Ultimo aggiornamento: 21 Maggio 2024
da Il Piccolo, 21 febbraio 1985, p. 1
UDINE — Un ufficiale pilota dell’Aeronautica militare che stava effettuando l’addestramento per entrare a far parte nella stagione 1985 della pattuglia acrobatica nazionale «Frecce Tricolori» di stanza a Rivolto, in provincia di Udine, è morto precipitando sull’aeroporto ai comandi del Macchi Mb 339 in dotazione da circa un anno al reparto. Si tratta del tenente John Miglio, nato a Nairobi, 27 anni fa.
Si è schiantato al suolo alle 12.30 di ieri mentre stava effettuando un normale volo di addestramento unitamente ad altri due velivoli dello stesso tipo. L’incidente non trova per ora spiegazioni, dal momento che non vi è stata alcuna collisione in volo o manovra che potesse mettere l’Mb 339 in condizioni di pericolo. Lo stesso pilota dev’essere stato colto di sorpresa, visto che non ha neppure tentato l’espulsione automatica con il seggiolino.
Si schianta un aereo delle Frecce Tricolori
Tragica esercitazione nel Veneto
da Corriere della Sera, 21 febbraio 1985, p. 4
UDINE — (l. p.) Un aereo delle Frecce Tricolori di stanza all’aeroporto di Rivolto (Udine), ieri poco dopo le 12.30, durante un normale volo d’esercitazione sul campo, é precipitato al suolo e si é disintegrato e il pilota è morto.
L’aereo, un MB 339 in dotazione alla pattuglia acrobatica nazionale, era pilotato da John Miglio (tenente pilota) di 27 anni, nato a Nairobi (i suoi genitori abitano a Torino), che da sei mesi era stato assegnato al reparto Frecce Tricolori di Rivolto e che dopo la fase di Istruzione avrebbe dovuto entrare a far parte della pattuglia acrobatica nazionale.
Ieri mattina, come dl consueto, il velivolo si era staccato da terra per compiere una normale esercitazione di volo. Il cielo era terso, adattissimo, quindi, a fare tutta una serie di voli di allenamento previsti dal regolamento. A quell’ora, lungo le strade che costeggiano il campo dl volo, numerose le persone che si erano intrattenute per assistere all’esercitazione e per seguire i volteggi degli aerei che lasciavano lunghe code bianche per l’aria rarefatta.
A un certo momento, nel compiere una virata molto bassa. l’aereo ha perso quota.
Pilota torinese muore cadendo con il suo jet
Lutto per le «Frecce» della Pattuglia acrobatica
La disgrazia a Rivolto, presso Udine, alla fine di un addestramento • Il giovane ufficiale ha tentato invano di proiettarsi nel vuoto
da La stampa, 22 febbraio 1985, p. 19
E’ bastato che l’uomo al citofono di corso Traiano 97 si presentasse («Sono il cappellano militare»), perché Claudio Miglio, 59 anni, collaudatore Fiat In pensione, e la moglle Rosa, 58 anni, intuissero che doveva essere accaduto qualcosa di grave al loro figlio, John, 26 anni.
La tragedia un palo di ore prima, a Rivolto, presso Udine, dove hanno sede le Frecce tricolori: durante un’esercitazlone di volo, un Aermacchl MB 339, in dotazione alla Pattuglia acrobatica nazionale, era precipitato al suolo. Il pilota, John Miglio, tenente dell’Aereonautlca militare, è morto sul colpo.
L’incidente mercoledì, poco dopo le 12. La dinamica è ancora incerta (è stata aperta un’inchiesta). Di certo si sa ciò che hanno raccontato i testimoni (decine di persone erano assiepate lungo la statale che costeggia la base aerea per assistere alle esercitazioni delle Frecce). Il cielo era limpido, John Miglio stava rientrando dopo l’addestramento quando, improvvisamente, ha perso il controllo. L’aereo ha avuto un’impennata ed è precipitato a vite. Il giovane ufficiale ha cercato di recuperare quota. Quando ha visto che non ce l’avrebbe fatta, a trecento metri da terra, ha azionato il comando di espulsione del seggiolino eiettabile, e si è lanciato. Il paracadute, purtroppo, non si è aperto.
John Miglio era nato a Nairobi (Africa), dove i genitori hanno vissuto per 15 anni. Aveva sei anni quando la famiglia è ritornata a Torino. Ricordano i parenti: «Nella sua vita un unico grande amore, da sempre: il volo». A 19 anni si diploma perito aeronautico al Settimo Itls, e parte subito per l’Accademia militare a Pozzuoli. Nell’81 è in America per frequentare una scuola di specializzazione. Al ritorno presta servizio a Istrana (Treviso), dove rimane fino al 28 settembre dello scorso anno, quando viene accolto nelle Frecce tricolori.
Una carriera velocissima, fulminante. Racconta una cugina: «Aveva dovuto fare delle scelte, era stato costretto a rinunce, a volte dure, per realizzare la sua passione».
I funerali del pilota caduto con il jet
da Stampa sera, 22 febbraio 1985, p. 3
Al tempio ossario di Udine si sono svolti stamane i funerali del tenente pilota dell’ Aeronautica militare Italiana John Miglio, di 27 anni, di Torino, morto il 20 febbraio a Rivolto, l’aerobase sede delle «Frecce Tricolori», in un incidente avvenuto durante una normale fase di esercitazione. Al rito religioso ha partecipato, oltre al familiari del giovane, anche un picchetto in alta uniforme.
Le cause dell’incidente non sono state ancora accertate. L’aereo, un «MB 339» in dotazione alla Pattuglia Acrobatica Tricolore (Pan), si è schiantato al suolo mentre insieme con altri due aviogetti stava sorvolando la base.
Quello a John Miglio è il primo incidente alla Pan dopo che la pattuglia ha in dotazione l’Aermacchi «MB 339». Nell’ultima tragedia, nel 1981, era morto il capopattuglia Antonio Gallus il cui «G91» aveva urtato, sempre nel cielo di Rivolto, l’aereo di un gregario durante un volo di addestramento.
John Miglio era nato a Nairobi, dove i genitori avevano vissuto per quindici anni prima di trasferirsi a Torino, dove il ragazzo è arrivato a sei anni. Aveva frequentato la scuola per perito aeronautico all’Itis e subito dopo l’accademia militare di Pozzuoli. Nel 1981 era andato negli Stati Uniti per frequentare un corso di specializzazione e, al ritorno, aveva preso servizio ad Istrana, presso Treviso. Ci rimase fino al settembre dello scorso anno, quando venne chiamato nelle Frecce Tricolori, il massimo traguardo per ogni pilota da caccia italiano. Essere nelle Frecce significa far parte del dieci migliori piloti Italiani e, spesso, dei primi venti o trenta del mondo, data la stima che le capacita della nostra Pan riscuote ovunque si esibisca. Un sogno, quello di John, spentosi bruscamente nel suo caccia che cade in vite. Si dice che il paracadute non si sia aperto. Ma non si tratta di una fatalità: qualcosa non era a posto, nel meccanismo di espulsione e di apertura. Il ragazzo torinese ha pagato con la vita quel «qualcosa».
Chi era John Miglio
da www.freccetricoloritorino.org [ fonte ]
John Miglio nasce a Nairobi in Kenia nel 1958 ed in giovane età acquisisce il brevetto di pilota civile per soddisfare la grande passione per il volo. Successivamente, appena l’età lo consente, intraprende la carriera di pilota nell’Aeronautica Militare Italiana prestando servizio nei vari Reparti di Volo, durante il quale ottiene, sia in Italia che all’estero eccellenti risultati per la sua bravura e professionalità.
Proprio all’estero, negli Stati Uniti, ottiene un importante riconoscimento dopo un corso formativo di 11 mesi presso la Air Force Base Laughlin vicino a Del Rio in Texas, su nuovi caccia, e tra questi lo Starfighter F104. Il 21 Maggio 1982 l’allora Ten. John Miglio emerge tra i 7 migliori “Top Gun” del mondo, ed è insignito della ”Air Force Special Honour”.
Rientrato in Italia continua la sua carriera nei Reparti di Volo per arrivare poi a far parte del prestigioso 313° Gruppo Addestramento Acrobatico Frecce Tricolori presso la Base di Rivolto e qui, il 20 febbraio 1985 durante un volo di addestramento, a seguito di un incidente perde la vita.
A New York, sulla portaerei americana Intrepid, ancorata al molo 86 dell’Hudson River e trasformata in museo galleggiante, si trova un MB339 con la livrea delle Frecce Tricolori sulla cui fusoliera è riportato il nome del Cap. John Miglio. Il velivolo è stato ceduto dall’Aeronautica Militare Italiana a seguito richiesta da parte delle autorità americane, e fa bella mostra tra i più importanti velivoli statunitensi che sono passati alla storia, a dimostrazione del prestigio mondiale della industria aeronautica italiana e delle Frecce Tricolori. I genitori del Cap. John Miglio sono sempre stati vicini al nostro Club ed averli nel sodalizio come Soci Onorari è onore e vanto di tutti gli associati.