Ultimo aggiornamento: 1 Giugno 2024
da Corriere della sera, 30 marzo 1973, p. 2
Un sottufflciale dell’aeronautica è rimasto gravemente ferito nella base aerea dl Rivolto. Il sergente Nicola Maraglino, dl Agrigento, mentre passava accanto ad un aviogetto Sabre, della pattuglia acrobatica militare, è stato « risucchiato » dal turboreattore.
Il sergente Maraglino immediatamente soccorso, è stato trasportato in una casa dl cura dl Codroipo, dove è stato ricoverato con prognosi riservata per schiacciamento del torace.
Cronistoria di un incidente in linea volo
da Assenzio Gaddoni, L’artefice delle Frecce Tricolori, 2021, p. 179
Il 29 marzo 1963 il Serg. Marc. Radar Mecc. Nicola MARAGLINO era intento ad effettuare il controllo agli impianti di bordo dell’ F.86 E con il motore in moto per prove motore da parte del “motorista”, quando passando davanti al velivolo, veniva letteralmente risucchiato all’interno della presa d’aria, percorrendo tre metri circa, fermandosi forzatamente rannicchiato contro la parte anteriore del compressore del turboreattore.
Il “motorista”, Serg. Giorgio PITTANA che si trovava a bordo del velivolo, accortosi di quanto stava succedendo riduceva subito il motore al minimo sino allo spegnimento dello stesso.
Immediatamente con l’aiuto del M.llo Arm. Pietro AZZANO, M.llo Mont. Enrico TARONDO ed un Aviere provvedevano ad estrarre il Maraglino dalla presa d’aria: s’introduceva per primo l’Aviere, poi il M.llo Tarondo che tirava i piedi dell’Aviere, mentre il M.llo Azzano a sua volta tirava con forza tutti e due… finalmente Maraglino fu depositato a terra in un gravissimo stato di schock con evidente difficoltà respiratoria ed abrasioni multlple al volto.
Veniva immediatamente soccorso dal personale sanitario dell’Infermeria aeroportuale che provvedeva al trasporto d’urgenza alla Clinica “Villa Bianca” di Codroipo (UD) per i primi soccorsi, dove veniva ricoverato con “prognosi riservata” per “Contusione Toracica e Dorsale e all’E.O. della Regione Dorsale e Lombare, presenti segni indiretti di fratture vertebrali“.
Il 29 aprile veniva trasferito all’Ospedale Militare di Udine dove veniva dimesso il 4 maggio.
Insomma era andata bene!