era più emozionato degli altri: il capitano Marco Lant di Bertiolo.
«Ho cercato di non pensarci, ma all’emozione di volare in formazione con le Frecce tricolori (che da sola potrebbe bastare), s’è aggiunta quella di essere sopra il cielo del mio paese natio. Non dico che ho avuto il tempo di riconoscere il tetto della casa dove abitano i miei genitori, anche perchè avevo altri pensieri in quel momento per la testa, però un pensierino l’ho fatto…».
E’ la testimonianza di Marco Lant, raccolta appena sceso dall’Aermacchi Pony 9, il secondo fanalino, il velivolo che chiude la formazione in volo. Nonostante le quasi 1.500 ore di volo alle spalle Marco Lant, non nasconde l’emozione e non si atteggia a “top gun”, ma resta quel ragazzo genuino e semplice che era abituato a sentire il rumore dei velivoli in addestramento, sognando di poter un giorno pilotare uno di quegli aerei. E quel sogno è diventato realtà.
Visibilmente soddisfatto, ma con un velo di tristezza per le condizioni di salute di un sottufficiale addetto alle manutenzioni, il comandante de Rinaldis ha presentato uno ad uno i piloti che si esibiranno nel corso della lunga stagione 2001. Un programma che era cominciato il 28 marzo con un sorvolo dell’Accademia aeronautica di Pozzuoli, poi le Frecce si sono esibite in Spagna il 22 aprile, e continueranno fino a novembre quando si svolgerà la trasferta negli Emirati arabi e in Siria. Alle spalle del nuovo leader della Pan, il capitano Paolo Tarantino, voleranno i capitani Massimo Tammaro, Rudy Barassi, Mario Ferrante, Giovanni Adamini, Alessandro Fiascchi, Andrea Rossi, Urbano Floreani, Marco Lant e il solista Dimitri Marzaroli.
Una squadra che è ben supportata a terra dall’ottimo lavoro svolto dagli specialisti, coordinati dal capo sezione efficienza velivoli, maggiore Giacomo Zanelli, e dal responsabile della sezione tecnica e programmazione, capitano Stefano Comisso. Il maggiore Adriano Vendramin è il capo ufficio comando, mentre il compito di coinvolgere il pubblico che assiste alle manifestazioni spetta allo speaker, il tenente Andrea Saia, che si occupa anche delle pubbliche relazioni della Pan, con il quale collabora anche il sottotenente Alberto Piccoli.
«Abbiamo la possibilità di migliorare ancora»
Il capoformazione della Pan giudica il volo inaugurale della stagione
«Non è stato il volo più bello dal punto di vista tecnico, ma accade sempre così quando si cerca di dare il massimo». Mostra ben evidenti i segni della tensione sul volto, il capitano Paolo Tarantino, il capoformazione delle Frecce al termine dell’esibizione. Ha voluto prima stringere la mano ai sottufficiali della linea di volo, e il suo pensiero si rivolge al maresciallo Agostino Spinelli, che giace su un letto del reparto di rianimazione dell’ospedale di Udine e lotta con la morte a seguito di un terribile incidente stradale.
«Avrei preferito non volare pur di vedere Agostino qui con noi – ha continuato Tarantino-. Eravamo pronti a cancellare tutto ma i suoi familiari, dando prova di una forza d’animo unica, hanno saputo convincerci che questo era il modo migliore per testimoniare tutto il nostro affetto, in momento così difficile».
Al termine dell’applauditissima esibizione c’è stata, infatti, una brevissima quanto triste cerimonia. Ai familiari di Agostino Spinelli, che da giorni vegliano al capezzale del suo letto, sono stati consegnati i gradi di maresciallo. La sua nomina era arrivata solo il giorno prima e così i piloti della Pan hanno chiesto al comandante di dedicare uno spazio della manifestazione, per questa breve ma significativa cerimonia.
Il tenente colonello de Rinaldis prima di consegnare al padre di Agostino Spinelli i gradi di maresciallo, con voce commossa ha detto:«Aveva lavorato fino a mrtedì scorso per far sì che i nostri aerei fossero efficienti, quindi se oggi l’esibizione è riuscita è anche merito suo». Un fortissimo applauso s’è levato dalla folla, che ha compreso il drammatico momento vissuto dai piloti e da tutti coloro che fanno parte del 313° Gruppo.
Ritornando al volo inaugurale il capitano Tarantino ha aggiunto:«Abbiamo sicuramente ampi margini di miglioramento, anche perchè di solito le Frecce riescono a esprimersi al meglio verso il mese di luglio. Sono sicuro che l’affiatamento di questo team ci permetterà di tenere alto l’onore anche quest’anno».
Una tesi confermata anche dal supervisore all’addestramento acrobatico, il tenente colonnello pilota, Stefano Miotto, che ha messo la sua esperienza al servizio della Pan. «E’ una formazione tecnicamente molto valida, e nonostante siano solo all’inizio della stagione i piloti hanno sfoderato una prova degna della pattuglia».