(Ultimo aggiornamento: 29 Aprile 2019)

Mirco Caffelli, 33 anni, porta nel mondo le meravigliose evoluzioni dell’aeronautica italiana

di Arianna Bellini
da Reporter Mantova, numero 8, 2 marzo 2012 – p. 8

Il desiderio di diventare pilota militare lo accompagnava sin da bambino, quando il nonno lo portava all’aeroporto di Villafranca a vedere quei grandi oggetti che vedeva spesso sfrecciare nell’aria. Mirco Caffelli, 33 anni, originario di Viadana e ora pilota nelle Frecce Tricolori ci racconta la sua esperienza all’interno dell’Aeronautica Militare, soddisfatto di aver realizzato il suo sogno.

Caffelli, com’è nata la sua passione per il volo?
“Sembra una risposta retorica, ma è una passione che ho fin da bambino. Da piccolo mio nonno mi portava spesso a Villafranca, dove all’inizio degli anni Ottanta c’era ancora l’aeroporto militare. Verso la prima media mi è venuto questo pallino di diventare pilota: vedevo sempre i Caccia che sfrecciavano sopra casa mia e mi chiedevo come sarebbe stato volare su quegli oggetti così veloci. Inizialmente i miei genitori credevano si trattasse di un pensiero da ragazzini, invece la passione è rimasta forte e ho cominciato ad informarmi su come poter far parte di quella squadra. Nel frattempo ho fatto l’Istituto Tecnico per Geometri, di modo che, se non fossi riuscito a realizzare il mio obiettivo, avrei comunque fatto un lavoro che mi piaceva”.

Si ricorda la sua prima volta su un aereo…
“Avevo 17 anni ed ero andato a Parma, dove c’è l’Aeroclub. Ho chiesto cosa si doveva fare per poter fare un giro su un aeroplano qualsiasi. L’istruttore siè offerto di accompagnarmi…ed è stato molto bello!”

Attualmente che ruolo ricopre nell’Aeronautica?
“Ora sono nelle Frecce Tricolori, 313° Gruppo Addestramento Acrobatico, che ha il compito di rappresentare l’Aeronautica Militare in Italia e nel mondo attraverso manifestazioni aeree. Per quanto riguarda la stagione 2012 ricopro la posizione di ‘Pony 7’ o ‘Terzo gregario sinistro’. Ci sono arrivato dopo un lungo percorso: il mio sogno era quello di diventare pilota militare e aver avuto poi la possibilità di fare il concorso per entrare nelle Frecce Tricolori e vincerlo è stato un vero e proprio sogno nel sogno”

Quanto dura la carriera di un pilota?
“Si va da un minimo di 4-5 anni, a seconda che si copra solo il ruolo di Gregario a un massimo di 10-12 anni se si arriva a fare il Leader, il capo e conseguentemente il Comandante delle Frecce Tricolori”.

Resta del tempo per una vita privata?
“Assolutamente sì. E’ una parte fondamentale: se non si sta bene in famiglia non si riesce a rendere bene nemmeno sul lavoro”.

Un progetto per il futuro?
“Per quanto riguarda il futuro professionale, si tratta di un tasto dolente: ho 33 anni e ho già realizzato il sogno della mia vita
è bello, ma allo stesso tempo non ho avuto il tempo per pensare ad altri sogni. Nella posizione in cui mi ritrovo non saprei cos’altro desiderare”.

L'orgoglio dell'Aeronautica Italiana

Le Frecce Tricolori (Pattuglia Acrobatica Nazionale), costituente il 313º Gruppo Addestramento Acrobatico, sono la pattuglia acrobatica nazionale (PAN) dell’Aeronautica Militare Italiana, nate nel 1961 in seguito alla decisione dell’Aeronautica Militare di creare un gruppo permanente per l’addestramento all’acrobazia aerea collettiva dei suoi piloti.
Con dieci aerei, di cui nove in formazione e uno solista, sono la pattuglia acrobatica più numerosa del mondo, ed il loro programma di volo, comprendente una ventina di acrobazie e della durata di circa mezz’ora, le ha rese tra le più famose.
Dal 1982 utilizzano gli Aermacchi MB-339PAN, e la sede è l’aeroporto di Rivolto (UD). Tanti i riconoscimenti ottenuti a livello mondiale. Il 17 luglio 2005 le Frecce Tricolori hanno vinto il premio come miglior esibizione al Royal International Air Tattoo e il Principe Faysal bin al-Husayn di Giordania ha consegnato al reparto il prestigioso premio “The King Hussein Memorial Sword“, la spada simbolo del proprio paese assegnata alla migliore dimostrazione aerea. Il 19 agosto 2005 ricevono a Mosca presso il Salone internazionale aeronautico la Medaglia d’argento al merito aeronautico.
Durante la celebrazione della “Giornata della Qualità Italia”, alla quale hanno partecipato i rappresentanti del Comitato Leonardo, il Presidente della Repubblica ha consegnato il “Premio Leonardo” 2008 alla carriera alle Frecce Tricolori. Il 7  dicembre 2010 l’allora Ministro degli Esteri, Franco Frattini, ha consegnato alla Frecce Tricolori il “Winning Italy Award” 2010 in riconoscimento all’Alta Eccellenza raggiunta tesa a promuovere e valorizzare l’immagine dell’Italia nel mondo.

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