A partire da lunedì 25 maggio, in occasione delle celebrazioni per il 74° anniversario della proclamazione della Repubblica, le Frecce Tricolori effettueranno una serie di sorvoli sui cieli d'Italia. Qui il programma completo della manifestazione che si concluderà, simbolicamente, il 2 giugno a Roma
da difesa.it, 22 maggio 2020 [ fonte ]
In occasione delle celebrazioni per il 74° anniversario della proclamazione della Repubblica, la Pattuglia Acrobatica Nazionale (PAN) effettuerà una serie di sorvoli, toccando tutte le regioni italiane e abbracciando simbolicamente con i fumi tricolori tutta la Nazione, in segno di unità, solidarietà e di ripresa.
A partire dal 25 maggio la PAN decollerà da Rivolto, sede delle Frecce Tricolori, e toccherà – nell’arco di cinque giorni – tutti i capoluoghi di regione.
Tra le città che saranno sorvolate, Codogno, prima zona rossa dell’emergenza sanitaria che ha colpito il Paese e Loreto, dove ha sede l’omonimo santuario della Madonna protettrice dell’Arma Azzurra. Il 2020 è, infatti, l’anno giubilare proclamato da Papa Francesco nel centenario della proclamazione della Beata Vergine di Loreto, “Patrona degli Aeronauti“.
Il giro d’Italia delle Frecce Tricolori si concluderà simbolicamente il 2 giugno, con il sorvolo di Roma in occasione della Festa della Repubblica che, quest’anno, non comprenderà la tradizionale parata ai Fori Imperiali. Gli aerei porteranno il tricolore sui cieli della Capitale effettuando alcuni passaggi sulla città durante la cerimonia di deposizione di una corona di alloro presso l’Altare della Patria da parte del Presidente della Repubblica.
Questo il programma di dettaglio:
– 25 maggio: Trento – Codogno – Milano – Torino – Aosta
– 26 maggio: Genova – Firenze – Perugia – L’Aquila
– 27 maggio: Cagliari – Palermo
– 28 maggio: Catanzaro – Bari – Potenza – Napoli – Campobasso
– 29 maggio: Loreto – Ancona – Bologna – Venezia – Trieste
Le Frecce tricolori su tutta Italia: in cinque giorni saranno sorvolati i capoluoghi regione
da ilmessaggero.it, 22 maggio 2020 [ fonte ]
Le Frecce Tricolori (313º Gruppo Addestramento Acrobatico) sorvolerà tutta l’Italia. Un sorvolo di tutte le regioni italiane da parte delle Frecce Tricolori, in occasione del 2 giugno, 74esimo anniversario della proclamazione della Repubblica, «in segno di unità, solidarietà e di ripresa». Il giro d’Italia della Pattuglia acrobatica nazionale, sottolinea la Difesa, comincerà il 25 maggio e toccherà, in cinque giorni, tutti i capoluoghi di Regione.
Sorvoleranno anche Codogno, prima zona rossa dell’emergenza sanitaria che ha colpito l’Italia, le Frecce Tricolori nel loro giro d’Italia in occasione delle celebrazioni del 2 giugno.
Questo il programma dei sorvoli.
Il 25 maggio: Trento, Codogno, Milano, Torino e Aosta.
Il 26 maggio: Genova, Firenze, Perugia e L’Aquila.
Il 27 maggio: Cagliari e Palermo.
Il 28 maggio: Catanzaro, Bari, Potenza, Napoli e Campobasso.
Il 29 maggio: Loreto, Ancona, Bologna, Venezia e Trieste.
Il 2 giugno: Roma
«In occasione delle celebrazioni per il 74esimo anniversario della proclamazione della Repubblica, la Pan, la Pattuglia Acrobatica Nazionale – sottolinea il ministero della Difesa, in una nota – effettuerà una serie di sorvoli, toccando tutte le regioni italiane e abbracciando simbolicamente con i fumi tricolori tutta la Nazione, in segno di unità, solidarietà e di ripresa». A partire dal 25 maggio la Pan decollerà da Rivolto (Udine), sede delle Frecce tricolori, e toccherà – nell’arco di cinque giorni – tutti i capoluoghi di regione. «Tra le città che saranno sorvolate, Codogno, prima zona rossa dell’emergenza sanitaria che ha colpito il Paese e Loreto, dove ha sede l’omonimo santuario della Madonna protettrice dell’Arma Azzurra. Il 2020 è, infatti – afferma la Difesa – l’anno giubilare proclamato da Papa Francesco nel centenario della proclamazione della Beata Vergine di Loreto, ‘Patrona degli Aeronautì». Il giro d’Italia delle Frecce tricolori si concluderà simbolicamente il 2 giugno, «con il sorvolo di Roma in occasione della Festa della Repubblica che, quest’anno, non comprenderà la tradizionale parata ai Fori Imperiali. Gli aerei porteranno il tricolore sui cieli della Capitale effettuando alcuni passaggi sulla città durante la cerimonia di deposizione di una corona di alloro presso l’Altare della Patria da parte del Presidente della Repubblica».
2 giugno: niente parata ma Giro d'Italia Frecce tricolori
Dal 25 maggio la Pattuglia Acrobatica Nazionale toccherà, nell'arco di cinque giorni, tutti i capoluoghi di regione
da rainews.it, 22 maggio 2020 [ fonte ]
È confermato che quest’anno, causa Coronavirus, il 2 giugno non ci sarà ai Fori Imperiali di Roma la tradizionale parata militare in occasione della 74ª festa della Repubblica. Ma ci sarà ugualmente un evento: il ‘Giro d’Italia’ delle Frecce tricolori.
Infatti la Pattuglia Acrobatica Nazionale (PAN) effettuerà una serie di sorvoli, toccando tutte le regioni italiane e abbracciando simbolicamente con i fumi tricolori tutta la nazione in segno di unità, solidarietà e di ripresa.
A partire dal 25 maggio la PAN decollerà da Rivolto, sede delle Frecce tricolori, e toccherà – nell’arco di cinque giorni – tutti i capoluoghi di regione.
Tra le città che saranno sorvolate, anche Codogno, prima zona rossa dell’emergenza sanitaria che ha colpito il Paese, e Loreto, dove ha sede l’omonimo santuario della Madonna protettrice dell’Arma Azzurra. Il 2020 è, infatti, l’anno giubilare proclamato da Papa Francesco nel centenario della proclamazione della Beata Vergine di Loreto, “Patrona degli Aeronauti”.
Il Giro d’italia delle Frecce tricolori si concluderà simbolicamente il 2 giugno, con il sorvolo di Roma in occasione della Festa della Repubblica, gli aerei porteranno il tricolore sui cieli della Capitale effettuando alcuni passaggi sulla città durante la cerimonia di deposizione di una corona di alloro presso l’Altare della Patria da parte del Presidente della Repubblica.
Questo il programma di dettaglio: il 25 maggio Trento, Codogno, Milano, Torino, Aosta; il 26 Genova, Firenze, Perugia, L’Aquila; il 27 Cagliari e Palermo; il 28 Catanzaro, Bari, Potenza, Napoli e Campobasso; il 29 Loreto, Ancona, Bologna, Venezia e Trieste. Il 2 giugno a Roma.
2 giugno, niente parata militare ma un volo delle Frecce Tricolori lungo 5 giorni
Per l'emergenza Coronavirus ed evitare assembramenti non ci sarà la classica sfilata in via dei Fori Imperiali, a Roma. Gli aerei partiranno invece il 25 maggio e toccheranno tutti i capoluoghi di Regione
da repubblica.it, 22 maggio 2020 [ fonte ]
Sarà un 2 giugno diverso, quest’anno, per l’emergena coronavirus. Dopo la fine del lockdown e l’inizio della fase 2, con il divieto di assembramenti cambiano anche le celebrazioni per la Festa della Repupubblica.
Il ministro della Difesa ha infatti annunciato che il 2 giugno non ci sarà la classica parata militare in via dei Fori Imperiali, a Roma, ma la ricorrenza sarà segnata da un volo di 5 giorni degli aerei delle Frecce Tricolori.
In occasione del 74 anniversario della proclamazione della Repubblica è stato deciso infatti che il 25 maggio partirà “il giro d’Italia della Pattuglia acrobatica nazionale”. Le Frecce tricolori toccheranno, in cinque giorni, tutti i capoluoghi di Regione per, fa sapere il ministero della Difesa, dare “un segno di unità, solidarietà e di ripresa”.
Le Frecce Tricolori partiranno da Trento il 25 maggio e nello stesso giorno passeranno anche per Codogno ( prima zona rossa isituita durante l’emergenza coronavirus), Milano, Torino e Aosta. Il 26 sorvoleranno i cieli di Genova, Firenze, Peugia e L’Aquila e il 27 maggio si potranno vedere a Catanzaro, Potenza, Napoli e Campobasso.
Il viaggio delle Frecce proseguirà il 28 a Loreto, Ancona, Bologna, Venezia e Trieste.
Per la giornata del 2 giugno è prevista anche la manifestazione di protesta contro il governo organizzata dal centrodestra e a cui parteciparanno gli esponenti di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia.
Il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, nei giorni scorsi ha invece lanciato un appello affinchè il 2 giugno sia una festa di unità nazionale, senza iniziative di parte. “Tutti – ha detto – appendano alle finestre la bandiera tricolore”
25/29 maggio: Giro d’Italia delle Frecce Tricolori
da deskaeronautico.it, 23 maggio 2020 [ fonte ]
Da lunedì 25 maggio a venerdì 29 maggio 2020 le Frecce Tricolori effettueranno una serie di sorvoli su tutti i capoluoghi di regione. I sorvoli si svolgeranno per celebrare il 74° anniversario della proclamazione della Repubblica e in segno di unità, solidarietà e ripresa per l’emergenza sanitaria. I sorvoli saranno effettuati anche sulle città di Codogno, prima zona rossa del Paese e Loreto dove ha sede la Madonna protettrice degli aviatori. Il “Giro d’Italia” terminerà il 2 giugno con il sorvolo di Roma in occasione della Festa della Repubblica che quest’anno straordinariamente non prevede la parata ai Fori Imperiali.
Tutte le zone predisposte ad ospitare le attività di sorvolo si estendono entro un raggio di 5 NM dal suolo a 2000 piedi AGL. Il programma si svolgerà nei seguenti giorni:
- Lunedì 25 maggio: Trento, Codogno e Milano tra le ore 10.00 e le 11.30 locali. Aosta e Torino tra le 14.30 e le 16.00 locali:
- Martedì 26 maggio: Genova, Firenze e Perugia tra le ore 10.00 e le 11.40 locali. L’Aquila tra le 14.30 e le 16.00 locali;
- Mercoledì 27 maggio: Cagliari tra le ore 10.30 e le 12.40 locali e Palermo tra le ore 14.30 e le 15.30 locali;
- Giovedì 28 maggio: Catanzaro e Bari tra le 10.00 e le 11.40 locali mentre Potenza, Napoli e Campobasso tra le 14.00 e le 16.10 locali;
- Venerdì 29 maggio: Loreto e Ancona tra le 09.00 e le 12.00 locali mentre Bologna, Venezia e Trieste tra le ore 14.30 e le 16.30 locali.
I sorvolo saranno effettuati in contatto radio con i competenti enti ATS. Le aree influenzate dai NOTAM sono indicate nella mappa interattiva che segue. Le linee che congiungono le aree sono solo indicative della sequenza dei passaggi.
NDR: il sottoscritto riporta solo gli articoli trovati, non sono quindi responsabile di cambi di orario o/e errori presenti negli articoli stessi

Il punto di vista delle Frecce Tricolori
Folla a Torino per le Frecce Tricolori, la sindaca Appendino delusa: "Stavolta le cose non hanno funzionato"
Accalcati in migliaia per il sorvolo con cui la pattuglia acrobatica celebrava la ripartenza dell'Italia "rispettando le regole". Ora è polemica. La prima cittadina: "Porterò la questione al tavolo sicurezza". Lo Russo, Pd: "Faccia autocritica". Il governatore Cirio: "Comportamenti irresponsabili, a rischio mesi di sacrifici"
di Jacopo Ricca
da repubblica.it, 25 maggio 2020 [ fonte ]
La sindaca di Torino Chiara Appendino si scaglia contro gli assembramenti per vedere le Frecce Tricolori, che hanno sorvolato la città, come altre in Italia, per “unirsi agli italiani nella lotta al coronavirus” e celebrare la ripartenza “rispettando le regole”. “Così non va, porterò la questione al comitato per la sicurezza” dice ora la sindaca, a cui si è aggiunto in serata il governatore Alberto Cirio che parla di “comportamenti irresponsabili”.
Da piazza Vittorio Veneto alla scalinata della chiesa della Gran Madre, per arrivare al Monte dei Cappuccini, migliaia di torinesi si sono riversati in strada per assistere allo spettacolo della pattuglia acrobatica dell’Aeronautica militare che ha sorvolato Torino con i suoi fumi tricolori.
Molti ammassati, spesso senza mascherina, hanno suscitato l’indignazione di tanti. Tra loro anche la sindaca che, finora, aveva sempre difeso il comportamento dei torinesi, sia durante il lockdown sia durante la fase 2: “Sono più che felice di complimentarmi con i torinesi e riconoscere l’impegno, loro e di noi come Istituzioni, quando le cose funzionano – ha scritto in un post su Facebook – Ma questo non è stato il caso. Porterò questa situazione al tavolo di pubblica sicurezza”. Appendino ha poi precisato che le sue parole non sono contro i cittadini ma contro tutti, “in primis noi come istituzioni”.
Dopo il primo weekend con locali aperti e migliaia di giovani in strada, ma comunque “promossi” da Appendino nella maggior parte dei casi, il lunedì ha visto una folla inaspettata, tanto che le forze dell’ordine non avevano previsto particolari controlli, per l’omaggio delle Frecce all’Italia che lotta contro il coronavirus.
Un controsenso che questo evento abbia creato assembramenti, come in tanti hanno segnalato anche sotto il post dove Appendino elogiava lo show, osservato dal balcone di Palazzo Civico. “Sono colori che rappresentano la nostra storia, i nostri valori e le nostre speranze – scriveva lei – Oggi, le Frecce Tricolori, ci hanno dimostrato che possiamo guardare tutti nella stessa direzione”. Sotto però in tanti sottolineavano gli assembramenti, che ora la sindaca bacchetta.
A replicarle è Stefano Lo Russo, capogruppo Pd in Comune: “Ci permettiamo di ricordare alla sindaca – dice Lo Russo – che tra le Istituzioni che non hanno funzionato probabilmente c’è il Comune che lei guida e rappresenta. Magari invece che una critica ad altri stavolta servirebbe un’autocritica per l’ennesima sottovalutazione di un problema che non era proprio impossibile da prevedere”
Critico anche il presidente del Piemonte, Alberto Cirio, che annuncia “azioni mirate” già concordate col prefetto: “Ho assistito al passaggio delle Frecce Tricolori dal Palazzo della Regione, in una Piazza Castello ordinata e composta ad attendere il loro volo. Spiace e preoccupa che in altre piazze di Torino non sia stato altrettanto – sottolinea Cirio -. Ho gia parlato al prefetto Palomba per concordare una azione mirata, perché immagini come quelle del weekend e di oggi non sono accettabili, dopo mesi di sacrificio da parte di tutti che ora rischia di essere vanificato da comportamenti irresponsabili”.
Meno spese militari e più soldi per medici e infermieri: stop agli spettacoli delle Frecce Tricolori
di Davide Patuelli
da ravennanotizie.it, 26 maggio 2020 [ fonte ]
Quest’anno il 2 giugno non ci sarà la parata militare (che aveva un costo di un paio di milioni di €) evidente retaggio di quando l’Italia era una monarchia sabauda.
In compenso “le Frecce Tricolori sorvoleranno tutte le regioni italiane «in segno di unità, solidarietà e di ripresa». Il giro d’Italia della Pattuglia acrobatica nazionale, sottolinea la Difesa, comincerà il 25 maggio e toccherà, in cinque giorni, tutti i capoluoghi di Regione.”. Naturalmente si concluderà a Roma sul palcoscenico dell’Altare della Patria.
Lo spettacolo acrobatico, molto apprezzato dal pubblico, rappresenta per la Alenia-Aermacchi del gruppo Leonardo (ex Finmeccanica) anche un’ottima vetrina per vendere ad altri Paesi il nuovo aereo di addestramento M.345 HET, utilizzato dalla squadra acrobatica.
Un’ora di volo di un solo di questi modelli di aerei costa circa € 4.800 euro (valori 2015. Fonte l’allora ministra della Difesa Pinotti) . Questo, naturalmente per ciascuno dei nove velivoli che compongono la pattuglia. Per un totale, quindi, di € 43.200,00 l’ora. A questi vanno aggiunti spese accessorie come quelle per la sicurezza. Per farsi un’idea, la kermesse di tre giorni con le Frecce Tricolori costò, nel 2018, al Comune di Arona (Novara), più di € 118.000,00 escluse le spese sostenute direttamente dagli sponsor.
Molti hanno paragonato questo tragico periodo che stiamo vivendo ad una guerra. In realtà si tratta di una pestilenza e infatti l’hanno fronteggiata medici, infermieri, Oss e il Servizio Sanitario Nazionale. Le Forze Armate, con i loro cacciabombardieri F35, la portaerei Cavour e i carriarmati, nulla possono contro il Covid19. Certo, le truppe hanno anche svolto funzioni sanitarie, di ordine pubblico e di trasporto funebre, ma per le quali armi e addestramento bellico non servivano.
Quale segnale di “unità”, “solidarietà”, “ripresa”, ma soprattutto valorizzazione della nostra Repubblica, fondata sul lavoro, sarebbe se si cogliesse l’occasione del 2 Giugno per premiare e gratificare, anche economicamente e strutturalmente, tutto il comparto sanità, civile e militare, di questo Paese. Non si tratta di eroi, ma di persone che quotidianamente svolgevano e svolgono, con il loro lavoro, un ruolo indispensabile per le vite di ciascuno di noi. Spesso, nella storia si sono cercati “eroi” per distogliere l’opinione pubblica da scelte tragiche e disastrose. Piuttosto, sarebbe stato giusto dotarli, fin da subito, degli strumenti e delle attrezzature necessarie anziché spendere miliardi di euro in inutili armamenti e relative tangenti e smantellare il Servizio Sanitario Nazionale e le sue strutture.