Ultimo aggiornamento: 10 Luglio 2024

Frecce / Interviene l'Aeronautica

L'attività acrobatica è sospesa, si effettueranno solo passaggi con fumata tricolore

da Il Piccolo, 2 settembre 1988, p. 2

ROMA. Le «Frecce tricolori» parteciperanno, nell’immediato futuro, solo a cerimonie militari, compiendo passaggi con le fumate. Lo ha reso noto l’Aeronautica militare con un comunicato in cui è detto che «con il rientro alla base madre di Rivolto della Pattuglia acrobatica nazionale è stato possibile avviare il processo di verifica delle potenzialità delle “Frecce tricolori” a operare in formazione, a seguito delle perdite subite nella sciagura di Ramstein».

È apparso subito evidente che, mentre l’attività operativa standard (addestramento al tiro, alla navigazione; ecc.) può riprendere, l’attività acrobatica in formazione richiederà tempi riorganizzativi, la cui durata potrà essere più compiutamente definita in momenti successivi. È possibile pertanto affermare che per l’immediato futuro le «Frecce tricolori» potranno prendere parte a celebrazioni e cerimonie, esclusivamente di carattere militare, limitandosi peraltro a effettuare i tradizionali passaggi con la fumata tricolore.

Gli enti organizzatori degli altri impegni saranno tempestivamente e di volta in volta informati.

Questa la notizia diffusa in serata dalle agenzie, dopo che per tutta la giornata era continuato il dibattito sul futuro della Pan. Ieri anche il segretario del Psi, Bettino Craxi, aveva preso posizione sul problema chiedendo al governo che «ragioni di buon senso, di prudenza, di riflessione e di rispetto devono indurlo ad adottare una decisione di sospensione delle esibizioni in manifestazioni pubbliche delle Frecce tricolori».

La lunga e articolata presa di posizione del segretario del Psi contiene anche la notizia dell’avvenuta richiesta di convocazione della Commissione Difesa della Camera da parte del gruppo parlamentare socialista. La richiesta è stata avanzata al presidente della Commissione, il socialista Lagorio, che nel pomeriggio ha annunciato per il prossimo 7 settembre la riunione dell’ufficio di presidenza della Commissione Difesa della Camera, allargato ai rappresentanti dei gruppi, «per un esame della situazione dopo la sciagura aerea avvenuta a Ramstein».

Allo Stato maggiore dell’Aeronautica, la dichiarazione dell’onorevole Craxi aveva su-scitato un qualche sconcerto. Una sospensione «di fatto» dell’attività della pattuglia, si era fatto osservare, è imposta dalla necessità di procedere a «una ricognizione del materiale umano e dei velivoli». Nessuno si sogna di far partecipare le Frecce tricolori «al momento» a manifestazioni acrobatiche.

Sospese le acrobazie

Il Governo ha deciso sulle «Frecce Tricolori»

La pattuglia potrà solo partecipare a sorvoli di manifestazioni militari
Quale futuro? Scaturirà dalle nuove norme internazionali di sicurezza

da Il Piccolo, 3 settembre 1988, p. 1

ROMA – Il governo ha avallato fa decisione dello stato maggiore dell’Aeronautica: le «Frecce tricolori» potranno tornare in volo ma solo in occasione di cerimonie militari limitandosi al sorvolo in formazione con la tradizionale fumata tricolore. L’operatività acrobatica viene sospesa in attesa di una verifica sulle condizioni di far riprendere tale compito in base a nuove normative di sicurezza cui si stanno adeguando anche gli altri Paesi europei. In pratica viene a essere interrotta l’attività peculiare della nostra pattuglia.

Dietro la decisione c’è l’intenzione di non fare della tragedia di Ramstein un argomento di polemica. Una pausa di riflessione resa necessaria non soltanto per ragioni organizzative, ma anche perché dagli ambienti politici si erano levate delle perplessità sull’eventualità di riprendere al più presto le esibizioni.

Zanone ha posto la questione al Consiglio dei ministri, di ieri, ribadendo la sua piena fiducia all’Aeronautica militare. Oggi il ministro della Difesa sarà a Ramstein per esprimere il cordoglio del governo italiano per le vittime della tragedia.

Per il futuro della pattuglia si apre comunque una fase nuova. Nessuna decisione vincolante è stata presa. La pattuglia intanto si dovrà riorganizzare. Si attende la conclusione delle inchieste e poi in sede internazionale dovranno essere studiate delle misure per garantire in ogni caso l’incolumità del pubblico. Soltanto dopo si vedrà come far riprendere l’attività.

Al ministero della Difesa negano che ci sia un ripensamento rispetto a quanto affermato subito dopo l’incidente di Ramstein, ma evidentemente la gravità dell’incidente ha reso necessaria una pausa di riflessione. E oggi è certamente prematuro stabilire quanto questa potrà durare.

Zanone, dopo la sua relazione ai membri del governo, in una dichiarazione ha rinno-vato a nome del Consiglio dei ministri «il cordoglio per le vittime dell’incidente e per i piloti caduti». Ha espresso la solidarietà «alle Frecce tricolori e all’Aeronautica militare».

Non è mancanza di solidarietà verso la tragedia avvenuta – ha aggiunto il ministro – ricordare, in questo momento di sfortuna, che le Frecce tricolori costituiscono la più prestigiosa formazione dell’Aeronautica.

Una decisione che non soddisfa tutti. Democrazia proletaria ha diffuso un comunicato redatto insieme ai verdi tedeschi nel quale si impegnano nei rispettivi Parlamenti a sostenere non solo l’abolizione di tali manifestazioni ma anche l’abolizione delle pattuglie acrobatiche militari.

Di opposto avviso il deputato del Msi, Franchi che polemizza con Craxi, che l’altro ieri aveva proposto l’alt a queste manifestazioni. Per l’esponente missino, la pattuglia acrobatica costituisce «l’unico grandioso vanto del nostro popolo, simbolo della sua unità, del suo ingegno e del suo valore». [g. s]

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