Ultimo aggiornamento: 30 Aprile 2025
di Lillo Montalto Monella
da rainews.it, 29 aprile 2025 [ fonte ]
Dieci raggi, che simboleggiano il legame di amicizia; gli spazi vuoti, a simboleggiare l’assenza. E una freccia verde che punta verso il cielo. Quella di Pony 5, il maggiore della Pattuglia acrobatica nazionale Alessio Ghersi.
A due anni dall’incidente dell’ultraleggero in Alta Val Torre in cui perse la vita, assieme al parente, Sante Ciaccia, inaugurato a Lusevera un monumento a loro dedicato. Che si aggiunge alla croce in metallo già presente sul luogo dello schianto.
Un momento di raccoglimento e condivisione informale, senza divise, con gli amici e i familiari di Ghersi. Presenti i piloti delle Frecce Tricolori, i suoi ex colleghi, alti ufficiali dell’aeronautica militare e i familiari.
Ricordata dalla vedova la vitalità, la simpatia e la grande forza di volontà del pilota. Diversi i primi cittadini, a testimoniare la connessione tra il territorio e i militari della base di Rivolto come il sindaco di Lusevera Mauro Pinosa.
Due anni dopo, l’incidente rimane ancora senza un perché. Le indagini della Procura di Udine sono praticamente alle battute finali. Lunghi i tempi della consulenza tecnica, in via di ultimazione, dopo gli accertamenti sul motore, effettuati in Germania, e sull’elica dell’ultraleggero Pioneer 300 su cui viaggiavano Ghersi e Ciaccia.
Non ancora terminata neanche la parallela indagine, che ha come unico obiettivo quello di prevenire futuri incidenti, da parte dell’Agenzia Nazionale per la sicurezza del volo. Non accerterà colpe o responsabilità ma sarà presa in considerazione dalla Procura.
Sono sempre tre gli indagati per omicidio colposo e disastro aviatorio: due soci contitolari dell’azienda costruttrice, la pordenonese Alpi Aviation, e la proprietaria del mezzo, anch’essa dipendente della stessa azienda.