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Squarcina e Cumin, da Romans alla Pan

da ilpiccolo.gelocal.it, 2 settembre 2008 [ fonte ]

ROMANS La storia delle Frecce Tricolori trova forti collegamenti con Romans d’Isonzo. E lo fa attraverso due personaggi e piloti di grande rilievo in seno all’Aeronautica Militare Italiana, quali sono stati Mario Squarcina e Vittorio Cumin, le cui storie di vita e di volo si sono curiosamente incrociate.

Era il 3 marzo 1961 quando a Rivolto venne creato il 313.mo Gruppo addestramento acrobatico, Pattuglia acrobatica nazionale, meglio conosciuta come Frecce Tricolori, assegnato al comando del maggiore Mario Squarcina, classe 1920, di nobili origini toscane, che per alcuni anni visse a Romans, dove assieme alla famiglia trovò sistemazione in seguito ai fatti dell’8 settembre 1943, quand’era pilota del quarto Stormo Baracca a Gorizia, col grado di sottotenente, 72.ma squadriglia.

Nel periodo in cui Squarcina visse a Romans, assieme alla moglie, la goriziana Luigia Braunizer e al figlio nato a Romans e tenuto a battesimo da Lidio Poian, militò pure nella formazione calcistica locale, così come suonò il violino nella chiesa parrocchiale in occasione di una celebrazione pasquale con tanto di coro, di cui faceva pure parte.

Fu lo Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare a decidere allora di costituire una sola Pattuglia acrobatica nazionale, composta da piloti provenienti da tutti i reparti dell’Aeronautica Militare. Prese così il via in Friuli Venezia Giulia, sotto la sapiente guida di Mario Squarcina, il gruppo delle Frecce Tricolori, che oggi, con la formazione di nove velivoli e un solista, costituisce ancora la più numerosa compagine acrobatica del mondo, universalmente riconosciuta tra le più prestigiose.

Nel 1962 e nel 1963 la formazione delle Frecce Tricolori era ancora guidata dal Pony 0, ovvero dal pilota comandante Mario Squarcina, mentre in veste di Pony 2 c’era il romanese Vittorio Cumin, classe 1929, oggi generale in pensione, nonché presidente onorario decano dei soci del Circolo della Pan con sede a Rivolto.

Il 4 novembre 1962, in occasione dell’inaugurazione, all’aeroporto di Gorizia, del monumento all’aviatore Amedeo di Savoia, Duca d’Aosta, si assistette al passaggio delle Frecce Tricolori comandate dallo stesso Squarcina, mentre ai comandi di un velivolo c’era il Pony 2 Cumin. Quest’ultimo, nel 1963, con la pattuglia ancora comandata da Squarcina, venne nominato Pony 1, mantenendo tale carica anche nel 1964, 1965, 1966 e 1967, anni in cui la Pattuglia acrobatica era affidata al comandante Di Lollo. Nel 1968 e 1969, invece, col grado di tenente colonnello, Cumin rivestì la carica di Pony 0, ovvero di comandante in volo delle Frecce Tricolori. Ricordiamo, infine, che Squarcina si è spento nel luglio 1998.

di Edo Calligaris
da ilpiccolo.gelocal.it, 8 settembre 2015 [ fonte ]

ROMANS. Le celebrazioni di questi giorni, per il 55.mo anniversario della nascita delle Frecce Tricolori, hanno rinvigorito l’orgoglio della comunità di Romans d’Isonzo, che si sente particolarmente legata e partecipe della nascita della Pattuglia acrobatica nazionale, con le sue eccelse imprese, compiute in tutto il mondo. Un legame molto forte e sentito, di natura affettiva, sapendo che la storia della Pan si è cucita addosso due nomi importanti, le cui vite si sono più volte incrociate: si tratta del generale Mario Squarcina e del generale Vittorio Cumin. Il primo, nato a Padova nel 1920, fondatore della Frecce tricolori, ha vissuto per alcuni anni a Romans, dove aveva intrecciato molte amicizie, militando pure nelle file della Pro Romans, mentre il secondo, nato a Romans nel 1929, ha ricoperto un ruolo di primissimo piano all’interno della Pattuglia acrobatica nazionale. Lo dicono i dati: nel 1961, dopo aver fondato le Frecce Tricolori, Squarcina ricopriva il ruolo di Pony 0 e Pony 1, vale di comandante e capo formazione della pattuglia; nel 1962 era ancora Pony 0 con Cumin in veste di Pony 2; nel 1963 ancora Squarcina in veste di Pony 0 e Cumin Pony 1. Negli anni seguenti, dal 1963 al 1967, Cumin era passato Pony 1, assumendo la carica di capo formazione, migliorandosi ancora nel 1968 e 1969, quando, dopo il passaggio a Pony 0, diventò comandante della pattuglia.

Mario Squarcina, di nobili origini toscane, visse a Gorizia dopo aver sposato Luigia Braunizer, del luogo. La coppia giunse a Romans dopo l’8 settembre 1943, quando Squarcina era pilota del 4° Stormo Baracca a Gorizia, col grado di sottotenente, 72.ma squadriglia. A Romans la coppia ebbe pure un figlio, tenuto a battesimo dal cavalier Lidio Poian. Squarcina si mostrò un ottimo calciatore e venne ingaggiato dalla Pro Romans, giocava terzino, ma provò pure per la Juventus, così come mostrava delle buone doti di musicista, suonando il violino in chiesa. Divenuto maggiore, fu incaricato, nel 1961, dallo Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, di costituire la Pattuglia acrobatica nazionale composta da piloti provenienti da tutti i reparti dell’Aeronautica militare. Fu così che in Friuli Venezia Giulia, a Rivolto, il maggiore Mario Squarcina, scomparso nel 1998, creò il 313º Gruppo addestramento acrobatico “Frecce Tricolori”, che costituisce ancora la più numerosa compagine acrobatica del mondo, universalmente riconosciuta tra le più prestigiose. Anche Cumin, generale in pensione, è stato calciatore della Pro Romans, poi pure della Pro Gorizia in serie C., prima di intraprendere la carriera di pilota.

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