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da Il Piccolo, anno 106, n° 291, 11 dicembre 1987

CITTA’ DEL VATICANO – Scie tricolori hanno avvolto ieri la cupola di San Pietro, lasciate dai nove «Aermacchi Mb-339» della pattuglia acrobatica dell’Aeronautica militare italiana. Alle spalle del Papa, affacciato alla finestra del suo studio, mentre i «jet» a 270 chilometri all’ora passavano a volo radente a meno di 50 metri sopra la cupola di San Pietro, si è visto lampeggiare il flash di una macchina fotografica.

Era l’epilogo di una mattinata nella quale l’Aeronautica militare ha festeggiato la Madonna di Loreto, sua patrona. Diecimila avieri dalle 9 di ieri mattina sono confluiti verso la basilica di San Pietro dove il Papa ha celebrato per loro la messa.

Agli avieri, durante la messa, il Papa ha parlato di legame che il loro servizio ha con l’impegno di tutti i cristiani. «Il nostro tempo – ha detto – avverte con particolare urgenza e con sensibilità tutta nuova l’istanza di una più visibile e credibile coerenza da parte di quanti, quali che siano le loro condizioni, responsabilità o ufficio, portano il nome cristiano. Questa necessaria coerenza assume, nella vostra professione e missione, un’importanza del tutto particolare».

Ricordate le parole del Concilio su coloro che difendono la patria, Giovanni Paolo Il ha aggiunto: «Proprio coloro che sono impegnati nella salvaguardia, nella difesa e nella promozione delle libere istituzioni trovano nel messaggio di fraternità e di pace di Cristo il motivo e la forza di essere fedeli a questo compito dal cui assolvimento dipende in tanta parte un futuro di sicurezza.

Il Papa ha infine ricordato gli impegni svolti in tempo di pace in iniziative umanitarie e per popolazioni provate dalle calamità.

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