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Cresciuto a San Maurizio, è il nuovo pilota della pattuglia per il 2024

da gazzettadireggio.it, 29 novembre 2023 [ fonte ]

Reggio Emilia «Abbiamo conosciuto finalmente il nuovo pilota 2024. È il capitano Emanuele Bernuzzi di Reggio Emilia, proveniente dal quarto Stormo. Lo abbiamo festeggiato e incoraggiato per la prossima stagione acrobatica. Benvenuto». Così dal gruppo Facebook “47°Club Frecce Tricolori Maserada sul Piave – Treviso” si congratulano con il pilota reggiano Emanuele Bernuzzi, new entry nella pattuglia acrobatica dell’Aeronautica militare che porta il tricolore nei cieli di tutto il mondo.

Bernuzzi è nato 30 anni fa a Montecchio ma ha vissuto quasi sempre a San Maurizio con due fratelli gemelli più giovani di lui di quattro anni; qui ha frequentato le elementari e medie. Ama lo sport e ha praticato corsa (100 e 1.000 metri), lancio del giavellotto, nuoto e altre discipline. Inoltre ha voluto imparare subito e bene l’inglese.

A 14 anni ha chiesto a papà Cesare e a mamma Loretta di trasferirsi a Forlì per frequentare l’istituto aeronautico Francesco Baracca.

Cinque anni più tardi ecco arrivare il brevetto di pilota con voti splendidi, risultati che gli sono valsi l’ammissione ad un concorso (40 posti con 5.000 concorrenti) che ha brillantemente superato con test multiforme decisamente impegnativi. In tal modo ha guadagnato l’ingresso all’Accademia Aeronautica di Pozzuoli, ha cominciato un percorso che aveva, fra gli argomenti, anche molto della nostra provincia. La tesi era infatti sui Reggiane 2005, un lotto limitatissimo di caccia prodotti a fine guerra considerati velivoli di massima eccellenza che sono nati proprio qui a Reggio. Di qui un periodo di formazione in Texas. Ora la nuova avventura.

«Avevo 11 anni – ha raccontato nel 2017 sulla Gazzetta – quando salii con un mio coetaneo e suo padre su un aliante che decollava dalla piazzola di Castellazzo, vicino a Masone. Da allora ho fatto centinaia di voli, anche in elicottero, ed ogni volta a me sembra tutto diverso, magnifico. Lassù è proprio un altro mondo».

Foto sopra tratta dall’articolo – header foto di J Maverick 16™ Aviation Media

Il top gun di Reggio: "In volo con le Frecce porterò il Tricolore. Ho coronato un sogno"

Il capitano Emanuele Bernuzzi nella pattuglia acrobatica dell’Aeronautica: "In cielo viaggiamo vicinissimi, la nostra forza è la fiducia nei compagni"

da ilrestodelcarlino.it, 17 marzo 2024 [ fonte ]

Montecchio (Reggio Emilia), 18 marzo 2024 – Reggio Emilia, in campo aeronautico, ha una bella tradizione, ma che un reggiano, per la precisione di Montecchio, potesse entrare nella squadra delle Frecce Tricolori fino all’anno scorso poteva essere soltanto un’utopia. E invece Emanuele Bernuzzi, 30 anni, ce l’ha fatta ed è proprio il caso di dire così, perché lui il volo l’aveva in testa da quando aveva 14 anni, da quando un giorno disse a mamma Loretta che voleva fare il pilota d’aereo.

Ora Emanuele ha coronato il suo sogno, è capitano dell’Aeronautica Militare e il primo di maggio debutterà nella pattuglia acrobatica nazionale a Rivolto, sopra la base del gruppo, in Friuli-Venezia Giulia. Bernuzzi è stato ospite del Panathlon reggiano, nella serata a lui dedicata sotto la guida del presidente Enrico Prandi e del cerimoniere Paolo Panciroli, alla presenza del sindaco Luca Vecchi, dell’assessore Raffaella Curioni e del vice questore vicario Sandro De Angelis, alla prima uscita ufficiale. “La mia è soprattutto passione – dice il capitano Bernuzzi –, ho sempre sognato di fare il pilota e a 14 anni me ne sono andato da casa per entrare nell’istituto tecnico aeronautico Francesco Baracc a di Forlì. Da lì ho iniziato gli studi specialistici, poi il brevetto di pilota, l’ingresso nell’Accademia Aeronautica di Pozzuoli, la specializzazione negli Usa”.

Laureandosi con una tesi… reggiana.
“Sì, una tesi su un aereo da caccia prodotto alla fine della guerra, il Reggiane RE 2005”.

E ora?
“Sono entrato nel gruppo delle Frecce Tricolori alla fine dell’anno e ho iniziato l’addestramento che arriva fino a maggio. Da maggio parte la stagione delle manifestazioni e a ottobre ripartono gli addestramenti”.

Ci fornisce qualche dato?
“In dotazione abbiamo l’Aermacchi MB-339 di fabbricazione italiana, un velivolo super collaudato negli anni. Le figure che facciamo sono standard, la velocità dell’aereo va dai 200 ai 600 chilometri all’ora e il velivolo non ha grande autonomia, diciamo un paio d’ore. Così quest’anno andremo negli Stati Uniti e in Canada, ma lo faremo a tappe, passando dall’Olan da, dall’Islanda e dalla Groenlandia”.

Come è composto il gruppo?
“Nove velivoli che viaggiano in formazione fissa, io sono ‘Pony 7’, più un solista e il comandante che ci dà informazioni o consigli da terra. In alcune figure viaggiamo a meno di due metri uno dall’altro, ma la nostra forza è questa. Fiducia cieca nei compagni di volo, sia in aria, sia a terra”.

Adrenalina, timori?
“Adrenalina sì, perché fisicamente nelle accelerazioni più violente si sviluppa una forza di sei volte superiore al peso del pilota. Timori no, li annulliamo con tante esercitazioni, anche due o tre voli al giorno. Il rischio c’è sempre, se non lo vuoi devi restare a terra”.

È stato impegnato anche in azioni belliche?
“No, siamo stati in Romania, in zone limitrofe a Russia e Ucraina, per il controllo della difesa dello spazio aereo, cosa che fa cciamo in Italia e nei Paesi Nato ma gari meno organizzati. Ma non ci sono stati problemi”.

Quante ore di volo ha raggiunto?
“Sono a circa 900 ore di volo e in quello che faccio l’esperienza conta molto”.

Dal Panat hlon di Reggio Emilia ha ricevuto copia del primo Tricolore, sensazioni?
“Un bel Tricolore, noi che in cielo riusciamo a disegnare con le scie il più lungo Tricolore del mondo: lo porterò con me nei prossimi voli”.

Il top gun di Reggio: "In volo con le Frecce porterò il Tricolore. Ho coronato un sogno"

Era in città nei giorni scorsi il pilota entrato a far parte l’anno scorso della pattuglia acrobatica dell’Aeronautica Militare nota nel mondo. Il capitano è stato ospite del Panathlon all’Astoria: “Faccio parte di una squadra, di una famiglia non solo di piloti ma anche di specialisti”

da reggionline.com, 18 marzo 2024 [ fonte ]

REGGIO EMILIA – Era in città nei giorni scorsi il capitano Emanuele Bernuzzi, il pilota reggiano entrato a far parte delle Frecce Tricolori. E’ stato ospite del Panathlon all’hotel Astoria.

“Rappresentiamo in Italia e all’estero il sistema paese, la nostra forza armata, i colleghi delle forze armate italiane – le sue parole – Non solo siamo piloti italiani, ma voliamo su un velivolo italiano e questo ci rende particolarmente orgogliosi”. Bernuzzi, 30 anni, è Pony 7, uno dei nove piloti che compongono, insieme al solista, le Frecce Tricolori, la pattuglia acrobatica dell’Aeronautica Militare. All’Astoria ha raccontato del suo sogno, coltivato fin da bambino: a 14 anni l’iscrizione all’istituto aeronautico di Forlì, poi a 18 l’ingresso in Aeronautica e gli studi all’accademia di Pozzuoli. Negli Stati Uniti l’inizio del percorso per diventare pilota militare: “Sono stato assegnato alla linea Eurofighter con il ruolo di difesa dello spazio aereo. Poi l’anno scorso, a marzo, ho partecipato alla selezione interna dell’Aeronautica Militare alla quale possono partecipare alcuni piloti con una certa esperienza e una certa anzianità, che hanno certi requisiti. A luglio sono entrato a far parte delle Frecce Tricolori”.

Ospite del presidente del Panathlon Enrico Prandi nella serata organizzata da Paolo Panciroli, il capitano Bernuzzi ha spiegato come nascono le manovre che ogni volta stupiscono gli spettatori e dei rischi legati a questo lavoro. Ora, sta completando l’addestramento e poi, dal primo maggio, il via della sua prima stagione sulle Frecce. “Questo è un anno particolare per quanto riguarda la stagione acrobatica, saremo impegnati in Canada e Stati Uniti dopo 32 anni. Prima di partire faremo qualche manifestazione in Italia, partiremo a metà giugno, poi rientreremo a settembre”.

Erano presenti anche i genitori, il fratello e la sorella che vivono a San Maurizio, la fidanzata e gli amici di Reggio. Si sono emozionati tutti quando il sindaco Vecchi ha consegnato a Emanuele il Primo Tricolore: “Essere un pilota delle Frecce Tricolori significa prima di tutto far parte di una grande squadra, di una famiglia non solo di piloti ma anche di specialisti, tecnici che lavorano tutti insieme per fare sì che quello che il pubblico vede sia un grande spettacolo”.

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