Ultimo aggiornamento: 16 Agosto 2021
di Augusto Mattioli
da L’aculeo di Kamullia – Periodico della Contrada Sovrana dell’Istrice, anno XVIII, n° 2/99, p. 15
Un’infatuazione adolescenziaie, trasformatasi con il passare del tempo in grande amore.
“La passione per il volo – ricorda Alessandro Fiaschi, pilota delle Frecce Tricolori. la pattuglia acrobatica, fiore all’occhiello dell’aeronautica militare italiana, conosciuta in ogni parte del mondo – mi venne tra i quindici e i sedici anni. Mi sono informato su cosa avrei dovuto fare per diventare pilota. Quando ho fatto il militare di leva nell’aeronautica a Grosseto nel 1987 ho vinto il concorso di allievo ufficiale pilota dí complemento”. Da allora è iniziata una carriera importante e affascinante.
Detta così sembra tutto facile. Ma dietro il successo di Alessandro ci sono un fisico perfetto, anni di grandi sacrifici, durissimo lavoro di addestramento anche negli Stati Uniti, migliaia di ore di volo, una non comune volontà di ferro. “E anche – ammette – un pizzico di fortuna”.
Cosa che in questi casi e sempre la benvenuta. A 32 anni, il capitano pilota Alessandro Fiaschi sta vivendo davvero quei suoi sogni di ragazzo che guardava a naso all’insù gli aerei che sfrecciavano in alto. Ora ci sarà qualche altro giovanissimo che lo invidia e sogna anche lui di provare I ebrezza del volo.
A metà agosto tutti i sacrifici fatti in questi anni di, carriera nell’aeronautica gli verranno riconosciuti dalla città, con l’assegnazione da parte del Concistoro del Monte del Mangia di una medaglia d’oro. Un premio indubbiamente meritato, proposto dalla Contrada dell’istrice e dall’ex priore Alessandro Falassi come rappresentante dell’Università per Stranieri.
Pur viaggiando in ogni parte del mondo, il nostro contradalolo non dimentica certo l’istrice. In aereo infatti si porta sempre dietro il fazzoletto dai quattro colori. Un modo per continuare ad essere attaccato alla propria città, alle proprie origini, anche se í rapporti con Siena e con Camollia sono sempre molto solidi.
“Sono contento di questo premio – sottolinea Alessandro – non me Io aspettavo. Certo sapevo che il priore Mario Bellini si era dato da fare per portare avanti la mia candidatura. Devo dire che si tratta sempre di una grossa onorificenza. Mi ha fatto molto piacere soprattutto sapere che sono stati in molti ad esprimersi a mio favore”.
Nell’Albo premi Mangia nel sito del Comune di Siena viene riportato che all’allora Cap. Pil. Alessandro Fiaschi venne data la “Medaglia di civica riconoscenza”.