Ultimo aggiornamento: 10 Ottobre 2023

È successo dopo il decollo: il velivolo è finito su un terreno arato e si è capovolto. A bordo un ex comandante delle Frecce e un 17enne

di Laura Pigani
da Messaggero Veneto, 8 ottobre 2023, p. 33

Un aeromobile Pipistrel Velis della scuola di volo Fly & Joy di San Mauro di Premariacco durante un atterraggio di emergenza nell’area dell’aeroporto di Udine e Campoformido, nel territorio comunale di Pasian di Prato, si è ribaltato dopo che il ruotino anteriore si è impiantato in un terreno arato. Le due persone a bordo, il pilota istruttore Giuseppe Liva, 77enne ex comandante delle Frecce Tricolori e di grandissima esperienza (è stato pilota di linea e pilota acrobatico), residente a Cipro e iscritto all’Aire di Pasian di Prato, e un allievo di Pordenone di 17 anni, sono riuscite a uscire da soli dall’aeromobile.

I due sono stati soccorsi dal personale sanitario inviato dalla centrale Sores e portati in ambulanza all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine. Entrambi hanno riportato un trauma cranico e contusioni in più parti del corpo, ma non sono in pericolo di vita.

L’incidente si è verificato nel primo pomeriggio di ieri, in un campo di via Marano, durante un allenamento. I due stavano compiendo una serie di “touch and go”, esercizi di atterraggio e ripartenza, nell’area dell’aeroporto di Udine e Campoformido, che si presta per questo proprio perché presenta piste lunghe e molti spazi aperti.

«Durante una risalita, prima che il Pipistrel raggiungesse la quota di sicurezza – spiega Riccardo Indri, titolare della omonima ditta specializzata in manutenzione velivoli di Campoformido intervenuto sul posto –, il motore dell’aeromobile ha avuto un calo di potenza e l’istruttore, che ha preso subito il comando come si fa sempre nei casi di emergenza, valutando di non poter fare una manovra di rientro e tornare in pista, è andato dritto sul campo davanti finendo con il ruotino anteriore nel terreno morbido, appena arato, e a causa di ciò il velivolo si è capovolto. Se fosse atterrato sull’erba, poco più in là, non si sarebbe ribaltato, è stata sfortuna. Liva è un istruttore con un’enorme esperienza alle spalle e ha valutato la cosa più giusta da fare. La gestione dell’emergenza è stata assolutamente ottimale e il Pipistrel è sempre stato regolarmente manutenzionato».

I due feriti, che da soli sono usciti dall’aeromobile, sono stati soccorsi sul posto e portati all’ospedale di Udine in ambulanza. L’elicottero, fatto pure intervenire, è invece rientrato libero. Sul posto anche i vigili del fuoco, che si sono occupati della messa in sicurezza, e i carabinieri della stazione di Martignacco, che hanno compiuto i rilievi.

«L’aeromobile – sottolinea Alberto Cossi, istruttore di volo della Fly & Joy e collega di Liva – era impegnato in un allenamento, esattamente come si fa in una autoscuola. La pratica si fa in vari aeroporti e quello che ci si allena a evitare o a gestire è proprio quello che è successo qui. E l’incidente è stato gestito nella miglior maniera possibile».

Sul posto è sopraggiunto anche il presidente dell’avio-superficie di San Mauro, Agostino Aimaro.

«La cosa peggiore sarebbe stato cercare di tornare in pista, Liva, che ha maturato una carriera notevole, ha avuto sangue freddo ed è atterrato nel campo ».

Il velivolo è stato posto sotto sequestro su disposizione della Procura di Udine e portato nell’hangar della Fly & Joy a disposizione della magistratura.

La testimonianza

«Ho sentito uno schianto e ho chiamato i soccorsi»

«Ho sentito un grande botto e dalla finestra ho visto il velivolo capovolto nel campo. Ho subito chiamato i soccorsi».

Non ha perso tempo Katia, che abita da quarant’anni in via Marano, proprio di fronte al luogo in cui ieri pomeriggio è stato gestito in maniera ottimale un atterraggio di emergenza da parte di Giuseppe Liva, ex comandante della Pattuglia acrobatica nazionale.

È stata lei, compresa la gravità della situazione, a dare l’allarme al Nue 112. Con il telefonino in mano e sempre in collegamento con gli operatori della centrale Sores si è avvicinata al luogo dell’incidente per riferire esattamente quello stava succedendo e le condizioni dei due piloti. Poi si è dovuta allontanare, a titolo precauzionale, per non essere troppo vicina nel caso in cui l’aeromobile esplodesse o prendesse fuoco.

«Quando ho visto il mezzo capovolto ho temuto per le persone a bordo – racconta –, poi per fortuna le ho viste uscire da sole e ho tirato un sospiro di sollievo. In contemporanea anche mio marito, dopo aver sentito lo schianto, ha chiamato i soccorsi, un gesto istintivo».

Nel giro di poco tempo è intervenuto uno spiegamento di forze, tra carabinieri (hanno operato i militari della stazione di Martignacco), vigili del fuoco di Udine e personale sanitario (due ambulanze e
l’elisoccorso).

In un primo momento l’incidente sembrava potesse avere conseguenze molto più serie, che la gestione dell’emergenza ha invece limitato. L’atterraggio – eseguito sulla base di una prima ricostruzione dopo un calo di potenza improvviso mentre l’aeromobile stava prendendo quota – è avvenuto in un campo il cui terreno appena arato ha “intrappolato” il ruotino anteriore del Pipistrel facendolo ribaltare. Se il terreno non fosse stato così morbido il velivolo quasi certamente non si sarebbe capovolto.

L'incidente aereo di Campoformido causato dalla perdita di potenza del motore

L'atterraggio di emergenza era l'unica manovra possibile in una situazione del genre; il pilota Liva ha lasciato l'ospedale

da rainews.it, 9 ottobre 2023 [ fonte ]

E’ stato dimesso ieri, domenica 8 ottobre, dall’ospedale di Udine Beppe Liva, l’ex pilota delle frecce tricolori di 77 anni rimasto ferito sabato nell’incidente aereo nei pressi dell’aeroporto di Campoformido.

Secondo la ricostruzione l’aereo di aviazione generale era atterrato a Campoformido ed era subito ripartito senza effettuare una sosta; in fase di decollo, a una quota di 80 metri, il motore ha perso autonomamente potenza. Liva si è diretto verso un campo arato dove è riuscito ad effettuare un atterraggio di emergenza, l’unica manovra possibile se il motore perde potenza. Quando le ruote hanno toccato il campo solcato, l’aereo si è capottato.

A bordo anche un 17enne che, come liva, è rimasto ferito in maniera non grave. Verrà aperta un’inchiesta anche da parte dell’agenzia nazionale del volo; il velivolo è stato posto sotto sequestro su disposizione dell’autorità giudiziaria.

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