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Gli azzurri sabato a Rivolto con le Frecce tricolori

da Il Piccolo, 20 aprile 1972, p. 13

I piloti della pattuglia acrobatica delle «Frecce tricolori» riceveranno sabato prossimo il distintivo di «azzurro» conferito loro dal consiglio direttivo dell’Associazione nazionale atleti azzurri d’Italia nel corso della sua ultima riunione tenutasi a Madonna di Campiglio. La cerimonia avrà luogo alla base aerea di Rivolto, dove nella mattinata si svolgerà anche una esibizione della pattuglia. Il distintivo verrà consegnato durante un pranzo d’onore.

Saranno presenti, oltre ad autorità militari e ai delegati del Coni della regione, anche alcuni famosi campioni del presente e del passato come Thoeni, Dibiasi, Cagnotto, Benvenuti, Dordoni, Berruti, Maspes, Spoldi, Giustina Demetz e altri. Verranno loro consegnate targhe e medaglie da parte della Regione, del Gruppo acrobatico e della Associazione azzurra, che sarà presente con il direttivo al completo e il suo presidente Fiorenzo Magni.

Parata delle «Frecce» in onore degli azzurri

Stamane a Rivolto

da Il Piccolo, 22 aprile 1972, p. 11

Presso la base aerea di Rivolto, si svolgerà stamane una cerimonia che vedrà uniti i componenti la pattuglia acrobatica delle «Frecce tricolori» e un gruppo di campioni ed ex campioni aderenti all’Associazione nazionale atleti azzurri d’Italia. E’ già assicurata la presenza del presidente Fiorenzo Magni nonché di Nino Benvenuti, Rolando Thoeni, Gìustina Demetz, Dordoni, Berrutti, Guerra, Maspes, Armando Filiput, delegato regionale ed ex. azzurro di atletica.

Ai componenti la «pattuglia» e ad altri azzurri sarà consegnato il distintivo di azzurro durante la colazione d’onore alla quale interverranno l’assessore regionale allo sport Romano, il comandante il Gruppo acrobatico col. Sburlati e II presidente dell’Associazione azzurri Magni. Nel programma della manifestazione figurano alle ore 9 l’esibizione della pattuglia, cui seguirà la proiezione di due documentari, un vermuth offerto dalla pattuglia e la colazione d’onore.

Tinte d'azzurro le «Frecce tricolori»

Simpatica cerimonia alla base aerea di Rivolto

Magni, Benvenuti e Giustina Demetz hanno «investito» i piloti

da Il Piccolo, 23 aprile 1972, p. 13

Rivolto, 22

Anche i meravigliosi piloti della pattuglia acrobatica del 313.o Gruppo di addestramento presso la base aerea di Rivolto sono da oggi «azzurri». Con una semplice cerimonia, svoltasi davanti ai «G 91» appena atterrati dopo un volo dimostrativo, osservato da terra con stupore e ammirazione, le «Frecce tricolori» si sono simbolicamente tinte d’azzurro. Fiorenzo Magni, Nino Benvenuti, Giustizia Demetz e altri dirigenti dell’Associazione Nazionale Atleti Azzurri d’Italia, hanno consegnato il distintivo e il guidoncino della Associazione al comandante del Gruppo col. Sburlati, al p. r. m. cap. Renato Rocchi, al comandante in volo ten. col. Franzoi ed agli altri componenti della pattuglia: Purpura, Santilli, Palanca, Montanari, Bonollo, Gais, Caruso, Gallus, Ferrazzutti (il «solista» della pattuglia) e l’ultimo arrivato Boscolo, nonché al gen. De Giorgi, comandante della prima pattuglia acrobatica italiana.

Rappresentanò l’ Italia all’estero, nei vari «meeting» aeronautici, quelli della pattuglia tricolore, con un azzurro carico sulla fusoliera e sulle ali dei loro «jet», con il tricolore dipinto sotto le ali. E sulla tuta di volo recano ad un braccio lo scudetto con la scritta «Italia», proprio come gli atleti di tutte le specialità che gareggiano in campo internazionale. Nessun omaggio dunque, in questo riconoscimento, ma l’attestazione di una qualifica che ai piloti di Rivolto spetta di diritto.

A dare lustro alla cerimonia erano convenuti numerosi campioni di grido ed altri azzurri, che hanno onorato lo sport italiano con le loro imprese negli anni verdi. Carletto Senoner, Giustizia e Carlo Demetz per lo sci, il «K 2» Cirillo Floreanini, iI decano dell’atletica friulana Plinio Palmano, i cestisti Cescutti e Sarti, i calciatori Manente, Enore Boscolo e Gianfranco Patria (La «Triestina» di Mazzero e Petris? Una gran bella squadra… di anni fa), l’ostacolista Filiput, delegato regionale dell’Associazione, velista Pellaschier, il monfalconese Pangaro, Civelli, Bregant per il CONI di Gorizia. E poi i già citati Benvenuti (il più festeggiato dagli avieri della base), Magni, nonché Maspes, Baraldi, Bellini, Guerra. Una vera famiglia, che senza sentimentalismi ma con viva soddisfazione di tutti i suoi componenti si è ritrovata vicino alle «Frecce tricolori», azzurri fra azzurri.

Gli onori di casa sono stati fatti dai comandante di Campoformido e Rivolto col. Tetro, dal col. Sburlati, comandante del Gruppo acrobatico, dal cap. Toso (ex calciatore bianconero) comandante della base di Rivolto. È intervenuto alla cerimonia anche l’assessore regionale allo sport Giacomo Romano, che durante la colazione d’onore ha offerto in dono al col. Sburlati, al presidente dell’Associazione azzurri Magni, al delegato regionale Filiput una medaglia ricordo.

Il tempo poco propizio, con le nuvole basse, compatte, ha ridotto l’esibizione delle «Frecce tricolori», ma il saggio che esse hanno dato, con voli a bassa quota, hanno ribadito l’alto grado di addestramento e l’abilità di questi piloti, capaci di volare a 500 chilometri all’ora sfiorandosi con le ali dei loro aerei fino a due metri di distanza. Tanto bravi e tanto capaci, questi azzurri tricolori, da non avere rivali nei mondo.

D. d. R.

Nella terza foto, Nino Benvenuti consegna il distintivo di azzurro al col. Giancarlo Sburlati, comandante del Gruppo di addestramento acrobatico di Rivolto, a fianco del quale sono il ten. col, Franzoi (in primo piano) e il gen. De Giorgi, comandante della pattuglia acrobatica nel 1930 , («Giornalfoto»)

da Renato Rocchi, La splendida avventura – La storia del volo acrobatico, vol. 3°, p. 157

Il 22 aprile, visita dell’Associazione Nazionale Azzurri d’ltalia alle “Frecce Tricolori”.

Un appuntamento alquanto sofferto per un contrattempo piuttosto spiacevole, inimmaginabile. Perché chi poteva immaginare che gli “Azzurri d’ltalia”, una Casta, un “team” ovattato di persone al di sopra di rivalità, di invidie, di gelosie, fosse spaccato in due – Associazione ed Unione – al pari di un partito politico, pronti a darsi battaglia ad ogni buona occasione, con l’immancabile promessa di un ritorno all’unificazione.

La protesta per l’esclusione dell’Unione arrivò in alto loco, passò quindi, al Palazzo dell’Aeronautica e finì con il coinvolgere l’Ufficio delle Pubbliche Relazioni della P.A.N., mettendo in forse la visita dell’Associazione fino all’ultimo momento.

In extremis la situazione si sbloccò, ad una condizione, dettata, voluta dall’Ufficio Propaganda dello Stato Maggiore Aeronautica: si faccia l’incontro, ma senza stampa e televisione.

Un incontro “in bianco’”, dunque. Una decisione venuta dalla “Casamadre”. E non è stata la sola stonata.

Una giornata, tra l’altro, fredda, con cielo coperto. Un’occasione per provare il vecchio programma con la nuova formazione.

Poi l’incontro in linea di volo con Magni, Mangiarotti, Filipput e Benvenuti e Maspes e la Demetz e Civelli e Pellaschiar e Fantuzzi e altri trenta “big” dello sport nazionale.
Dio che bella gente!

Da quell’incontro ne è uscito, spontaneo, genuino, un gemellaggio tutto azzurro, dettato da una comunanza spirituale che esiste tra gli “azzurri del cielo” e “quelli” che hanno difeso il prestigio nazionale sui campi “terreni”.

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