(Ultimo aggiornamento: )

di Alice Margaria
da “For Men Magazine”, giugno 2008, n° 63, p. 98

Nel 2007 è terminata la carriera di solista del maggiore Andrea Rossi, che ora addestra il suo erede Simone Cavelli, che sarà almeno per i prossimi due anni il nuovo Pony 10.

Magg. pilota Andrea Rossi – Pony10
Nato a: Roma, 10-04-1971
Altezza: 178 cm Peso: 70 kg
Nella PAN dal 1999

Cap. pilota Simone Cavelli – Pony 10
Nato a Asti, 22-12-1974
Altezza: 178 cm Peso: 75 kg
Nella PAN dal 2003

Essere il solista è il sogno di tutti i piloti della Pan, non è vero?
Sicuramente il solista ha il ruolo più spettacolare per chi assiste da terra a un’esibizione delle Frecce Tricolori; sono molto fortunato a essere stato chiamato a ricoprire questo ruolo.

Perché hanno scelto te?
Penso che sia a seguito di un compromesso tra l’esperienza conseguita all’interno dei ruoli che ho ricoperto sinora e l’anzianità professionale all’interno della Pattuglia.

Cosa differenzia la preparazione del Pony 10 rispetto a quella degli altri nove?
Dal punto di vista tecnico le manovre effettuate dal solista sono uniche e vengono tramandate di solista in solista.
Quando inizia l’addestramento, l’allievo solista non conosce la tecnica di quelle manovre perché non le ha mai provate.
Dal punto di vista fisico è necessario un incremento notevole dell’allenamento delle gambe, che agiscono sulla pedaliera dell’aereo in modo molto più incisivo.

Questa sarà certo la domanda più frequente che ti viene posta: “II solista è un pazzo?”.
No, tutt’altro! La dote più apprezzata in questo ruolo è l’equilibrio… parlo dell’equilibrio mentale.

Quali emozioni provi nel lasciare la Pan?
Mi sento soddisfatto di aver raccolto una grande esperienza e opportunità con la certezza di avere sempre dato il massimo e di avere sempre colto ogni occasione; se da un certo punto di vista può essere triste lasciare un’attività e un ambiente così particolari, c’è anche la serenità di essere stato tra i pochi fortunati ad aver potuto vivere quest’esperienza. Porterò sempre con me tanti ricordi preziosi, perciò la serenità dopo tutto prevale in questo momento.

Durante l’addestramento con il nuovo solista. ritrovi le emozioni di quando eri tu ad essere addestrato?
l ricordi tornano alla memoria ìn ogni momento del suo addestramento, ed è bene che sia cosi perché il nostro è un insegnamento che si tramanda soprattutto con la pratica, e io cerco di trasferire in Simone tutto ciò che non solo io, ma anche chi mi ha preceduto in questo ruolo particolare, ha voluto raccogliere come memoria storica da tramandare.

Di cosa si occupa un solista delle Frecce Tricolori dopo aver militato per tanti anni nella Pan?
Continuerò la mia attività di pilota militare: prevedo di essere impiegato a Ciampino presso il 31° Stormo, lo stormo
deputato a effettuare il trasporto delle personalità e i trasporti umanitari e sanitari, quindi una nuova sfida volando su aeroplani diversi per un’attività totalmente differente. Sono contento, sereno, motivato e ansioso di affrontare questo nuovo aspetto del volo militare nella nostra Aeronautica.

Frecce Tricolori, esibizione in Friuli. La Pattuglia ha un nuovo "solista"

di Vincenzo Nigro
da repubblica.it, 1 maggio 2008 [ fonte ]

ROMA – Primo Maggio di lavoro per i piloti delle Frecce Tricolori. Seguendo la tradizione avviata da qualche anno, l’Aeronautica militare ha confermato la data di oggi per aprire la stagione di esibizioni della pattuglia acrobatica nazionale nell’aeroporto di Rivolto del Friuli (Udine), che è la sede delle Frecce. All’esibizione hanno assistito decine di migliaia di appassionati di volo e in particolare del volo acrobatico, primi fra tutti i rappresentanti dei 118 “Club Frecce Tricolori” presenti in tutta Italia e nel mondo. In prima fila, a seguire le evoluzioni del “lavoratori dell’aria”, il ministro della Difesa Arturo Parisi, il capo della Difesa generale Vincenzo Camporini (è anche lui un pilota dell’Aeronautica) oltre al capo dell’arma azzurra, il generale Daniele Tei.

Sulle piste di Rivolto due mostre: la prima è quella dei velivoli storici delle Frecce, ovvero i vari reattori che negli anni sono stati utilizzati dalla pattuglia acrobatica italiana (C119, F86, F84, G91 e Vampire).

L’altra esibizione parallela è quella delle dieci Fiat Punto preparate in versione “Frecce” dall’Abarth, auto utilizzare per accompagnare i piloti ai velivoli sulla pista e poi parcheggiate in modo da poter essere visitate dagli appassionati dei motori terrestri, che di solito abbondano fra quelli che stravedono per i turbofan.

La stagione 2008 della Pattuglia acrobatica nazionale prevede 25 tappe, delle quali due all’estero, una in Francia e una in Olanda: le richieste dal mondo sono decine e decine, ma ancora una volta le Frecce sono costrette a tagliare le missioni all’estero per problemi di bilancio. La tappa più importante dopo la partenza di oggi a Rivolto sarà organizzata il 25 maggio dall’Aeronautica militare a Pratica di Mare, sul litorale a sud di Roma. Pratica di Mare da anni è la sede della “Giornata Azzurra”, la più grande e importante manifestazione aerea italiana, che vede la presenza delle più importanti pattuglie acrobatiche internazionali, di centinaia di aerei e una ricchissima mostra statica di velivoli.

Tornando alle Frecce, tra le novità di quest’anno c’è la designazione del nuovo solista, il capitano Simone Cavelli, nato ad Asti nel 1974. Un pilota “combat ready”, con 2.300 ore di volo solo su velivoli caccia, proveniente dalle linee operative dell’Aeronautica. “Essere il solista delle Frecce Tricolori”, ha detto il capitano Cavelli, “è un grande privilegio e sono consapevole che mi è stata affidata un’eredità preziosa. E’ un lavoro appassionante dove ogni singola manovra, richiede un estremo dinamismo e, allo stesso tempo, la massima precisione. Sento una grande responsabilità unitamente ad un orgoglio immenso”. A guidare le Frecce da terra c’è sempre il comandante, il maggiore Massimo Tammaro, mentre in volo il capo formazione è il maggiore Marco Lant.

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