Ultimo aggiornamento: 21 Maggio 2024
Il drammatico episodio dell'aereo nella prima domenica di luglio
Ai comandi del Cessna ammarato a Varigotti c'era un ex ufficiale delle Frecce Tricolori - L'Agusta Bell dei vigili del fuoco ha intercettato la richiesta di soccorso ed è subito intervenuto - Il salvataggio a 200 metri dalla spiaggia
di Alberto Dressino
da La Stampa, 3 luglio 1984, p. 17
FINALE LIGURE — Si deve all’abilita ed all’eccezionale sangue freddo del pilota, Sergio Valori, 30 anni, di Schlo (Vicenza), e alla bravura dei vigili del fuoco del nucleo elicotteri dl Genova, se l’ammaraggio dl domenica, nelle acque davanti a Varigotti di un piccolo aereo da turismo Cessna 210 non si è concluso in tragedia.
Pilota con ampi trascorsi militari su aerei da caccia, per anni membro dello leggendarie Frecce Tricolori, ora passato al gruppo acrobatico civile «Eagles Alpi» Sergio Valori ha saputo planare perfettamente sulle acque increspate dal vento senza alcun danno né per i numerosi bagnanti né per i passeggeri. Sergio Valori, tra altro, Io scorso anno ha partecipato alla trasvolata dell’Atlantico organizzata dalla Siae Marchetti in occasione del clnquantenario dell’impresa dl italo Balbo. Ancora una volta. poi, si è compreso come sia indispensablle il lavoro svolto dall’elicottero dei vigili del fuoco. Si tratta dello stesso tipo di soccorso provato dl recente nel porto di Savona durante una prova dl protezione civile organizzata cial vigili del fuoco e dalla Croce Rossa, e coordinata dai maggiori Sergio D’Agostino e Michele Costantini. Un esempio pratico dl come questo genere dl esercitazioni possa davvero essere utile.
Erano da poco passate le 17 e la spiaggia era stracolma di persone. Con Valori erano a bordo Valentino Brazzale, 44 anni, di Vicenza. Luigi Plergiorgio Della Massara, 44 anni, dl Zuglino (Vicenza) e Roberta Cortiana, dl 20 anni, anche lei dl Schio.
Il gruppo, partito dall’aeroporto dl Thiene (Vicenza), stava raggiungendo Villanova d’Albenga per il rifornimento prima di spiccare il volo verso la Spagna. Il primo campanello di allarme si ha mentre il Cessna sorvola Savona. II pilota si accorge che qualcosa non funziona a dovere. II motore comincia a perdere colpi e l’Indicatore del carburante tende pericolosamente allo zero. Forse una perdita dl benzina, un guasto nell’alimentazione o un semplice calcolo sbagliato nei rifornimento sono le cause più probabili dell’incidente; in ogni caso pare subito evidente a Sergio Valori che Villanova d’Albenga non può essere raggiunta.
Immediato il drammatico appello alla torre dl controllo Ingauna, un colloquio che viene però raccolto anche dall’elicottero Agusta 206 del vigili del fuoco dl Genova, in quel momento dl ritorno da una ricognizIone che aveva portato il pilota Gattorno, lo specialista Cosso e i vigili Bortolus e Silvano sino ad Alassio. L’elicottero fa In tempo a raggiungere il velivolo in avaria e può seguire la manovra di ammaraggio.
Per diciannove, lunghi minuti, come qualche bagnante ha avuto la cura di controllare, il velivolo galleggia prima di inabissarsi definitIvamente a circa 200 metri al largo della località, tra Varigotti ed il porto di Finale Ligure, denominata «Lo scoglio». In quel frenetici minuti i quattro occupanti il Cessna hanno avuto il tempo dl uscire dal portellone d’emergenza, recuperare tutto il bagaglio e guadagnare la riva.
Sono stati momenti drammatici. Il comandante Gattorno si é posato sulla spiaggia principale di Varigotti per agganciare sotto l’elicottero lo speciale «cestelIo» che fu ideato da Enrico. Poi è rimasto sospeso in volo sopra l’aereo, mentre il vigile Bortolus, appeso all’Agusta 206 aiutava gli occupanti dell’aereo a scendere e a prendere posto sul gommone di due giovani finalesi, Massimiliano Giachino ed Augusto Migliorini, che si trovavano in quel tratto dl mare e che hanno contribuito al salvataggio. Un intervento perfetto. Sul posto si sono immediatamente portati anche i vigili dei fuoco di Savona, prima partenza col capo-squadra Carosti [cognome non chiaramente leggibile dall’articolo, ndr.], carabinieri dl Finale Ligure e una motovedetta della Capitaneria di porto dl Savona.
Il velivolo ora al trova su un fondale di una decina di metri ed il recupero, programmato già per ieri mattina con l’intervento della Capitaneria di porto di Savona e dello speciale corpo dei sommozzatori dei vigili del fuoco dl Genova, è stato rimandato ai prossimi giorni per motivi tecnici. I sommozzatori Marando, Priano e Ginocchio avevano già effettuato domenica una prima ricognizione. In ogni caso li recupero avverrà quanto prima per evitare che possano crearsi intralci alla navigazione di natanti e barche da pesca. Sul posto sono state comunque lasciate un palo di boe dl segnalazione.