(Ultimo aggiornamento: )

tratta da”La meravigliosa avventura” di Renato Rocchi – Aviani Ed.

“12 ottobre [1972] – airport Innsbruck (Austria)
Campionato Mondiale di Paracadutismo
– organizzazione: Osterreicher Aero Club
– improvvisa la richiesta – via Stato Maggiore Aeronautica – di un intervento delle ‘Frecce Tricolori’ a Innsbruck. Era la prima volta che un Ente austriaco chiedeva, con il consenso di Vienna, la presenza delle “Frecce Tricolori”.

Il motivo c’era: il Governo austriaco non accettava sorvoli di velivoli stranieri sul suo territorio E non faceva preferenze. Ancora più interessante la presenza della P. A. N. a Innsbruck.

Ero della spedizione.
Sabato mattina decollava un ‘DC6’ dell’Aeronautica Militare con gli specialisti e il materiale. Innsbruck non era un aeroporto facile, situato in una vallata, chiuso dalle montagne. Un’altra difficoltà: la frequenza in uso del controllo traffico aereo era in VHF – i G.91 operavano soltanto con I’UHF -; risolta con la Biga, radio mobile della P.A.N., portata in torre di controllo.

L’accoglienza degli organizzatori era stata non calorosa, ma corretta, educata. Nel pomeriggio si doveva effettuare la prova, ma una fitta nebbia calava d’improvviso in valle, e non c’era niente da fare.
Il tempo a disposizione veniva impiegato in visite e feste organizzate.
Ricordo che correvano tempi alquanto ‘inquieti’ tra l’Italia e l’Austria, per le rivendicazioni sull’Alto Adige, e quel Klotz assurto ad eroe nazionale altoatesino.

L’indomani mattina, alle 11.00. l’intervento.
Per Danilo Franzoi, Innsbruck segnava l’ultima sua presenza quale ‘leader’ delle ‘Frecce Tricolori’. In verità, aveva procrastinato la partenza per Bruxelles – sua nuova destinazione -per non lasciare nella peste Vittorino Zardo, Comandante di fresco. Una mattinata di sole, con visibilità infinita.

Decollo di 5+4+1 – ricongiungimento – e aveva inizio l’esaltante repertorio di figure acrobatiche – dal ‘cardioide’ all”Apollo’ – al ‘doppio tonneau’ – alla ‘bomba’, ridotta al ‘gabbione’ (alla sola apertura) per l’impossibilità – causa gli ostacoli – di effettuare l’incrocio.., e il solista che dava il brivido con i suoi passaggi… poi la formazione a ‘diamante’ di ‘9’ alla minima con i colori della nostra bandiera.
Era l’apoteosi!

E come per incanto, la fredda cortesia dei tirolesi si faceva calore, simpatia, ammirazione.
Nell’entusiasmo del momento, un addetto al Consolato italiano in Austria, mi confessava ‘avete reso più voi per la Farnesina in mezz’ora, che noi in cinque anni!’

Da quel giorno soltanto le ‘Frecce Tricolori’ e il suo vettore erano autorizzati a sorvolare l’Austria.
Si apriva il passaggio a Nord-Ovest via Bolzano – “abeam” Innsbruck – Monaco e destinazione, con il risparmio di ore di volo. Non più, dunque, le lunghe attese a Torino Caselle, e addio Hotel Sitea!

La disposizione dei piloti nella formazione:

Franzoi
Purpura – Santilli
Palanca – Montanari
Bonollo
Gays – Caruso
Gallus
Ferrazzutti (solo)”.

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