(Ultimo aggiornamento: 15 Maggio 2019)

La Pattuglia Acrobatica Nazionale Frecce Tricolori all'Airpower 2016

di Daniele Ghisolfi
da aviation-report.com, 26 Settembre 2016

Durante lo svolgimento della manifestazione aerea Airpower 2016 a Zeltweg, abbiamo avuto l’opportunità di intervistare il Comandante della Pattuglia Acrobatica Nazionale Frecce Tricolori, il Ten. Col. Jan Slangen prima dell’esibizione di sabato pomeriggio.

Come di consuetudine, anche in terra d’Austria le Frecce Tricolori hanno riscosso un notevole successo, sia da parte dei tanti italiani presenti che da tutto il resto del pubblico proveniente da ogni angolo di Europa. Eh si la nostra “pattuglia” riesce sempre a strappare applausi, sorrisi ed ovazioni in qualunque luogo si esibisca, portando con se il Tricolore più grande del mondo, simbolo di quella eccellenza che contraddistingue l’Aeronautica Militare e l’Italia nel campo dell’aviazione militare ed acrobatica.

Ma lasciamo la parola al Comandante Jan Slangen.

Aviation Report (AvRep): Comandante Slangen quando inizia la sua carriera di pilota militare e come è proseguita negli anni? Il lungo iter inizia affrontando le selezioni per diventare pilota dell’Aeronautica Militare. Una volta terminata l’Accademia Aeronautica a Pozzuoli, l’invio presso le scuole di volo. Sono stato successivamente assegnato alla linea AMX e inviato presso il Reparto Operativo presso il quale ho maturato l’esperienza ed i requisiti necessari per partecipare alla selezione per entrare a far parte delle Frecce Tricolori.

Avrep: Comandante qual è il suo ruolo e dove si posiziona durante una esibizione? Il Comandante delle Frecce Tricolori dopo aver maturato numerosi anni di esperienza da gregario e poi Capoformazione, assumendo il Comando passa a terra, al centro della display line con il compito di gestire il volo via radio assicurando la spettacolarità e sicurezza dell’esibizione. Tale ruolo mi porta ad essere inoltre il responsabile di tutta la squadra di poco più di cento donne e uomini dell’Aeronautica Militare che costituiscono il 313° gruppo Addestramento Acrobatico.

AvRep: Comandante che cosa significa far parte delle Frecce Tricolori e cosa rappresentano per lei e per tutti gli appassionati in Italia e in giro per il mondo? Alle Frecce Tricolori è stato assegnato un compito molto importante che ci riempie di orgoglio, ovvero quello di rappresentare non solo l’Aeronautica Militare in Italia, ma ancor di più rappresentare il nostro Paese ed il “made-in-Italy” in Europa e nel mondo.

AvRep: L’anno scorso in occasione del 55° anniversario avete presentato una nuova manovra acrobatica, la “scintilla”. Come e in quanto tempo nasce una nuova figura? La scintilla, nata da un’idea del Capoformazione il Magg. Mirco Caffelli, trae spunto da una manovra eseguita da una delle pattuglie dell’Aeronautica Militare cui negli anni ’50 era assegnato il medesimo compito di rappresentanza. Da qui sono necessari un attento e profondo studio a terra e numerose prove in volo prima che essa possa essere introdotta nel nostro programma acrobatico. Programma che salvo alcune introduzioni, ultime nel 2006 e 2015, è invariato da più di 50 anni e ci consente così di tramandare di pilota in pilota una tradizione acrobatica tutta italiana nata proprio in Friuli Venezia Giulia sul finire degli anni ’20.

AvRep: Come si entra nelle Frecce Tricolori e quali sono le doti tecniche ed umane che un pilota militare deve possedere o raggiungere? Dopo un iter altamente impegnativo che seleziona i piloti delle linee jet dell’A.M., al raggiungimento dei requisiti di esperienza in termini di ore di volo e prontezza operativa, si può presentare la propria candidatura per entrare a far parte della squadra. La giusta sintesi di doti professionali e caratteriali che consentano di operare in un contesto di squadra, sono la ricetta per poter entrare a far parte del nostro gruppo.

Le Frecce Tricolori all’Airpower 2016 di Zeltweg

Le Frecce Tricolori a Zeltweg Airpower 2016 – Copyright AM

AvRep: Quali sono le emozioni che si provano ad incontrare a fine manifestazione i fans e gli appassionati che spesso, come ad esempio qui a Zeltweg, affrontano un viaggio di centinaia di chilometri per vedervi in azione? Gli appassionati che ci seguono a migliaia e tutti gli amici dei Club Frecce Tricolori che ci seguono ovunque nelle nostre trasferte sono la nostra forza e il nostro supporto più grande; per un lavoro che ci vede altamente impegnati in tutti i fine settimana della nostra stagione acrobatica da maggio a settembre.

AvRep: Da maggio a novembre la lunga stagione acrobatica che si snoda in Italia e all’estero, quanto è impegnativo preparare un rischieramento per un evento come questo di Zeltweg Airpower? Tutte le nostre trasferte richiedono un’attenta pianificazione logistica e operativa che ci consenta di disporre di tutto il personale, i mezzi e gli equipaggiamenti necessari al corretto svolgimento delle operazioni che contraddistinguono la nostra attività. In quanto componente rappresentativa di una Forza Armata come l’Aeronautica Militare, in grado di proiettarsi dove lo richiede il Paese, questo è sicuramente il nostro pane quotidiano. Il volo di trasferimento degli 11 MB339, il supporto di trasporti aerei o ruotati richiede che la nostra macchina organizzativa funzioni con la precisione di un orologio.

AvRep: Nelle manifestazioni internazionali come questa in Austria, vi trovate spalla a spalla con altri importanti team acrobatici, che tipo di rapporti avete con loro? Vi scambiate suggerimenti o consigli? I rapporti sono assolutamente ottimi, non esiste alcuna competizione tra di noi in quanto ciascun team ha le proprie caratteristiche e le proprie peculiarità che lo rendono unico. Con i “cugini” di alcune pattuglie in particolare è nato un bellissimo rapporto che ci vede condividere momenti piacevoli anche al di là del nostro lavoro.

AvRep: Per finire, Comandante cosa significa per lei portare il Tricolore in giro per l’Italia e l’estero? Rappresentare l’Aeronautica Militare ed il nostro Paese non può che essere un profondo orgoglio, da cittadino e ancor di più da militare al servizio della Nazione; ogni volta, nonostante siano trascorsi diversi anni dal mio ingresso nel team, è come se si rinnovasse l’emozione di stendere il tricolore più lungo del mondo esportando così nel mondo un messaggio positivo di “italianità”.

Immagini: Daniele Ghisolfi, UCOM Aeronautica Militare – 313° Gruppo Addestramento Acrobatico

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