Ultimo aggiornamento: 11 Luglio 2024

Volo senza acrobazie a Saragozza

di Paolo Bugialli
da Il Piccolo, 20 settembre 1988, p. 4

SARAGOZZA – Le «Frecce tricolori» sono tornate in cielo, per la prima volta dopo la tragedia di Ramstein. È successo a Saragozza, presente il re di Spagna, Juan Carlos. Niente esibizioni acrobatiche, soltanto una passata a bassa quota, in formazione, lasciando una scia di fumo tricolore.

La partecipazione degli aviatori italiani alla manifestazione nella capitale di Aragona, già concertata prima della tragedia in Germania, ha avuto soprattutto il significato di omaggio ai compagni morti, e alle molte vittime di Ramstein (sono già diventate 66). Si festeggiava il 75.0 anniversario dell’arma aerea di Spagna, e, nell’occasione, sono stati presentati i nuovi «F 18», comprati negli Stati Uniti.

Perché la cerimonia militare fosse anche una festa, era stata da tempo prevista la partecipazione di pattuglie acrobatiche, come i loro spettacolari volteggi. Le pattuglie che si sono esibite: la francese, la inglese «Red Arrow», la spagnola «Aquila» (è quella di più recente formazione, risale soltanto al 1985, e si esibì giusto in Germania, a Colonia mezz’ora dopo la tragedia di Ramstein).

Tutto è andato bene. Gli italiani non hanno voluto essere assenti dal festival aereo, pur senza esibizione acrobatica, secondo le disposizioni di Roma. La loro «passata» a bassa quota – esattamente alle 17.10 – ha destato comunque emozione: appunto per il significato che racchiudeva, di omaggio alle vittime.

Non c’era molta gente nel campo d’aviazione di Saragozza (la manifestazione, strettamente militare, non era aperta al pubblico qualunque, soltanto agli invitati), ma il passaggio delle «Frecce Tricolori» è stato seguito con particolare attenzione. Uno dei piloti, in una dichiarazione alla radio, ha ringraziato le autorità spagnole «per l’occasione di partecipare a questa manifestazione».

Il festival aereo è stato preceduto da accesa polemica, per l’impressione causata dal massacro in Germania.

Le autorità civili di Aragona avevano chiesto al governo di Madrid di sospendere le acrobazie. Il ministero della Difesa non è stato di questo avviso, pur imponendo una serie eccezionale di precauzioni.

Alla guida delle «Frecce tricolori» è stato inserito in qualità di capo formazione il ten. col. Rainerí che resta anche al comando del 313.o gruppo, in attesa della nomina di un capo formazione effettivo. La nostra pattuglia prosegue l’addestramento nella base di Rivolto, ma si ritiene che il ripristino dell’attività più impegnativa del gruppo richiederà ancora molto tempo.

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