Ultimo aggiornamento: 1 Dicembre 2020

50° Anniversario delle Frecce Tricolori e 10° Raduno Piloti delle Pattuglie Acrobatiche

da girofvg.com [ fonte ]

L’Aeronautica Militare celebra nel 2010, sabato 11 e domenica 12 settembre, il 50° Anniversario delle Frecce Tricolori ed il 10° Raduno Piloti delle Pattuglie Acrobatiche, con una grande festa, sabato 11 e domenica 12 settembre 2010 dalle ore 9.00 alle 18.00 presso l’Aeroporto di Rivolto (Ud), a 20 Km da Udine.

E’ passato infatti mezzo secolo da quando lo Stato Maggiore dell’Aeronautica individuò nella pattuglia della 4ª Aerobrigata “Cavallino Rampante” il nucleo originario dal quale sarebbe nato il 313° Gruppo Addestramento Acrobatico Pattuglia Acrobatica Nazionale “Frecce Tricolori”.
In quel lontano 1960 il “Cavallino Rampante” ricopriva il ruolo di pattuglia di riserva del team titolare dei “Getti Tonanti” della 5ª Aerobrigata nel rispetto della pratica di affidare a turno ai reparti da caccia dell’Aeronautica la responsabilità di preparare una rappresentativa acrobatica.

Gli F-86E Sabre erano i velivoli utilizzati nelle prime esibizioni del nuovo reparto, appartenenti a quei caccia della serie “80” che hanno svolto un ruolo chiave negli anni difficili ma esaltanti della ricostruzione della nostra forza aerea.

Oggi le Frecce Tricolori sono la pattuglia acrobatica più numerosa al mondo. Sono motivo di orgoglio per tutta la regione Friuli Venezia Giulia.

Il Comandante del 313° Gruppo Addestramento Acrobatico, Tenente Colonnello Marco Lant, e gli uomini del Reparto vi invitano a trascorrere con loro due giornate indimenticabili.

Un ricco programma di volo che vedrà, tra l’altro, l’esibizione delle compagini acrobatiche più prestigiose del mondo, garantirà uno spettacolo unico.

Ingresso a piedi / bicicletta gratuito; no parcheggio in base; servizio navetta dai parcheggi auto; accesso preferenziale per diversamente abili.
Sarà possibile accedere all’interno della Base solo a piedi, in bicicletta, in motociclo, in pullman previo accredito oppure in navetta; il parcheggio sarà possibile in apposite aree allestite a Campoformido e Rivolto; dai parcheggi ci sarà un servizio navette che effettuerà il collegamento con l’aeroporto di Rivolto.
Dalla stazione di Basiliano, una navetta effettuerà il collegamento con l’aeroporto di Rivolto.

Programma

Sabato 11 Settembre

Dalle 10.30
Aeronautica Militare  – AB 212 (Passaggio Bandiera)
– Italia
Aeronautica Militare – Reparto Sperimentale Volo – MB 339
– Italia
Pattuglia Iskry
– Polonia
Aeronautica Militare – Reparto Sperimentale Volo – Tornado
– Italia
Krila Oluje Team
– Croazia
Aeronautica Militare – Reparto Sperimentale Volo – AMX
– Italia
Finmeccanica m.346
– Italia
Jordanian Falcons
– Giordania
Patrulla Aguila
– Spagna
Aeronautica Militare – Reparto Sperimentale Volo – C.27J Spartan
– Italia
Patrouille Suisse
– Svizzera
Patrouille De France
– Francia
Aeronautica Militare – Reparto Sperimentale Volo – EFA 2000 Typhoon
– Italia
Ore 17.00

Aeronautica Militare – Frecce Tricolori –
Italia

Domenica 12 settembre

Dalle 10.30
Aeronautica Militare – AB 212 (Passaggio Bandiera)
– Italia
Aeronautica Militare – Reparto Sperimentale Volo – MB 339
– Italia
Pattuglia Iskry –
Polonia
Aeronautica Militare – Reparto Sperimentale Volo – Tornado
– Italia
Krila Oluje Team
– Croazia
Aeronautica Militare – Reparto Sperimentale Volo – AMX
– Italia
Dalle 13.35

Zeppelin NT –
Germania
Finmeccanica M.346
– Italia
Jordanian Falcons –
Giordania
Patrulla Aguila –
Spagna
Patrouille Suisse –
Svizzera
Aeronautica Militare – Reparto Sperimentale Volo – C.27J Spartan
– Italia
Red Arrows –
Regno Unito
Patrouille De France
– Francia
Aeronautica Militare – Reparto Sperimentale Volo – EFA 2000 Typhoon
– Italia
Ore 17.30

Aeronautica Militare – Frecce Tricolori
– Italia

Il programma potrebbe subire variazioni

Pattuglie Acrobatiche che parteciperanno al 50° Anniversario delle Frecce Tricolori

Team Iskry (Polonia)
La pattuglia Iskry (Scintille bianche e rosse) è il team acrobatico delle forze aeree polacche.

Royal Jordanian Falcons (Giordania)
La Royal Jordanian Falcons rappresenta la squadra nazionale acrobatica della Giordania.

Krila Oluje (Croazia)
Krila Oluje (Ali della Tempesta) è il team acrobatico delle forze aeree croate.

Patrulla Aguila (Spagna)
Patrulla Aguila (Pattuglia Aquila) è il team  acrobatico dell’aeronautica spagnola.

Patrouille de France (Francia)
La Patrouille de France Acrobatique (pattuglia acrobatica francese), comunemente indicata come Patrouille de France e talvolta abbreviata in PAF, è il team acrobatico francese.

Patrouille Suisse (Svizzera)
Da oltre 40 anni la Patrouille Suisse è la formazione ufficiale di volo acrobatico su aviogetto delle forze aeree svizzere.

Red Arrows (Regno Unito)
Le Red Arrows, ufficialmente note come la Royal Air Force Aerobatic Team, è la squadra acrobatica della Royal Air Force con sede presso RAF Scampton, Lincolnshire, Regno Unito.

Saranno presenti anche i piloti delle seguenti formazioni acrobatiche:

Black Eagles (Corea)
Il team acrobatico Black Eagles è il flight display team dell’Aeronautica della Repubblica della Corea.

Blue Impulse (Giappone)
Blue Impulse è la squadra acrobatica del Giappone appartenente all’Air Self-Defense Force.

Silver Falcons (Sud Africa)
I Silver Falcons sono la pattuglia acrobatica dell’Aeronautica Militare del Sud Africa.

I 50 anni delle Frecce Tricolori

da lastampa.it, 10 settembre 2010 [ fonte ]

Ogni volta che le Frecce Tricolori finiscono la loro esibizione, i dieci piccoli caccia azzurri Mb-339 disegnano nel cielo, con i fumogeni, un’immensa bandiera bianca, rossa e verde che si estende per cinque chilometri, mentre dagli altoparlanti a terra la voce di Luciano Pavarotti intona «Vincerò» – cioè il finale di «Nessun dorma». Questo momento magico si dovrebbe ripetere (pioggia permettendo) domani e dopodomani all’aeroporto di Rivolto, provincia di Udine, in un’occasione speciale: la Pattuglia acrobatica nazionale festeggia il 50° compleanno, e all’evento parteciperanno altre squadriglie famose: le Red Arrows britanniche, la Patrouille de France, la Patrulla Aguila spagnola e la Patrouille Suisse, e poi ci saranno a far da corona le meno consuete rappresentative di Sud Africa, Giappone, Corea, Polonia, Croazia e Giordania. Oltre che per i 50 anni della «Pan» italiana l’appuntamento potrebbe risultare storico per le Red Arrows di Sua Maestà britannica, visto che i tagli feroci al bilancio della difesa di Londra, imposti dalla crisi economica, potrebbero portare alla fine di questa pattuglia acrobatica in tempi brevi (se ne discute sul serio), così quella di sabato e domenica rischia di essere l’ultima o una delle ultime loro esibizioni. Un motivo di curiosità in più per le 300 mila persone che sono attese a Rivolto nel weekend.

La faccenda dei 50 anni è da chiarire. Per le Frecce Tricolori non si tratta di un compleanno come la Festa della Liberazione o quella della Repubblica, cioè l’anniversario preciso di un evento con una data ben definita, semmai è qualcosa di più simile al Natale o alla Pasqua, da festeggiare con una collocazione un po’ arbitraria. La nascita ufficiale del 313° Gruppo Addestramento Acrobatico all’aeroporto di Rivolto risale al 1° luglio 1961, quindi a settembre non fanno 50 anni. Ma l’Aeronautica militare ha anticipato le celebrazioni ufficiali di parecchi mesi perché, in effetti, alla gestazione del 313° si cominciò a lavorare nell’autunno precedente (sine die).

Un’altra cosa da sottolineare è che l’attività acrobatica delle Frecce Tricolori non è un orpello rispetto al lavoro quotidiano dei piloti da caccia, perché fare evoluzioni con gli aerei militari è parte essenziale del mestiere, fin dai tempi di Francesco Baracca. E infatti la Pattuglia di Rivolto, oltre che regalare spettacoli aerei ha specifiche capacità operative: forse la più attuale è quella di contrasto degli «slow mover», cioè i piccoli velivoli a bassa velocità, ma molto maneggevoli e sfuggenti, che potrebbero essere usati da terroristi per missioni suicide. Per inseguire e abbattere questo tipo di bersagli servirebbero dei caccia altrettanto piccoli e agili, che però avrebbero il difetto di essere lenti come le prede che cacciano, e allora arriverebbero tardi; mentre con i bireattori Mb-339 della Pattuglia acrobatica si ottiene il miglior compromesso fra la velocità e la maneggevolezza, certo in condizioni estreme che solo i migliori piloti possono sostenere.

La Pan ha fama di essere la miglior pattuglia acrobatica del pianeta e questa non è una di quelle solite bugie che ci raccontiamo così volentieri in Italia, del tipo che abbiamo il campionato di calcio più bello del mondo. Le Frecce Tricolori hanno delle peculiarità oggettive rispetto alla concorrenza. Sono il gruppo più numeroso, inoltre, quando danno spettacolo, restano in vista del pubblico per tutta la durata del programma, senza disimpegni.

Le evoluzioni si fanno con 10 aerei, o per essere più precisi nove aerei più uno, cioè il solista che interviene a intrecciare a sorpresa la sua rotta con quella del gruppo nei momenti topici. La figura più famosa e più attesa dal pubblico è la cosiddetta «Bomba»: le Frecce si spingono in nove ad alta quota e poi si tuffano giù in picchiata per aprirsi come petali sul pubblico, lasciando dietro nove scie bianche, con il solista che dal basso si arrampica verso il centro della corolla.

E l’aereo? L’Aermacchi Mb-339 è un monomotore a reazione da addestramento e un vanto dell’industria italiana, esportato in molti Paesi; la neonata pattuglia acrobatica degli Emirati arabi uniti ha deciso a sua volta di adottarlo. Non sarebbe giusto dire che va sempre tutto bene. L’attività della Pattuglia acrobatica nazionale presenta un elemento di rischio e negli anni ha reclamato anche un tributo di sangue. L’incidente più famoso e più tragico è quello di cui la Pan fu protagonista il 28 agosto 1988 a Ramstein, in Germania: a causa di uno scontro in volo morirono tre piloti ma anche 67 spettatori, perché uno degli aerei piombò in fiamme sulla folla. Da allora le esibizioni avvengono in modo più sicuro, evitando alcune cose e con gli spettatori tenuti più a distanza. Due dei tre piloti morti avrebbero dovuto testimoniare pochi giorni dopo sulla tragedia di Ustica, ma in questo caso la teoria del complotto non decollò.

Foto da udine20.it

Frecce Tricolori, è qui la festa 50 candeline e nuovi super jet

In Friuli le più importanti pattuglie acrobatiche del mondo

di Giovanni Caprara
da corriere.it, 10 settembre 2010 [ fonte ]

MILANO – Compleanno straordinario per le «Frecce Tricolori». Mezzo secolo è trascorso dalla loro nascita e nel cielo friulano di Rivolto (Udine), domani e domenica una grande festa internazionale segnerà lo scoccare dei cinque decenni. A dare spettacolo ci saranno le più importanti pattuglie acrobatiche del mondo, dai Red Arrows della Royal Air Force britannica a la Patrouille de France Acrobatique, dalla Patrulla Aguila dell’ Ejército del Aire Español alla Patrouille Suisse. Difficile vederle tutte insieme, ma l’occasione è un confronto ambito per i «cavalieri del cielo»; i nostri al comando del tenente colonnello Marco Lant, nato 39 anni fa al di là della rete dell’aeroporto e cresciuto sotto il rombo dei jet che sorvolavano la sua casa. Dopo cinquanta stagioni nelle nuvole di tanti continenti, fra scie colorate di applausi e ricordi, come sarà il futuro della PAN, la Pattuglia Acrobatica Nazionale? «Intanto da tempo guardiamo alle soluzioni possibili per sostituire l’attuale caccia in uso e, in primis, consideriamo il nuovo jet AleniaAermacchi M-346. Dall’anno prossimo entrerà nei reparti come addestratore avanzato e allora inizieremo un lavoro di valutazione necessario proprio nella prospettiva del cambiamento». Giuseppe Bernardis, capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare parla delle Frecce e delle sue macchine con un filo di emozione legato ai ricordi. Fino al 1986, per quasi dieci anni, è stato lui stesso, foulard bianco e blu al collo, comandante della celebre Pattuglia. Lui l’ha portata per la prima volta in America.

«Che bella immagine ho nella mente – racconta – quando sulla pista di Oshkhos dove si tiene la manifestazione aerea più grande degli Usa, chiacchieravo con Chouck Yeagar, l’uomo che superò il muro del suono, seduto sull’ala del mio 339». E proprio Bernardis è stato il protagonista nel lontano 1982 dell’ingresso a Rivolto, al posto del Fiat G-91, del velivolo MB-339 ora incamminato verso il tramonto. «Anzi – continua – pensavano che il cambio dovesse molto prima, ma grazie alla sua robustezza e agli aggiornamenti introdotti è rimasto bene all’altezza del compito». Nemmeno i jet, però, hanno vita eterna e dopo trent’anni bisogna guardare al domani.

Il futuro potenziale successore è una macchina più sofisticata sviluppata a partire dagli anni Novanta. Governato da quattro computer, ha due posti e due reattori che lo portano, quando occorre, anche a velocità supersonica. La sua concezione soddisfa la preparazione dei piloti che devono volare sui super-caccia di oggi e, finora, l’Aeronautica ne ha acquistati 15 esemplari.

«Il significato dell’esistenza della Pattuglia – sottolinea – trascende l’Aeronautica Militare ed è legato all’immagine del Paese e della sua ingegnosità industriale. Difficile pensare ad esibizioni straniere con aeroplani non italiani. Oggi i nostri jet blu e i nostri piloti costituiscono un matrimonio perfetto. Non a caso riceviamo richieste da tutte le nazioni del mondo che purtroppo non possiamo esaudire perché non abbiamo risorse sufficienti».

Gli inglesi hanno proposto di tagliare l’attività delle loro Red Arrow per ridurre le spese. «Ma noi abbiamo sempre contenuto i costi – precisa il comandante – ridotti all’1,2 per cento del bilancio della forza armata. Un’incidenza molto bassa ma sufficiente per mantenere i programmi. Comunque i piloti dovrebbero volare lo stesso anche senza l’acrobazia».

Dall’anno prossimo c’e un’altra novità: pure le donne-pilota entrate un decennio fa in Aeronautica (questo è il requisito di base) potranno concorrere per un posto nelle Frecce. Tra l’altro, il nuovo M-346 dispone già di un seggiolino e di un’ergonomia interna studiati per loro. «La presenza e le esibizioni delle Frecce – conclude il generale Bernardis – si integrano bene con gli altri impegni dell’Aeronautica nelle missioni militari in nazioni straniere e in quelle umanitarie. Insieme sono una bandiera che rappresenta il valore del nostro Paese». Un valore riconosciuto a cominciare dai giovani: ogni anno sono cinquemila le domande presentate all’Accademia di Pozzuoli. Purtroppo i fortunati sono al massimo cinquanta.

I 50 anni delle Frecce Tricolori

E' partita questa mattina la due giorni di festeggiamenti per il cinquantenario del prestigioso reparto. Napolitano: "simbolo della unità e indivisibilità" del Paese.

da tg1.rai.it, 11 settembre 2010 [ fonte ]

RIVOLTO (UDINE) – Le frecce tricolori compiono 50 anni. Con il sorvolo di una grande bandiera tricolore sventolata da un elicottero AB 212 è cominciato questa mattina all’aerobase di Rivolto (Udine), sede della pattuglia Acrobatica nazionale, l’Air Show per festeggiare il cinquantenario dalla costituzione dello storico reparto. Alla manifestazione partecipano, oltre alle Frecce Tricolori, le pattuglie acrobatiche nazionali di Polonia, Croazia, Giordania, Spagna, Svizzera e Francia. Secondo gli organizzatori sono circa 250 mila le persone che sono giunte all’ aerobase da ogni parte d’Italia.

NAPOLITANO. “Il Tricolore è il simbolo dell’unità e dell’indivisibilità della Repubblica”. In occasione del 50esimo anniversario della costituzione delle Frecce Tricolori, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, esprime il suo “plauso al personale di questo prestigioso reparto, testimone in ambito nazionale e internazionale delle capacità di eccellenza dell’Aeronautica Militare e delle Forze Armate Italiane”. In un messaggio inviato al Capo di Stato Maggiore della Difesa Napolitano ricorda: ”In questi anni la pattuglia acrobatica ha portato nei cieli del mondo i colori della nostra bandiera, che rappresentano l’unità e l’indivisibilità della Repubblica ma simboleggiano anche il concreto impegno del nostro Paese in molteplici aree di crisi, per l’affermazione della pace e della sicurezza, per la promozione dei diritti umani, per la costruzione di stabili e libere istituzioni, per la creazione di nuove condizioni di sviluppo economico e di progresso sociale per le popolazioni interessate”.

LA MANIFESTAZIONE. La prima pattuglia a volare è stata quella polacca seguita da quella croata. Poi via via sarà la volta delle altre formazioni nazionali e di pattuglie minori. L’Air Show si concluderà nel pomeriggio con l’esibizione delle Frecce che disegneranno in cielo il ‘Tricolore più grande del mondo’ con gli Aermacchi 339 in dotazione. Lo spettacolo sarà ripetuto domani, giornata per la quale è annunciata la presenza del ministro della Difesa, Ignazio La Russa.

Frecce Tricolori, 50 anni da eroi

di Giuseppe Fumagalli
da oggi.it, 10 settembre 2010 [ fonte ]

Dopo mezzo secolo si fa l’abitudine a tutto. Tranne che alle emozioni. Se sono di quelle vere la botta arriva sempre.

Le Frecce Tricolori si sono alzate in volo nel settembre 1961 ed entrano nel 50° anno di attività. In tutto questo tempo il loro repertorio è sempre rimasto più o meno lo stesso. Ma quando 9 aerei volano a due metri l’uno dall’altro, quando si dividono in picchiata e si incrociano a 700 chilometri l’ora, quando l’aereo del solista sale in verticale e poi, come un caccia colpito da un tiro di contraerea, si lascia cadere nel vuoto, sarà anche uno spettacolo visto e rivisto, ma regolarmente inchioda tutti col naso per aria.

Ogni anno le Frecce fanno il tutto esaurito. Nella stagione che va dal 1° maggio a fine settembre si esibiscono in media 40 volte. Lo fanno in Italia e all’estero davanti a milioni di persone. E ogni volta è un trionfo. Ma quali sono i segreti del successo? E chi sono i suoi artefici?

Nel Quartiere Generale

Per capirlo occorre entrare nella base aerea di Rivolto (Udine), quartier generale delle Frecce. Fervono i preparativi per la festa dei 50 anni. Gli uffici sono inondati da richieste di accredito, la truppa lavora per allestire tribune e transennare un’area per 500 mila spettatori.

L’aeroporto è un formicaio, ma agitazione e rumore rimangono fuori dall’hangar dove 74 tecnici, chini sulle fusoliere, compilano la check list di 500 punti prima di dare l’ok al decollo.

Nulla filtra anche nella palazzina comando dove i piloti si ritirano in aree riservate. Sono ragazzi fra i 27 e i 36 anni. Tutti sono entrati pinguini (l’unico uccello che non sa volare) alla scuola di Lecce, tutti sono stati assegnati a reparti operativi e se sono arrivati qui è perché hanno dimostrato attitudini molto particolari.

No al protagonismo

Per il volo, naturalmente, ma più ancora per lo spirito di squadra. «Non sappiamo cosa farcene di top gun o baroni rossi», dice Dario Paoli, istruttore di volo acrobatico, «qui servono equilibrio e altruismo».

I piloti delle Frecce sono sempre insieme. Si chiudono in sala briefing a preparare il volo, passano alla vestizione per indossare caschi e tute, volano per 40 minuti, tornano a terra e prima di sedersi in mensa, commentano i filmati della prova appena conclusa.

Partecipare alle loro riunioni, accompagnarli al decollo, ascoltarli via radio permette di cogliere alcuni segreti della pattuglia acrobatica più famosa del mondo, l’unica che riesce ad esibirsi con 10 aerei.

Sono superstiziosi. Non sopportano l’augurio di “buon volo“ e infilati nella tuta hanno amuleti di ogni genere. «Un soldatino», confessa Marco Zoppitelli, responsabile delle separazioni e dei ricongiungimenti della pattuglia. «Una penna», dice Simone Cavelli, solista. «La rubo al tecnico prima di ogni decollo, così so che per restituirla dovrò per forza tornare a terra». Ma non è sugli amuleti che le Frecce tricolori hanno costruito i loro successi.

Precisione maniacale

Alla base c’è l’applicazione maniacale alla missione e la sua continua messa a punto per inseguire l’esecuzione perfetta. La preparazione infonde sicurezza e la sicurezza si traduce in un’atmosfera di calma surreale. Uno si aspetta la giornata a mollo nell’adrenalina, scandita dal vociare di sergenti nevrotici che sbraitano dalla mattina alla sera. E invece no. Il sergente dei film non c’è o se c’è si è fatto una flebo di camomilla. La preparazione di un’esibizione avviene in un clima da ritiro spirituale. Vola et labora.

Non si beve, gli unici a fumare sono gli aerei, si parla poco e, possibilmente a voce bassa.

Virtù tibetane incarnate dal leader della formazione Jan Slangen, 35 anni, entrato in pattuglia nel 2004 dopo tre anni di Tornado. Partito da gregario, nel 2009 è diventato numero 1. Quando illustra alla squadra il volo del mattino, si capisce che ha in testa 40 minuti di arabeschi aerei: «Decollo in formazione 06, facciamo un sinistro destro, dopodiché stringo e esco per presentazione a ventaglio, ci facciamo un cuore completo ricongiungiamo a calice, ritrasformazione rombo, cigno, incrocio con 7 e 8 avanti e indietro, andiamo su a piramidone…». Tutto così, come fosse aria fresca. Con un’unica incognita finale: «Atterraggio in formazione se il vento lo consente».

Ma è ancora più impressionante ascoltare il leader via radio durante il volo. Mentre il solista Simone Cavelli conduce il suo rodeo aereo davanti alle tribune, Jan guida la formazione su tutto il campo dell’esibizione.

Il leader sembra un boy scout

Nove Aermacchi 339, dieci metri di lunghezza per 10 di apertura alare, si muovono uno attaccato all’altro senza l’ausilio di strumentazioni elettroniche, come un unico oggetto volante.

Il leader sembra un boy scout con un gruppo di lupetti: «Adesso ci abbassiamo a destra, aumentiamo un filino, bene così, poi ci portiamo su e ci separiamo…».

Da una situazione di stress psicofisico assoluto scaturisce una comunicazione depurata da qualsiasi tensione. «È il nostro stile», dice Jan sfilandosi il casco. «Gli inglesi, per esempio, sono più nervosi. Noi preferiamo i toni pacati. Trasmettono più sicurezza. Il segreto di ogni volo è renderlo prevedibile, anticipare di qualche frazione di secondo quello che sta per succedere. Errori e imprevisti sono sempre possibili, l’importante è come vengono affrontati, risolti e metabolizzati per entrare nel patrimonio di esperienza del team».

Un team che cambia in continuazione. Con una media di due ingressi all’anno le Frecce si rinnovano completamente ogni 5 anni. «Per noi è difficile», spiega Jan davanti al tabellone con i nomi dei 110 piloti dal 1961 a oggi. «Viviamo un’avventura esaltante, già sapendo che non potrà durare. Fa parte del gioco e finché ci siamo vogliamo dare il massimo. Con l’emozione di mio figlio, che ogni volta mi ripete: “Papà ho paura, ma sono contento”».

Celebrato il “cinquantesimo” delle “Frecce Tricolori”

Con una grande manifestazione aerea sull’aeroporto di Rivolto

di Ugo Merlo
da Aeronautica, Anno LV – n. 8-9 – agosto-settembre 2010, pp. 6-7

L’11 e il 12 settembre, a Rivolto, sede del 2° Stormo e del 313° A.A., è stato celebrato il 50° anniversario della costituzione delle “Frecce Tricolori” che ha avuto come eventi centrali una grande manifestazione aerea – alla quale hanno partecipato le più importanti pattuglie acrobatiche militari del mondo, da sempre vicine alla Pattuglia Acrobatica Nazionale (PAN) – e una mostra statica che ha visto l’esposizione di una ventina tra velivoli storici, aerei militari delle nostre Forze Armate e aerei civili.

La manifestazione di Rivolto si è sviluppata in due giornate: l’11 come prova generale ed alla quale hanno assistito comunque migliaia di spettatori, ed il giorno successivo come evento ufficiale celebrativo del “compleanno” della PAN.
Evento, questo – nel cui ambito si è svolto anche il 10° Raduno dei piloti e degli specialisti delle Pattuglie acrobatiche italiane del passato – al quale hanno assisitito il ministro della Difesa Ignazio La Russa, il capo di Stato Maggiore della Difesa gen. Vincenzo Camporini, il capo di Stato Maggiore dell’AM gen. SA Giuseppe Bernardis con le più alte cariche della forza armata, altre alte autorità civili e militari e, provenienti da ogni parte d’Italia, isole maggiori comprese, circa 450.000 spettatori entusiasti e plaudenti tra i quali le nutrite rappresentanze di molte nostre sezioni AAA – alle quali è stata riservata una particolare e affettuosa accoglienza in un apposito spazio – gli appartenenti a numerosi “Club Frecce Tricolori e i rappresentanti dei mezzi d’informazione con circa 300 giornalisti italiani e stranieri.

Aperta al mattino dal sorvolo di un elicottero AB.212 con bandiera, la manifestazione ha poi visto l’esibizione di un MB.339 del Reparto Sperimentale Volo (RSV) seguita da quella della Pattuglia Iskry (“scintille bianche e rosse”) della Polonia su TS-11 Iskra.
Dopo il volo di un Tornado del RSV è stata quindi la volta del team della Croazia Krila Oluje (“ali della tempesta”) su Pilatus PC-7 al quale ha fatto seguito l’esibizione di un AMX del RSV, quella della pattuglia Royal Jordanian Falcon su Extra EA300 e dell’M-346, ultimo e modernissimo addestratore di Alenia Aermacchi.
E poi, via via, la Patrulla Aguila della Spagna su Casa C-101, la Patrouille Suisse su Northrop F-5E Tiger II, la sempre spettacolare esibizione di un bimotore C-27J Spartan del RSV, quella della pattuglia acrobatica francese su Alphajet (unica pattuglia con una donna come capo formazione) e di quella britannica delle Red Arrows su BAE Hawk T1A.
E stata quindi la volta di un EF-2000 del RSV e, infine, dopo un sorvolo di un AB.212 con bandiera mentre gli altoparlanti diffondevano le note dell’inno nazionale, la splendida, impeccabile esibizione dei dieci aviogetti delle festeggiatissime “Frecce Tricolori” che, oltre all’entusiasmo del pubblico, hanno suscitato profonda commozione e nostalgia nei tanti ex piloti acrobatici convenuti per il loro Raduno.
Presenti anche, come partecipanti non in volo, i piloti delle pattuglie acrobatiche “Black Eagles” della Corea del Sud, “Blue Impulse” del Giappone e “Silver Falcon” del Sud Africa.

Nell’ambito delle sue attività di utilità sociale l’Aeronautica Militare, in questa particolare occasione, ha messo a disposizione del pubblico oltre 100.000 gadget, alla vendita dei quali hanno collaborato i soci della sezione AAA di Campoformido ed il cui ricavato è stato devoluto all’Associazione Italiana Ricerca sul Cancro (AIRC).
La manifestazione aerea – perfettamente pianificata e organizzata anche con gli apprezzati apporti e collaborazioni della Regione Friuli Venezia Giulia, delle forze dell’ordine, della CRI, della Protezione civile, di altri enti vari civili, di aziende e di imprenditori – è stata trasmessa in diretta su RaiUno e su RaiSport all’interno del programma “Azzurro Tricolore”.
Da sottolineare, infine, che, dopo i francobolli da 45 e 60 centesimi dedicati alla Pattuglia nel 2005 in occasione del
suo 45° anniversario, le Poste italiane hanno emesso un nuovo francobollo da 60 centesimi per celebrarne il “Cinquantesimo” e che a Rivolto è stato distribuito a tutti gli appassionati un numero speciale di “Airplanes – The Italian Aviation Magazine”.

È da ricordare che “il Cinquantenario” era stato ufficialmente presentato alla stampa il 2 settembre alla Casa dell’Aviatore alla presenza del capo di Stato Maggiore dell’AM, del comandante della PAN, ten. col. Marco Lant, del presidente del Comitato AIRC (Associazione Italiana Ricerca sul Cancro) del Friuli Venezia Giulia, Sergio Gelmi Di Caporiacco, del vice presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Luca Ciriani e di responsabili della RAI-TV.
In tale occasione era stato anche presentato il Volume ‘Frecce Tricolori – Un volo lungo cinquant’anni’, edito dalla De Agostini in collaborazione con la Aviator Edizioni e con il coordinamento della Rivista Aeronautica, e proiettata un’anteprima del filmato inedito sulle Frecce Tricolori, realizzato dal Centro Produzione Audiovisivi – ‘Troupe Azzurra’ del 5° Reparto dello Stato Maggiore Aeronautica, le cui immagini, girate in alta definizione sia a terra che in volo, saranno disponibili entro settembre in un cofanetto contenente entrambe le versioni (Blu-Ray e DVD). Tale prodotto, oltre al filmato principale, conterrà anche nove videoclip descrittive delle varie attività della PAN.
Alla Casa dell’Aviatore era stata anche illustrata l’opera a fascicoli realizzata in collaborazione con la RCS sulla storia dell’Aeronautica Militare che comprenderà per ognuno, oltre ad un inserto illustrato dedicato ai velivoli e alle imprese belliche e civili della Forza Armata, una scheda con l’approfondimento tecnico ed un modellino del velivolo a cui si riferisce che, in occasione della prima uscita, è dedicata all’ MB.339 PAN.
Infine, era stato distribuito il fascicolo n. 4/2010 della Rivista Aeronautica, per metà dedicato al 50° anniversario della PAN.

Ricordiamo che, in Italia, l’acrobazia aerea nacque su iniziativa del colonnello Rino Corso Fougier che nel 1930, a Campoformido, costituì la prima pattuglia acrobatica, la “Pattuglia Folle” montata su Fiat CR.20 che, sin dal suo esordio, fece subito storia. Dopo anni di prestigiosi successi in Europa, in particolare con le manifestazioni aeree di Budapest e di Berlino, e in Sud America, la Seconda Guerra Mondiale chiuse per un decennio l’attività acrobatica che riprese nel 1952 con la pattuglia del “Cavallino Rampante”, costituita con quattro velivoli DH.100 Vampire del 4° Stormo di stanza a Capodichino.
In quegli anni, la disponibilità di velivoli in carico alle Aerobrigate permise la costituzione di una pattuglia acrobatica l’anno e di una in addestramento per l’anno successivo. Nell’arco di nove anni si succedettero le pattuglie dei “Getti Tonanti” della 5ª Aerobrigata su F-84G Thunderjet (1953-55), delle “Tigri Bianche” della 51ª Aerobrigata su F-84G Thunderjet (1955-56), ancora del “Cavallino Rampante” su F-86E Sabre (1956-57), dei “Diavoli Rossi” della 6ª Aerobrigata su F-84F Thunderstreak (1957-59), dei Lancieri Neri della 2ª Aerobrigata su F-86E Sabre (1958-59), nuovamente dei “Getti Tonanti” su F-84F Thunderstreak (1959- 60) fin quando, alla fine del 1960, lo Stato Maggiore dell’AM decise di costituire una pattuglia acrobatica nazionale permanente, le “Frecce Tricolori”, individuando nella pattuglia della 4ª Aerobrigata “Cavallino Rampante” il nucleo originario dal quale sarebbe nato il 313° Gruppo Addestramento Acrobatico Pattuglia Acrobatica Nazionale “Frecce Tricolori” con sede a Rivolto. In quel lontano 1960 il “Cavallino Rampante” ricopriva il ruolo di pattuglia di riserva del team titolare dei “Getti Tonanti” della 5ª AB in base alla consuetudine di affidare a turno ai reparti da caccia dell’Aeronautica la responsabilità di preparare una rappresentativa acrobatica.
Da allora le “Frecce Tricolori” sono state equipaggiate prima con gli F-86E Sabre, poi con i FIAT G.91 PAN e attualmente con gli MB.339PAN.

2010 – Rivolto AB – 50° Anniversario Frecce Tricolori

da aviaspotter.it [ fonte ]

Rivolto AB – 11 e 12 settembre 2010

50 anni sono un grande traguardo per tutti, ma quando si parla della Pattuglia Acrobatica più blasonata, acclamata e numerosa del mondo l’anniversario assume un significato ancora maggiore.

Ed eccoci qui allora, sull’aeroporto di Rivolto, insieme ad altri centinaia di migliaia di appassionati provenienti da tutto il mondo, per assistere all’evento.

Sono giunte non solo le maggiori Pattuglie Acrobatiche europee: Red Arrows, Patrouille de France, Patrouille Suisse, Patrulla Aguila. Anche le più giovani sono qui per festeggiare la PAN: Iskra polacchi, Wind of Storm croati e Royal Jordanian Falcons.

Oltre agli Acro Team è presente in forze il Reparto Sperimentale di Volo con tutto il “metallo pesante” in inventario e anche il nuovissimo M 346 della Macchi è in grande spolvero.

L’occasione è taolmente importante che anche il grande fotografo aeronautico Katsuhiko Tokunaga ha voluto essere presente e nei 2 giorni lo abbiamo potuto vedere a bordo di praticamente tutti i Team presenti.

Il meteo è stato fantastico: cielo azzurro, sole e una temperatura assolutamente accettabile hanno caratterizzato entrambe le giornate, consentendoci di fare foto fantastiche. Purtroppo la statica era molto decentrata rispetto alla linea di volo e gli aerei veramente molto “ammassati”. Questo però è stato l’unico neo di questa manifestazione veramente da replicare.

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