(Ultimo aggiornamento: )

di Paolo Chiarelli
da Corriere della Sera, 11 settembre 1977, p. 11

Piloti e specialisti della Pattuglia Acrobatica Nazionale sul campo di Rivolto

Il maggiore Antonio Gallus, trentotto anni, coniugato, tremilacinquecento ore di volo all’attivo, seicentomila lire di stipendio mensile, « leader », ovvero capo formazione, delle « Frecce Tricolori » si è esibito ieri sul cielo di piazza Duomo con gli altri nove componenti le pattuglia acrobatica nazionale. Durante l’eccezionale spettacolo, presentato per la prima volta a Milano, migliaia di persone hanno assistito a evoluzioni che ancora una volta hanno esaltato la bravura dei piloti dell’Aeronautica militare.

Arrivata alle 11 alla base Nato di Cameri, alla formazione sono state concesse poche ore di relax. Dopo un breve riposo pomeridiano i piloti del « G.91 PAN » hanno ripreso il volo per « provare » lo spettacolo che terranno alle 14 di oggi all’autodromo di Monza. Prima del Gran premio d’Italia di formula uno, i caccia modificati per il volo acrobatico presenteranno le figure più caratteristiche del vasto repertorio, « bomba » compresa. I « jet » si esibiranno nel passaggi alla minima velocità dl sostentamento, nelle viti orizzontali, nelle virate alla massima inclinazione alare possibile, nella formazione a « diamante » e in quella a « calice ».

Ma chi sono, che tipo dl vita conducono e che cosa vogliono dimostrare con i loro « raid » questi rappresentanti dei « circo dell’aria »? Lo hanno spiegato i piloti stessi ieri pomeriggio a Cameri, poco prima di decollare per le prove di Monza. Innanzi tutto come si chiamano, che esperienza hanno e quale ruolo assumono nella formazione.

Sono il tenente Sergio Valori, qualifica gregario destro, 1760 ore dl volo; Il tenente Nunzio Ruggiero, gregario destro, 1500 ore; il capitano Giuseppe Bernardis, fanallno, 1250 ore: il tenente Giuseppe Liva, gregario destro, 2780 ore; il maggiore Antonio Gallus, capo formazione, 3500 ore; il capitano Massimo Montanari, fanalino, 4500 ore; il tenente colonnello Paolo Barberis, comandante il 313esimo gruppo e supervisore all’addestramento acrobatico, 2650 ore; il capitano Vincenzo Saddu, gregario sinistro, 1980 ore; Il capitano Assenzio Gaddoni, fanalino, 2350 ore dl volo; il tenente Graziano Carrer, gregario sinistro, 1950 ore; il capitano Angelo Boscolo, solista, 2250 ore e il capitano Piergianni Petri, gregario sinistro, 1450 ore.

« Tengo a precisare – ha esordito a maggiore Gallus – che ci differenziamo dagli altri colleghi piloti dell’aeronautica solo per la specializzazione scelta: quella appunto del volo acrobatico Per il resto siamo come gli altri e sono forse loro a correre i pericoli maggiori. Alzarsi in volo nello spazio di pochi secondi, rincorrere un obiettivo che non si conosce, intercettare un “nemico” Invisibile e cosi via è molto piú rischioso che eseguire una “bomba” a due o tre metri dal suolo ».

Dl stanza a Rivolto, vicino a Udine, i « baroni rossi » dell’aeronautica conducono una vita assolutamente normale. Tutti sposati, i piloti delle « Frecce Tricolori », quando non si esiblsoono In Italia o all’estero, osservano orari da « impiegati »: sveglia la mattina alle 8, raduno un’ora dopo alla base militare per dlscutere Il piano di volo, decolli d’addestramento tra le 9.30 e le 11.30, rientro in formazione. pomeriggio di studio.

« Che pensano le nostre mogli? Niente dl particolare – risponde il tenente Ruggiero – D’altra parte, prima di sposarci, sapevano quale fosse il nostro mestiere. Perciò non sono troppo preoccupate quando voliamo. A volte abbiamo anche la possibilità di portarle appresso durante le trasferte ».

Antidivi per eccellenza, i piloti conservano qualità che sembravano scomparse da tempo. Molto affiatati tra loro, sono modesti e nello stesso tempo genuini. Considerati dalla gente uomini eccezionali dai nervi di acciaio, rifiutano quest’etichetta dicendo invece che, per entrare a far parte della formazione, sono necessarie assai più semplicemente doti quali la posatezza e il buon senso. Secondo loro, insomma, sfiorarsi l’un l’altro a settecento chilometri all’ora è quasi uno scherzo da ragazzi.

Eppure sono pochissimi i piloti che riescono a far parte della formazione: e non certo quelli che pensano di poter entrare a far parte dell’Alitalia dove i colleghi dei DC9 guadagnano stipendi tre volte superiori.

C’è da aggiungere che componenti la pattuglia acrobatica sono militari e come tali hanno precisi compiti. Cosl, dopo avere rinunciato alle ferie estive per le dimostrazioni, da novembre a dicembre di ogni anno partecipano alle fasi operative vere e proprie, esercitandosi nei poligoni a mitragliare e a sganciare bombe. Perché anche questo fa parte del loro mestiere.

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