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Reparti schierati, momenti spettacolari

da Il Piccolo, 16 maggio 1987

Polizia in piazza. La concezione della «Polizia al servizio del cittadino» si è materializzata, ieri, con la splendida festa che le forze dell’ordine hanno regalato a Trieste, ai suoi cittadini, dimostrando – se ce ne fosse ancora bisogno – come la «Polizia di Stato» è efficente, come la Polizia si articola nelle varie specializzazioni, come la Polizia si organizza contro la criminalità sempre più organizzata, sempre più scaltra, sempre più aggressiva, naturalmente contro il cittadino.

E i cittadini, che sentono nella Polizia il proprio scudo, la propria difesa, hanno lungamente applaudito in piazza dell’Unità quegli uomini e quelle donne (c’erano anche gli «angeli con la pistola» appena uscite dalle scuole femminili) che dedicano la propria vita e il proprio lavoro alla difesa della comunità civile.

Piazza dell’Unità ha accolto in maniera superba questa prima festa della Polizia celebrata in mezzo alla gente e non al chiuso di una caserma. Di fronte al palazzo del Governo un grande palco azzurro che, a stento ha ospitato le autorità e tutti gli invitati.

La gente, che non voleva assolutamente perdere questa magnifica occasione di veder schierate, in piazza, le forze dell’ordine, si accalcava sui quattro lati trattenuta dalle transenne. Applausi scroscianti hanno seguito il passaggio del gonfalone del comune di Trieste decorato di medaglia d’oro, che ha dato ufficialmente il via alla manifestazione, che ha avuto dei momenti di grande effetto spettacolare con il passaggio di tre aerei delle Frecce tricolori, che sono passati a volo radente sui piloni della piazza e sulla torretta del municipio, e i potenti getti d’acqua delle moto-pompe dei vigili del fuoco e dei rimorchiatori.

Un sole non troppo caldo e una brezza che giungeva dal mare hanno reso piacevole la mattinata in piazza e premiato le fatiche di chi, con il questore dott. Mattera, ha organizzato questo primo «bagno di folla» della Polizia triestina.

Mentre alle nove, in questura, veniva deposta una corona d’alloro nel sacrario che ricorda il sacrificio di quanti hanno immolato la propria vita per servire lo Stato, in piazza dell’Unità si schieravano i reparti: tre compagnie di agenti dí pubblica sicurezza, di cui una con centoquaranta donne poliziotto, un reparto di crocerossine, le unità cinofile con il bravo cane poliziotto Black, i tiratori scelti, gli uomini della Stradale, quelli della Polizia ferroviaria e quelli della frontiera.

E ancora gli specialisti «sub» in tuta di gomma e con le pesanti bombole di ossigeno, l’equipaggio della motovedetta Ps 497 portata appositamente in piazza e sistemata su uno scalo di legno e gli uomini della Polizia volante, del secondo reparto volo giunti dalla Malpensa in elicottero «67» atterrato con perfetta manovra al centro della piazza.

Alle dieci e mezzo sono arrivati i primi invitati. Il questore dott. Mattera ha fatto gli onori di casa ricevendo una a una le autorità regionali, provinciali e cittadine. Tra le mille persone invitate c’era una rappresentanza del gruppo rotariani viennesi giunti a Trieste per un incontro con gli amici del Rotary Trieste Nord.

Di fianco al podio degli ospiti una fila di labari delle associazioni combattentistiche e d’Arma. Alle 11.10 precise, come annunciato, il prefetto dott. De Felice, accompagnato dal questore, ha passato in rassegna il reparto in armi. Poi è arrivato il gonfalone della città di Trieste scortato dai vigili urbani, per il quale era stata riservata la pedana d’onore davanti alla tribuna delle autorità.

Nell’aria, intanto, si diffondevano le note dell’inno nazionale, suonate dalla banda della brigata meccanizzata Vittorio Veneto, cui faceva eco l’applauso delle migliaia di persone che hanno assistito alla cerimonia. Un ufficiale toscano, scelto per la sua bella voce, ha letto al microfono i messaggi che il Capo dello Stato, il ministro degli Interni, il presidente del Consiglio e il capo della Polizia hanno inviato in occasione di questa giornata.

È toccato quindi al questore, dott. Mattera, avvicinarsi al microfono per prendere la parola. Ha chiesto agli astanti di osservare un minuto di raccoglimento per ricordare così i Caduti delle forze dell’ordine, colpite di recente con l’assassinio di due agenti di Ps a Roma. Le note del silenzio hanno sottolineato il toccante momento.

Prima che il questore iniziasse la sua relazione, ecco venire dal mare le Frecce tricolori, il cui passaggio è stato sottolineato da fragorosi applausi.

Dopo i ringraziamenti di rito, al prefetto, al sindaco che ha concesso la piazza e che ha onorato la cerimonia con l’intervento del gonfalone, e a tutte le personalità convenute, il questore dott. Mattera ha tracciato il bilancio della Polizia che va sempre più specializzandosi e qualificandosi.

«Nella media – ha tenuto a sottolineare – l’agente di polizia oggi è in possesso di diploma di istituto di secon-do grado, se non di laurea. E anche le domande di partecipazione aí concorsi superano, nel numero, alcune decine di volte, il numero dei posti messi a concorso».

Dopo aver sottolineato che mentre una volta la maggior parte dell’organico era costi-tuito da giovani provenienti dal Sud, «oggi – ha detto -abbiamo una netta uguaglianza fra Nord e Sud. A Trieste, ad esempio sono state presentate 556 domande per agenti».

Il questore ha quindi tracciato sinteticamente lo stato dell’ordine e della sicurezza nella città e nella nostra provincia. L’ordine pubblico non ha procurato preoccupazioni anche per le misure preventive che hanno permesso di enucleare e rendere inattivi i teppisti sportivi. Il terrorismo non ha toccato la provincia.

La polizia giudiziaria ha identificato e arrestato tre individui responsabili di omicidio, ha sequestrato droga pesante (circa tre chili) non in transito di frontiera ma reperiti in città e provincia, arrestato 350 persone e denunciato a piede libero altre mille. L’ufficio stranieri, dopo l’entrata in vigore della nuova legge, ha identificato la propria attività respingendo oltre frontiera duemila cittadini stranieri indesiderabili.

Il dott. Mattera, dopo aver analizzato il lavoro della Stradale, dell’Amministrativa, della Ferroviaria e della Portuale, ha voluto ricordare la prova d’efficenza che ha dato la Polizia nel settembre scorso concentrando centinaia di uomini e mezzi per ritrovare un bambino di due anni disperso nella zona carsica e la cui baby sitter era stata trovata assassinata.

Reparti schierati, momenti spettacolari

da Fiamme d’oro, anno XIII, n° 7 – 8, luglio – agosto 1987, p. 32

Il 15 maggio “Festa della Polizia”, si è svolta nella più bella piazza di Trieste, quella dell’Unità d’Italia. Il Questore dott. Vito Mattera ha voluto che, fuori dalle tradizionali caserme o istituti d’istruzione, all’annuale ricorrenza potesse partecipare tutta la popolazione.

Lo spettacolo si presentava stupendo. Al centro, un perfetto schieramento di uomini e mezzi in dotazione alla Polizia; tre compagnie impeccabili, di cui una costituita da poliziotte, un reparto di sommozzatori, di cinofili, le volanti, la polizia stradale, ma soprattutto, un elicottero ed un mezzo nautico adibito alla vigilanza in mare,

Presente il Gonfalone della città di Trieste, decorato di Medaglia d’Oro.

Lo schieramento è stato passato in rassegna dal Commissario del Governo nella Regione Friuli-Venezia Giulia, Prefetto di Trieste, dott. Eustachio De Felice, il quale, con molta sensibilità, durante la rassegna ha raggiunto i Soci della Sezione ANPS, col Presidente Guido Diodato, il Vice Presidente Col. Sergio Uxa ed altri, schierati ai piedi della tribuna, rendendo il Suo saluto alla Bandiera.

Momenti commoventi nella Piazza durante l’alza Bandiera del Vessillo d’Italia e di quello di Trieste, e poi, quando, all’invito del Questore di osservare un minuto di raccoglimento in onore dei Caduti, tre aerei delta pattuglia acrobatica nazionale sorvolavano a bassa quota la suggestiva Piazza.

Presenti con i loro Labari altre Associazioni d’Arma e Combattentistiche. Autorità Civili. Militari e Religiose, rappresentanti delle Polizie confinanti.

A sera, alla presenza di Autorità e Soci della Sezione, con Bandiera, ha avuto luogo l’ammaina Bandiera, mentre un reparto della Polizia rendeva gli onori.

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