(Ultimo aggiornamento: 7 Gennaio 2022)

«Per la direzione show corretta la scelta del generale»

da Il Piccolo, anno 123, n° 86, 10 aprile 2004, p. 16

In una nota il presidente della Provincia Fabio Scoccimarro replica alle osservazioni del consigliere Visioli di Rifondazione comunista in merito all’affidamento della direzione del prossimo Air show, in programma ad agosto, al generale in pensione Massimo Montanari.

«Tale ruolo – sottolinea Scoccimarro nella nota – è espressamente indicato per l’organizzazione dì una manifestazione aeronautica con la responsabilità dell’evento, il compito di rapportarsi con le autorità competenti per il rilascio delle necessarie autorizzazioni e l’estensione del piano operativo dell’iniziativa. L’importo di spesa per la Provincia – precisa Scoccimano – è di 4 mila euro, cifra poco più che simbolica per un impegno di quasi cinque mesi e di tale responsabilità. Il generale Montanari – aggiunge il Presidente della Provincia – presenta inoltre un curriculum professionale di primario livello avendo fatto parte, tra l’altro, della Pattuglia acrobatica nazionale e avendo avuto anche esperienze di assoluta garanzia».

Scoccimarro infine nella sua nota replica anche alle critiche mosse da Visioli sul progetto, che non si è ancora realizzato, di far ritornare nelle panetterie il pane a un prezzo per le classi meno abbienti.

«Mi auguro di sbagliarmi – osserva Scoccimarro – ma ho notato un profondo fastidio da parte di una certa sinistra per le iniziative della Provincia come quella appunto di una possibile riduzione del prezzo del pane per i meno abbienti. Non è un obiettivo facile da raggiungere, posto che non ho la minima intenzione di identificare coloro che ne saranno i beneficiari: non sarebbe né dignitoso, né rispettoso verso la loro sensibilità. Con i panificatori stiamo invece, ultimando un progetto per distribuire il pane comune in forme rispettose della privacy oltre alla messa a disposizione di un’ulteriore quantità alle Associazioni impegnate nel volontariato».

Tutto è pronto per l'Air show, disagi compresi

Grande attesa per l'esibizione delle Frecce Tricolori nel fine settimana lungo la riviera barcolana. Già da oggi sono scattati i primi divieti nel piazzale «11 Settembre»

Domani e domenica dalle 14 alle 20: Costiera chiusa in entrata città, stop ai parcheggi sul lato mare

di Ugo Salvini
da Il Piccolo, anno 123, n° 186, 6 agosto 2004, p. 13

Traffico bloccato in Costiera e in strada del Friuli nella direzione di Trieste domani e domenica pomeriggio. Motorini che, durante le prove e nel corso della manifestazione, dovranno parcheggiare sul lato a monte della riviera barcolana.

Tutto è pronto, disagi compresi, per l’inizio della quarta edizione dell’Air show, manifestazione in programma domenica dalle 14 alle 20 nel cielo di Barcola, con protagonisti i piloti della pattuglia acrobatica delle Frecce tricolori e che vivrà già domani un’intensa vigilia. A partire dalle 14 infatti inizieranno le prove ufficiali, il cui programma è simile a quello di domenica: da domani pomeriggio perciò tutti i triestini potranno ammirare le evoluzioni degli aerei.

L’organizzazione della manifestazione implica però, come si diceva, anche dei pesanti sacrifici in conseguenza dei numerosi divieti alla normale circolazione delle vetture private e delle soste predisposti dall’amministrazione comunale.

Stamane è scattato il divieto di parcheggio in piazzale «11 Settembre», che sarà adibito fino al termine della manifestazione, cioè domenica, sera, a posteggio per i mezzi della Cri, mentre altri divieti di sosta saranno allestiti, sempre a partire da oggi, lungo il litorale barcolano «per poter allestire le tribune» ha spiegato l’assessore comunale alla Vigilanza, Fulvio Sluga.

Ma un autentico stravolgimento delle normali abitudini attende automobilisti e amanti delle due ruote da domani pomeriggio: dalle 14 in poi e fino alle 20, sia domani che domenica, si potrà entrare a Trieste solo attraverso la grande viabilità sull’altopiano e i motorini non potranno essere parcheggiati, come normalmente avviene, lungo il marciapiede del lato mare, in corrispondenza della pineta di Barcola e dei Topolini.

Un esercito di due ruote trasferito d’autorità dall’altra parte dunque «e le forze dell’ordine hanno ricevuto precise istruzioni di multare tutti coloro che non rispetteranno i segnali posti in loco – ha sottolineato Sluga – perciò per evitare conseguenze sarà meglio osservare queste disposizioni».

Tutti avvisati dunque. L’assessore ha spiegato così le ragioni di questa decisione. «Se dovesse rendersi necessario un intervento di mezzi di soccorso – ha precisato – dobbiamo garantire la possibilità di transito».

I vigili urbani applicheranno alla lettera anche la regola che riguarda il rispetto delle aree riservate al parcheggio dei mezzi pubblici «in quanto i bus – ha proseguito Sluga – dovranno poter entrare facilmente all’interno delle linee gialle tratteggiate, soprattutto nel caso, dovessero fare spazio a mezzi come quelli della Croce rossa, dei pompieri o delle forze dell’ordine».

«Basta, ora non se ne può più» - «No, ben vengano eventi così»

Residenti e gestori dei locali divisi sulla manifestazione

«Siamo stufi di queste continue rivoluzioni nel traffico della costiera, che ci impediscono di raggiungere normalmente le nostre case». «Il rumore originato dagli aerei è insopportabile». Sono queste le lamentele più decise fatte dai residenti nella zona di Barcola, quella maggiormente coinvolta dai provvedimenti adottati dal Comu-ne in occasione dell’Air show.

Non sono tantissimi per la verità, ma si fanno sentire: «Fra maratona della Bavisela, sagre di vario tipo, giro d’Italia, adunata degli Alpini e adesso il ritorno delle Frecce tricolori cominciamo a essere stanchi – hanno detto ieri – anche perché ogni volta il disagio si trascina ben oltre la conclusione delle manifestazioni».

Una signora che vive proprio all’altezza dei Topolini protesta per il rumore «ad alcuni anziani – precisa – ricorda troppo da vicino quello degli aerei che bombardarono Trieste proprio sessant’anni fa». Poi però corregge parzialmente il tiro: «Delle Frecce tricolori siamo comunque orgogliosi».

Chi invece attende con ottimismo l’arrivo di migliaia di persone lungo la costiera sono i pubblici esercenti che operano nella zona: «È un estate che prosegue a ritmo blando – ha detto il presidente della Fipe, Francesco Deruvo – per quanto concerne gli affari. Allora ben vengano eventi di questo tipo.

D’altra parte – prosegue – se non accettiamo di buon grado qualche piccola difficoltà, diventa impossibile organizzare qualsiasi tipo di manifestazione.

Bisogna che facciamo tutti un sacrificio – conclude – per avere in cambio l’attenzione generale su Trieste».

Air show a Barcola, oggi le prove dalle 14 alle 20

Scatta la prima giornata della kermesse aerea: chiusa la Costiera in entrata città, stop al parcheggio di auto e motorini sul lato mare della riviera

Scoccimarro: «Sarà un'edizione record. Ci chiamano anche da Austria, Croazia e Slovenia»

di Ugo Salvini
da Il Piccolo, anno 123, n° 187, 7 agosto 2004, p. 17

Adesso tocca alle Frecce tricolori. Dopo i lunghi preparativi degli ultimi giorni, durante i quali sono state decise fra l’altro drastiche modifiche alla circolazione in tutta la strada costiera, a iniziare da Barcola, l’Air show sta per cominciare.

Oggi, alle 14, partiranno le prove, che dovrebbero ricalcare, nella sostanza, il programma ufficiale di domani e, con esse, scatteranno anche il divieto di transito in direzione di Trieste, lungo la Costiera e la strada del Friuli, e quello di parcheggio per i motorini sul lato mare del tratto che va dalla pineta di Barcola al bivio di Miramare. Per due pomeriggi dunque gli appassionati e i curiosi potranno assistere alle evoluzioni acrobatiche nel cielo di Barcola di alcuni fra i migliori piloti italiani e del mondo.

Uno spettacolo che sta richiamando l’attenzione anche delle regioni e dei Paesi più vicini: «Le premesse indicano che stiamo andando verso il record di pubblico – ha detto ieri Fabio Scoccimarro, presidente della Provincia, l’ente che ha organizzato la manifestazione – infatti è considerevole il numero di telefonate giunte a palazzo Galatti, con richieste di informazioni sulla quarta edizione del ‘Trieste Air Show’. Mi hanno colpito in particolare – ha proseguito il presidente – le numerose comunicazioni pervenute dal vicino Friuli e da pubbliche autorità e semplici cittadini di Austria, Croazia e Slovenia. L’elemento di maggiore interesse è l’esibizione delle Frecce Tricolori – ha aggiunto Scoccimarro – ma va evidenziata una crescente attenzione per la pattuglia acrobatica francese. Ad accompagnare i piloti d’oltralpe, sarà presente allo spettacolo il Console Generale della Repubblica francese a Milano, Renaud Levy».

Un evento di queste dimensioni comporta necessariamente provvedimenti destinati a garantire la sicurezza dei piloti e degli spettatori; in questo senso va l’ordinanza predisposta dall’assessorato comunale per la Vigilanza, guidato da Fulvio Sluga, di cui questi sono gli elementi essenziali.

Ieri è scattato il divieto di parcheggio in piazzale «11 Settembre», che sarà adibito fino al termine della manifestazione, cioè domani sera, a posteggio per i mezzi della Cri, mentre altri divieti di sosta saranno allestiti, a discrezione degli organizzatori, lungo il litorale barcolano «per poter allestire le tribune» ha spiegato l’assessore comunale.

Ma un autentico stravolgimento delle normali abi-tudini attende automobilisti e amanti delle due ruote oggi e domani pomeriggio: dalle 14 in poi e fino alle 20 si potrà entrare a Trieste solo attraverso la grande viabilità sull’altopiano e i motorini non potranno essere parcheggiati, come normalmente avviene, lungo il marciapiede del lato mare, in corrispondenza della pineta di Barcola e dei Topolini. Un esercito di due ruote trasferito d’autorità dall’altra parte dunque «e le forze dell’ordine hanno ricevuto precise istruzioni di multare tutti coloro che non rispetteranno i segnali posti in loco» ha sottolineato Sluga. I vigili urbani applicheranno alla lettera anche la regola che riguarda il rispetto delle aree riservate al parcheggio dei mezzi pubblici «in quanto i bus – ha proseguito Sluga – dovranno poter entrare facilmente all’interno delle linee gialle tratteggiate, soprattutto nel caso dovessero fare spazio a mezzi come quelli della Croce rossa, dei pompieri o delle forze dell’ ordine».

«Servirà un pò di pazienza – ha affermato Scoccimarro, consapevole dei notevoli disagi per i bagnanti e per tutti i triestini – ma sono sicuro che la gente sopporterà volentieri qualche difficoltà, pur di poter assistere a un evento di straordinaria qualità».

Il programma
Esordio con i piloti francesi e chiusura con le «Frecce»

Saranno i francesi della «Patrouille de France» a dare ufficialmente il via, oggi pomeriggio, alle prove della quarta edizione di «Trieste aìr show», rassegna biennale del volo, organizzata dalla Provincia.

Rispondendo a una precisa richiesta dei piloti d’oltralpe, il direttore della manifestazione, generale Montanari, ha infatti permesso questa modifica del programma iniziale, che invece prevedeva che, ad alzarsi in volo per primi, fossero alcuni piloti italiani. Alla base della scelta la necessità, per i francesi, di ambientarsi nel cielo di Trieste, nel quale hanno volato per l’ultima volta più di due anni fa: decolleranno alle 14.40 e rimarranno per un’ora a compiere evoluzioni nell’aria, effettuando perciò la prova più lunga del pomeriggio.

Alle 15.50 sarà la volta della Capitaneria di porto, il cui aeromobile effettuerà dei voli dimostrativi per 18 minuti in totale.

Alle 16.12 e per 12 minuti ci sarà una dimostrazione del velivolo RV6, seguita da una esibizione di volo acrobatico effettuata, fra le 16.28 e le 16.41, dai campioni italiani della specialità.

Alle 16.45 sarà il turno della pattuglia «Yak Italia», che utilizza i modelli Yak 52. Venti minuti dopo toccherà a un elicottero dell’Esercito, un Mangusta a 129, che rimarrà in volo fino alle 17.18.

Solo quattro minuti di sosta e poi toccherà alla pattuglia dei «Red Bulls», con il loro Sukhoj. Alle 17.42 un elicottero dell’Aeronautica militare effettuerà una dimostrazione di soccorso con un mezzo A.B 212.

In-fine la chiusura delle prove sarà riservata alle attesissime Frecce tricolori, protagoniste assolute della manifestazione, che avranno a disposizione ben 25 minuti per farsi ammirare dal pubblico. I piloti italiani utilizzeranno i Caccia addestratori della Aermacchi, MB 339 Pan.

E oggi quattro ore di festa in cielo

Via alle 15.30 con un RV6: poi sarà tutto un susseguirsi di evoluzioni fino al gran finale con le Frecce Tricolori

di Ugo Salvini
da Il Piccolo, anno 123, n° 188, 8 agosto 2004, p. 13

È corsa via nell’entusiasmo del pubblico per le evoluzioni dei piloti in volo, soprattutto dei francesi e degli italiani delle Frecce tricolori, la giornata di prove di ieri di «Trieste air show».

Sono state cinque ore di evoluzioni nel cielo di Barcola, che hanno rappresentato il preludio della manifestazione di oggi, che prenderà il via alle 15.30, per concludersi poco prima delle 20.

E sono stati molti disciplinati anche gli automobilisti e coloro che guidano motorini: per le forze dell’ordine è stata una giornata intensa, ma priva di particolari problemi. Negli orari previsti nessuno, al di fuori dei mezzi di servizio e di emergenza, ha transitato lungo la costiera in direzione di Trieste. I vigili sono stati tolleranti nei confronti di chi ha comunque parcheggiato il motorino sul lato mare, ma oggi la musica sarà certamente diversa. I divieti saranno gli stessi: dalle 14 in poi e fino alle 20 si potrà entrare a Trieste solo attraverso la grande viabilità sull’altopiano e i motorini non potranno essere parcheggiati, come normalmente avviene, lungo il marciapiede del lato mare, in corrispondenza della pineta di Barcola e dei Topolini.

Oggi il programma prevede all’inizio diverse dimostrazioni in volo. Alle 15,30 di un RV6, poi di un Pitts special (alle 15.45), dell’Atr della Capitaneria di porto (alle 16), del Mangusta dell’Esercito (16.15) e del-la Pattuglia degli Yak 52 (16.30). Qualche istante prima delle 17 sarà invece l’atteso turno della Patrouille de France, seguita mezz’ora dopo dai Red bulls con i loro Sukhoj. Alle 17.50 breve esibizione di un elicottero dell’Aeronautica militare e infine, poco dopo le 18, i protagonisti assoluti: i piloti delle Frecce tricolori, che effettueranno le loro evoluzioni fino alle 18.30:

Va ricordato che, dalle 10, con partenze e arrivi sul campo di Cologna, coloro che vorranno provare l’emozione del volo in elicottero potranno cogliere l’occasione proposta da «Eli Fun», società che, fino a esaurimento dei posti disponibili, effettuerà delle ricognizioni sopra Barcola al costo di 35 euro a persona.

La tribuna a Barcola. Il tempo incerto ha allungato i tempi dell’esibizione. (Foto Sterle) – Una panoramica della Napoleonica. Il pubblico si è concentrato soprattutto sul ciglione carsico. (Foto Lasorte)

Air show con le nuvole, ressa sull'Altipiano Un temporale a Rivolto rischia di mandare a monte il passaggio delle Frecce Tricolori

Giornata con tempo incerto per la kermesse aerea: qualche ingorgo a Barcola, molto affollato soprattutto il ciglione carsico

Un temporale a Rivolto rischia di mandare a monte il passaggio delle Frecce Tricolori

di Pietro Spirito
da Il Piccolo, anno 123, n° 188, 8 agosto 2004, p. 13

Assiepati sul lungomare, ammassati nei punti panoramici, diluiti sulle strade che portano all’altipiano, intruppati sulla Napoleonica. Migliaia di triestini e non triestini hanno assistito ieri pomeriggio all’Air Show, protetti da un velo di nuvole e in palpitante attesa di vedere sfrecciare la pattuglia acrobatica nazionale, divenuta ormai una specie di popstar: in molti hanno, raggiunto i punti di osservazione solo nel tardo pomeriggio solo per vedere e applaudire le Frecce, e un brivido ha percorso la folla quando si è diffusa la notizia di un fortunale a Rivolto che sembrava dovesse t-nere a terra gli MB339 iridati. E invece lo show si è concluso come previsto, alla faccia di un temporale incombente, a circa tre ore dall’inizio con le evoluzioni di un RV6.

E il popolo dell’Air Show ha apprezzato, pur con varie sfumature, dovute soprattutto ai tempi fra un’esibizione e l’altra, apparsi a qualcuno un po’ troppo lunghi. I commenti raccolti fra i tanti spettatori divisi tra Carso e mare rispecchiano la varietà degli atteggiamenti di fronte a uno spettacolo di grande richiamo nel vasto palcoscenico naturale del golfo.

«Uno spettacolo interessante per tutta la città soprattutto per lo scenario unico del mare», commenta infatti Massimo Bacigalupo, bancario, per il quale «c’erano forse troppi tempi morti» in uno show «che magari sarebbe meglio proporre non ogni anno ma ogni due, per non rischiare l’inflazione». «Lo spettacolo era assicurato, lo si era capito già dalle prove di sabato», dice la signora Nives Ambrosi, che dalla sua postazione in riva al mare non si è persa una picchiata né un «loop». «Immagino che manifestazioni come questa costino molto – interviene la signora Marisa Belleli – ma una volta ogni tanto la città ne ha bisogno, e i disagi si possono sopportare».

Già, i disagi. «La gente si lamenta, ma per uno spettacolo così qualche sacrificio bisogna farlo, anche perché richiama turisti», afferma Liliana Macorini, mentre poco più in là Euro Riosa, vigile urbano in ferie, va più sullo specifico: «È il solito problema dei triestini – spiega con cognizione di causa – gli togli i loro percorsi abituali e vanno in crisi». D’altro canto, aggiunge Riosa a proposito della chiusura della Costiera, «una corsia deve essere lasciata libera per i mezzi di soccorso; il vero problema di Trieste è che la città ha solo tre strade di accesso, e se ne chiudi una il traffico inevitabilmente ne risente».

«Disagi? Ma io penso piuttosto allo straordinario apparato di sicurezza messo in atto dalle forze dell’ordine e dalla Capitaneria di porto in particolare, che da giorni controlla ogni dettaglio», puntualizza Dario rozzoli, presidente della Canottieri Saturnia, uno dei circoli sportivi della riviera barcolana trasforma-ti ieri in punti d’osservazio-ne privilegiati. «Ma quali disagi, queste manifestazioni danno solo lustro alla città e richiamano turisti», chiosa poco più in là Fabio Di Bin. E aggiunge: «lasciare aperta una corsia su Via-le Miramare è stata una soluzione intelligente».

Ma c’è anche chi la prende con meno «aplomb». Roberta Rubino con la sua figlioletta ha sgombrato il campo ben prima dello start: «Odio gli aerei – conferma – non mi piacciono, sanno di guerra, mi fanno paura e spaventano i bambini più piccoli; visti una volta ed è già troppo». In un altro punto della riviera Marco Severi legge imperterrito con gli auricolari del walkman nelle orecchie mentre su di lui rombano gli aviogetti. Il libro che ha in mano è «Ultimo a uscire», di Richard Picciotto, doloroso saggio-testimonianza sul crollo delle Twin Towers. Scelta casuale o preoccupante associazione di idee? «Ma no – rassicura – sto solo aspettando il passaggio delle Frecce Tricolori; l’Air Show? È sempre una bella iniziativa; disa-i? Non so, io giro in moto». Gli apparecchi rombanti richiamano alla mente brutte cose per Enzo Leggeri, che la guerra l’ha vista e combattuta, e non ha dimenticato il rumore dei bombardieri: «Per fortuna è rassicurante vedere oggi questo gioco rispetto alla guerra – afferma -, e considero le nostre Frecce i migliori del mondo; davvero, sono i migliori».

Tanti aerei nel cielo di Trieste con le loro traiettorie disegnate nell’aria. Una grande danza tra le nuvole a tratti minacciose che ieri ha avuto il merito di riconciliare i jet con idee che non siano di distruzione, paura e inquietudine. La pattuglia acrobatica delle «Frecce Tricolori» assieme ai colleghi francesi, ha tentato una volta in più di farci superare il dramma dell’Il settembre 2001 e di quegli aerei lucenti lanciati verso le «Twin Towers» per uccidersi e uccidere.

I triestini e molte persone «venute da fuori» hanno risposto al richiamo e si sono schierate sul lungomare di Barcola e soprattutto sul sovrastante ciglione carsico. Una presenza di massa che si è infittita man mano che l’esibizione delle «Frecce» si annunciava più vicina. Né sono sorti problemi alla viabilità che il grande spiegamento di forze è riuscito in parte a contenere. L’afflusso è iniziato nel primissimo pomeriggio quando è apparso evidente che il maltempo non avrebbe avuto il sopravvento e che la manifestazione sarebbe andata comunque a buon fine. Occhi e nasi rivolti verso il cielo, migliaia di obiettivi pronti a cogliere l’attimo da fermare per sempre. «Eccoli, eccoli» hanno ripetuto migliaia di voci appena il rombo di un jet annunciava »aerei in avvicina-mento».

Viale Miramare verso le 15.30 si è trasformato in un ingorgo: il traffico è stato bloccato per consentire alle vetture di un paio di «vip» con relative scorte di raggiungere i migliori posti di platea. Mugugni specie sui bus, colmi, surriscaldati e fermi. Altri distinguo per il sorvolo della città. Un paio di malori ai Topolini e nel sovrastante loggione della Napoleonica, hanno trovato la pronta risposta dallo schieramento predisposto dal 118 con la collaborazione di Cri e Sogit. Dodici mezzi, sette medici, un’eliambulanza dei pompieri sul molo Audace. Nel cielo macchine in formazioni geometriche: un grande ballo tra le nuvole concluso col «tricolore più grande del mondo» disegnato nel cielo della città.

Claudio Ernè

Premiata la Pan

Ma la pioggia fa saltare la festa serale in piazza Unità

«Credo che i numeri diano ragione agli organizzatori», ha affermato il generale Gianfranco Da Forno, speaker ufficiale dell’Air show, mentre le Frecce disegnavano un grosso tricolore nel cielo, per celebrare il 50° del ritorno all’Italia. E poi la sicurezza: «Solo una decina e per cose di poco conto – spiega il tenente medico Fulvio Di Cosmo – gli interventi della Croce rossa».

Ma il tempo non è stato generoso. «Abbiamo dovuto adattare la nostra esibizione alle condizioni atmosferiche, eseguendo il programma “basso”, cioè quello che si svolge interamente sotto le nuvole, altrimenti una parte delle nostre acrobazie non sarebbe stata visibile per gli spettatori». Questo è stato il commento del capoformazione delle Frecce tricolori, il capitano Massimo Tammaro.

In serata i piloti sono stati premiati in prefettura. Sospesi per la pioggia il concerto di Stefano Franco e la festa in piazza. Salvi solo i fuochi d’artificio.

«La manifestazione ha oramai raggiunto i livelli di attenzione e di simpatia della Barcolana e fa parte a pieno diritto del calendario dei grandi eventi di Trieste». Fabio Scoccimarro, presidente della Provincia, ente organizzatore dell’Air show, ha commentato così ieri sera, pochi minuti dopo la conclusione dell’ esibizione delle Frecce tricolori, che hanno chiuso l’intenso pomeriggio di evoluzioni nell’aria, la quarta edizione della manifestazione che ha richiamato complessivamente più di 100mila persone.

Partiti da Rivolto in ritardo a causa del maltempo, i piloti italiani hanno trovato ad accoglierli un pubblico entusiasta: «Credo che la migliore dimostrazione dell’affetto dei triestini per le Frecce – ha aggiunto Scoccimarro, incurante delle critiche formulate da alcuni residenti di Barcola e dai commercianti della zona – sia stata proprio questa, nel senso che oggi (ieri, ndr) non era giornata da mare, eppure sono stati tantissimi coloro che hanno voluto ugualmente raggiungere la costiera per vederli».

Ugo Salvini

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