Ultimo aggiornamento: 2 Marzo 2022

di Nico Nanni
da Friuli nel mondo, anno XXVIII, n° 294, marzo – aprile 1979, p. 5

I cento anni di emigrazione friulana in Argenlina furono solennizzati il 4 e 5 agosto scorsi a Cordenons e a Pordemone con una serie di manifestazioni e di convegni, che servirono a far ricordare ai friulani di oggi, vicini e lontani, quanti allora partirono dai nostri paesi per iniziare un’epopea che ancor oggi, in Argentina, è viva. Quelle celebrazioni hanno avuto un epilogo sabato 10 febbralo nella sala consiliare del comune di Cordenons: in quella sede ufficiale l’Ente Friuli nel Mondo e il Gruppo cordenonese «Cjavedàl», che delle giornate agostane furono i promotori e gli organizzatori, hanno voluto dire un grazie e offrire un segno di benemerenza a quanti enti e associazioni civili, militari e religiosi, diedero il loro contributo per la buona riuscita delle manifestazioni in programma.

Per questa «festa in famiglia» che ha avuto però il crisma dell’ufficialità, sono intervenuti, accanto al presidente Ottavio Valerio e al vice presidente, Renato Appi, dell’ente Friuli nel Mondo, e al presidente del «Cjavedàl», Ambrogio De Anna, il sindaco di Cordenons, Vampa il prosindaco di Pordenone, Cardin, l’assessore regionale al Lavoro e all’Emigrazione, Tomé, il prefetto di Pordenone, Arduini, il Questore Caccamo, e tutte le più alte autorità della Provincia.

La Corale Cordenonese, diretta dal maestro Pradal, ha eseguito canti dedicati all’emigrazione e al Friuli.

Dopo il saluto del Sindaco di Cordenons, che ha messo in rilievo il significato che per il suo comune riveste il ricordo di quanti partirono cento anni orsono annuncianndo che Cordenons dedicherà una via all’Argentina, ha preso la parola Ottavio Valerio.

Con parole commosso egli ha ricordato il sacrificio dei tanti friulani de hanno lasciato la terra natale per emigrare nel mondo e ha ringraziato quanti hanno collaborato con l’Ente Friuli nel Mondo per celebrare nel modo migliore il centenario.

Valerio ha quindi distribuito i riconoscilmenti, che sono andati: al sindaco di Pordenone, al gen. Lalli, comandante l’8a Brigata Garibaldi, al col. Romano Gelati, comandante il 5° Reggimento Ale-Rigel, al Comu­ne di Cordenons. alle Frecce Tricolori di Rivolto, al ten. col. Francesco Ingargiola, comandante 63° Battaglione «Fioritto», al ten. col.. Salvatore Licandro, comandante 13° Battaglione «Pascucci», al ten. col. Adolfo Grisafulli, comandante 55° Gruppo Elicotteri. «Dragone», al ten. col. Domenico Farro, comandante Gruppo Carabinieri Pordenone, a James Yohe, dell’Information Office USA dl Aviano, al ten. col. Pasquale Di Gennaro, al ten. col. Renato Rocchi. al ten. col. Gaetano Maggio, al cap. Giancarlo Pastorin, al cap. Mameli Paoletti, a Remigio Vivian, a Maurilio Basaldella, all’Avis di Cordenons-centro e dl Sclavons, all’Associazione Corale Cordenonese, a Luigi De Apollonia, alla Finchadura, al Circolo Culturale di Sclavons. alle Scuole Medie di Cordenons, al Gruppo Paracadutisti, all’Unione Artigiani Pordenone, all’Associazione Ciclistica Cordenonese, a Giorgio Gismon, ai sindaci di Cordenons dal 1946 a oggi, al prefetto e al questore di Pordenone, al Vescovo di Concordia-Pordenone, al sindaco e al prosindaco di Pordenone, all’assessore regionale alla emigrazione, Tomé.

La cerimonia, alla quae hanno partecipato anche numerosi emigrati e i loro familiari, é stata conclusa dall’assessore Tomé, che ha portato il saluto della Regione, e ha ricordato le emozioni riportate nel suo recente viaggio in Argentina. Ha poi auspicato che il fenomeno migratorio «abbia a cessare, confortati in questo senso – ha detto – dai dati di una recente statistica. Per cui il nostro impegno deve essere quello di creare qui i posti di lavoro necessari per accogliere gli emigrati che ritornano. La Regione intende inoltre fare in modo che la seconda Conferenza regionale dell’emigrazione, che si svolgerà nel prossimo maggio, costituisca una verifica dell’identità del friulano emigrato, delle sue necessità e richieste per fornire una risposta adeguata sul piano politico e legislativo».

Il presidente dell’Ente Friuli nel Mondo, Ottavio Valerio, consegna il trofeo al colonnello Barberis per le Frecce Tricolori, e, sotto, pubblico e autorità presenti alla manifestazione; l’assessore all’emigrazione, avv. Tomé, il generale Lalli, il prefetto Arduini, il questore Caccamo, il ten. col. Fano, il col. Gelati, il col. Barberis e il sig. Manfredi. In primo piano, in alto a sinistra, il vice presidente di Friuli nel Mondo per la provincia di Pordenone, Renato Appi.

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