Ultimo aggiornamento: 20 Gennaio 2020

da Corriere della sera, 19 luglio 1978, pag. 11

In seguito all’Ipotesi di scioglimento della «pattuglia acrobatica» dell’Aeronautica militare prospettata dall’onorevole Falco Accame dopo l’incidente in cui è perito il capitano pilota Graziano Carrer, il comandante della Prima regione aerea generale Antonio Mura ha inviato all’onorevole una lettera aperta.

Il generale Mura respinge alcuni concetti sostenuti da Accame, Il quale ha presentato un’interrogazione al ministro della difesa: i rischi («se vogliamo eliminare i rischi del volo dobbiamo solo smettere di volare»), le ingenti spese e la scarsa utilità («le Frecce tricolori sono un normale gruppo dell’aeronautica militare che svolge i suoi normali compiti»).

Il comandante della Regione aerea aggiunge che la pattuglia acrobatica ha un effetto di propaganda («a noi vengono giovani entusiasti») e svolge «un lavoro di rappresentanza e di presenza dell’Aeronautica e dell’Italia In tutte le più importanti manifestazioni aeree In Italia e all’estero». Dopo aver paragonato le «Frecce tricolori» dell’Aeronautica alla «Vespucci», la nave scuola della Marina, il comandante Mura conclude sostenendo che «ingenti spese» e «scarsa utilità» vanno viste «in un quadro d’assieme e generale».

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